La Nostra Biblioteca

Una linea ferroviaria per Gubbio

Autore: Lorenzina Gambella

Descrizione

Relazione di massima per il ripristino della linea ferroviaria Fossato di Vico (FAC) – Gubbio-Umbertide per scopi turistici.

1921: la corsa dei Ceri, nonostant e tutto

Autore: Anna Maria Fiorucci

Descrizione
1979; Documenti sulla fusione del Campanone

Autore: Fabrizio Cece

Descrizione

Gubbio, 16 marzo 2010 – Giovedì pomeriggio 18 Marzo alle ore 16 sarà pubblicato e quindi sarà consultabile in esclusiva sul sito internet della nostra Associazione il testo realizzato dallo storico e ricercatore eugubino Fabrizio Cece sulla fusione del Campanone. (clicca qui) Il 20 marzo 1770, esattamente duecentoquaranta anni fa, il nuovo campanone – quello ancora in funzione – veniva issato sulla torretta campanaria del palazzo dei Consoli, allora residenza municipale di Gubbio. La campana, “voce” della comunità, fusa quattro mesi prima, pochi giorni dopo tornava a far sentire la sua voce per tutta la pianura eugubina dopo una sosta forzata di quasi quattro anni. In questa ricerca – di taglio prettamente archivistico – vengono pubblicati i documenti relativi ai lavori di fusione del campanone, ai contratti che furono stipulati per l’occasione, alle maestranze – locali e forestiere – che lavorarono a questa opera. La costruzione del campanone fu affidata all’aquilano Giovanni Battista Donati che la portò a termine con la collaborazione del suo allievo Angelo Mari, come ricorda l’epigrafe che corre attorno alla grande campana. La fusione del battaglio fu affidata al folignate Gioacchino Capodacqua. Non mancano le novità, come la mancanza di qualsiasi citazione documentaria relativa al Mari e la presenza, nelle carte, del nome di un altro aiutante del Donati, lo spoletino Domenico Fiorelli. Eugubini, invece, furono tutti quei muratori, fabbri, falegnami, trasportatori, verniciatori che contribuirono alle realizzazione di tutti gli accessori. Tra essi si cita il fabbro Ubaldo Petrini, meglio noto come Giurancavallo. Lo studio, inoltre, include anche altri documenti interessanti, primo tra tutti l’elenco dettagliato delle campane che nel 1941 si trovavo presso le chiese dell’intera diocesi di Gubbio.

La città come aula: tradizioni, folclore e passioni ceraiole come cultura

Autore: Viviana Francioni

Descrizione

“La città come aula: tradizioni, folclore e passioni ceraiole come cultura” è la tesi di laurea in Scienze della Formazione Primaria indirizzo scuola dell’infanzia di Viviana Francioni.

“Come ombre leggere”: l'ingresso delle donne nel sistema scolastico (Gubbio 1861-1876)

Autore: Anna Bedini

Descrizione

Il testo integrale è stato eleborato da Anna Bedini per la Tesi di Laurea all’Università degli Studi di Perugia, Facoltà di Scienze della Formazione, Corso di Laurea specialistica in consulenza pedagogica e coordinamento di interventi formativi (relatore Prof. Mario Tosti Laureanda). La scelta dell’argomento di questo lavoro di tesi è scaturita da una certa sensibilità per le problematiche pedagogico-educative e da un vivo interesse per la città di Gubbio. Le vicende della scuola elementare e il ruolo della donna, inteso sia come allieva che come insegnante, costituiscono l’oggetto principale di questo lavoro a carattere storico, che ha approfondito non soltanto gli aspetti istituzionali ma anche e soprattutto sociali dell’istruzione nel primo decennio postunitario.

Fratello Lupo, Sorella Arte - Il Cap. XXI dei Fioretti di san Francesco nell’iconografia eugubina

Autore: Ettore A. Sannipoli

Descrizione

Guida alla mostra “Fratello Lupo, Sorella Arte” allestita presso i locali della chiesa di San Francesco a Gubbio. Prezioso libretto, in realtà, in quanto ci offre dettagliate descrizioni artistiche e storiche delle opere eugubine raffiguranti Francesco e il Lupo, immagini delle opere e segnalazione dell’ubicazioni di ognuna di esse. Un vademecum per tutti gli appassionati dell’arte e della storia che cantano la vita di San Francesco.

Il Palazzo Ducale di Gubbio: storia ancora da scrivere

Autore: Lorenzina Gambella

Descrizione

Il testo elaborato dalla tesi di specializzazione “Il Palazzo Ducale di Gubbio: una storia ancora da scrivere” da parte della Dott.ssa Lorenzina Gambella che documenta, il graduale sfacelo strutturale alla quale il Palazzo fu soggetto già dai primi decenni del ‘600, con la spoliazione dei pregevoli arredi interni, infissi, portali, camini, soffitti, ornamenti e studiolo. L’Autrice ha già pubblicato nella sezione Biblioteca del nostro sito il testo “L’Arte del legno a Gubbio tra il ‘400 ed il ‘500”, una ricerca scientifica che evidenzia non solo e non tanto l’importanza cronologica dei lavori effettuati dal Maffei ma la sua insuperata maestria nelle varie realizzazioni di Jesi, Fabriano, Todi e Gubbio nella Chiesa di San Pietro.

Il "fagello de'terremoti" a Gubbio: due casi esemplare

Autore: Ettore A. Sannipoli

Descrizione

Memorie orali e, soprattutto, numerosi documenti d’archivio e di altro genere, ci testimoniano come il “flagello de’ terremoti” non abbia mai mancato di funestare il territorio e la città di Gubbio. Questa breve scelta di eventi sismici storici, che potrebbe essere ampliata con numerose altre notizie, ci fa supporre che Gubbio subì in alcuni periodi danni ancora maggiori di quelli inferti dal terremoto del 29 aprile 1984. Forse non esiste occasione più consona di quella odierna per leggere con immedesimazione e con sincera comprensione le pagine d’archivio che vengono di seguito proposte.

Decorazione a fasce delle Ceramiche Rometti

Autore: Ettore A. Sannipoli

Descrizione

Nei vasi e in altre ceramiche della manifattura Rometti (Umbertide) databili tra la fine degli anni Venti e la metà degli anni Trenta del Novecento, s’intende bene il senso profondo dell’innovativa decorazione a fasce ‘policrome’ che li contraddistingue. Si tratta senza dubbio di un’astrazione formale, la quale però rimanda a vere e proprie ‘onde’, paragonabili – pur con qualche significativa differenza – a quelle che compaiono in certi dipinti del futurista Gerardo Dottori ma anche in opere di altri artisti coevi. Grazie a questo particolare tipo di decorazione, la realtà viene sinteticamente rappresentata senza soluzione di continuità tra gli stati diversi della materia, non tramite dettagli descrittivi ma – si potrebbe dire – nella dualità corpuscolare-ondulatoria che essa sottende, come aveva ipotizzato nel 1924 il fisico francese Louis de Broglie. Insomma una suggestione che sembra nascere dalle ricerche più avanzate del tempo, specie nel campo della meccanica quantistica. La decorazione a fasce delle ceramiche Rometti può essere pertanto interpretata come «metafora epistemologica» del fervente progresso teorico e sperimentale della fisica avveratosi in Europa negli anni tra le due guerre.

"Alias" soprannomi eugubini, le nostre origini

Autore: Massimo Bei-Michela Biccheri

Descrizione

L’Associazione Maggio Eugubino rende disponibile un lavoro di ricerca e di classificazione di Massimo Bei e MIchela Biccheri che ci accompagna alla scoperta di una storia minore per lo più tramandata oralmente e ritrovata nelle interviste fatte sul territorio. Una storia minore giunta fino a noi dalla tradizione eugubina di cui siamo viva parte e testimoni evidenti: ognuno di noi possiede un soprannome di famiglia che lo distingue dal resto del mondo.

Antonio Maffei: nuove scoperte documentali per il coro di San Fortunato

Autore: Lorenzina Gambella

Descrizione

Il testo elaborato dalla tesi di laurea “L’Arte del legno a Gubbio tra il ‘400 ed il ‘500” (anno 2008), è una ricerca scientifica che evidenzia non solo e non tanto l’importanza cronologica dei lavori effettuati dal Maffei ma la sua insuperata maestria nelle varie realizzazioni di Jesi, Fabriano, Todi e Gubbio nella Chiesa di San Pietro. La Dott.ssa Lorenzina Gambella inoltre sta ultimando un lavoro riguardante gli arredi oggetto di espoliazione nel XIX secolo riguardanti il Palazzo Ducale che sarà anche questo inserito in esclusiva sul sito dell’Associazione Maggio Eugubino.

Premio Bandiera Gubbio 2014

Autore: Prof. Raniero Regni
ed Ing. Paolo Belardi

Descrizione

Gli interventi durante la premiazione del Premio Bandiera 2014 del Prof. Raniero Regni, docente Universittà LUMSA Roma, e dell’Ing. Paolo Belardi, docente Università di Perugia.

Don Ubaldo racconta...

Autore: Don Ubaldo Braccini

Descrizione

Gubbio, 25 marzo 2010 – Venerdì pomeriggio 26 marzo alle ore 16 sarà pubblicato e quindi sarà consultabile in esclusiva sul sito internet della nostra Associazione il testo realizzato dallo storico e ricercatore eugubino Fabrizio Cece sulla testimonianza di Don Ubaldo Braccini sui fatti accaduti tra marzo e luglio del 1944 nella zona di Rancana (clicca qui). Il 23 marzo 1944 le truppe tedesche di occupazione scatenarono nel nostro territorio uno dei più feroci rastrellamenti che, oramai è certo, erano mirati a terrorizzare la popolazione accusata di connivenza con i partigiani. Le nuove direttive del comando tedesco prevedevano la fucilazione di chiunque si fosse reso sospetto. Nella zona compresa tra Gubbio, Fossato di Vico e Scheggia furono uccise decine di persone, spesso senza il minimo motivo, ma a completa discrezione del comandante della pattuglia di turno. In particolare, a Villamagna, furono catturati, identificati –seppure con documenti falsi– tre giovani ragazzi ebrei: Pierluigi e Alberto Guetta, Piero Viterbo. E’ questo uno dei passaggi centrali dei ricordi di guerra di mons. Ubaldo Braccini, cancelliere e archivista vescovile. Giovane seminarista, mons. Braccini fu rimandato a casa e visse sulla propria pelle i duri mesi del passaggio del fronte. Non mancano alcuni episodi drammatici che l’autore ha narrato per la prima volta solo pochi anni fa. La sua testimonianza da mons. Braccini, raccolta da Fabrizio Cece, è confluita in un lavoro documentario di più ampio respiro nel quale sono trascritte carte d’archivio spesso del tutto inedite.

San Francesco e il Lupo - Cingue acqueforti di Farpi Vignoli
Descrizione

Il monumento bronzeo raffigurante l’incontro tra San Francesco e il Lupo, installato presso il Parco della Vittorina, oggi della Riconciliazione, compie 40 anni. Per volontà ed interesse della nostra Associazione, prendeva forma l’opera scultorea in bronzo del bolognese Farpi Vignoli (1907/1997), per onorare l’incontro avvenuto tra Francesco e il feroce Lupo di Gubbio proprio nei pressi della Chiesa di Santa Maria della Vittoria e che nel 1973 veniva inaugurato. L’evento è coinciso con la celebrazione dell’VIII centenario della consegna della stessa chiesa ai francescani, avvenimento promosso dal Comune di Gubbio, dall’Associazione Maggio Eugubino, dal Centro di Documentazione sulla Simbologia e la Mitografia del Lupo “San Francesco e Lupo di Gubbio”, in collaborazione con la Diocesi di Gubbio, l’Ordine dei Frati Minori Conventuali di Gubbio e l’Università dei Muratori e Scalpellini. Oggi, come allora, siamo lieti di offrire alla cittadinanza un’altra prova del forte legame tra la nostra Gubbio e San Francesco attraverso l’esposizione di cinque acqueforti di Farpi Vignoli, cinque rarissime incisioni ispirate al pannello bronzeo del Parco della Riconciliazione, stampate in pochissime copie con torchio a mano nel gennaio del 1979. Un appuntamento da non perdere.

I Templari a Gubbio

Autore: Giuseppe Montanari

Descrizione

Accurata ricerca del Prof. Giuseppe Montanari, sulla presenza dei Cavalieri Templari a Gubbio, il tutto corredato da un prezioso servizio fotografico a cura di Gianfranco Gavirati.