La Storia dell’Associazione
L’Associazione è stata fondata il 23 ottobre 1950 da un gruppo di appassionati Eugubini…
Mario Rosati, Origene Rogari, Giuseppe Bei Clementi, Sergio Alunno, Nicola Benedetti, Giuseppe Bossola, Flaminio Farneti, Pio Farneti, Adolfo Fiorucci, Tito Morena, Rizieri Nicchi, Raffaele Nucci, Leo Orsini, Guido Prosperetti, Antonio Rossi, Augusto Solano, Giuseppe Raffi, Saffo Scavizzi, Maceo Tonini, Eugenio Vispi.
È stata riconosciuta Ente Morale con decreto del Prefetto di Perugia del 6 giugno 1952.
È iscritta all’albo regionale delle pro-loco con decreto del Presidente della Giunta Regionale del 2 dicembre 1975. È iscritta all’U.N.P.Ll. Umbria.
La Storia
Vogliate immaginarvi di fronte ad un camino acceso, con un anziano (eugubino verace) seduto su una sedia a dondolo, con una coperta di lana poggiata sulle gambe che inizia a narrare un aneddoto curioso:
Era il 1950 “superate ma non dimenticate le tragiche realtà lasciateci dalla Seconda Guerra Mondiale con le sue sanguinose stragi, le distruzioni, i suoi lager, l’olocausto, i tanti eroici morti volutamente non ricordati, quando gli italiani poco alla volta si sentirono rinascere dall’incubo della paura e della fame, nella nostra Città ci si organizzò per ridare dignità e vitalità almeno alle sue tradizioni più significative.”
Così […] decidemmo di fondare l’Associazione Maggio Eugubino legalmente riconosciuta con atto del Notaio Dott. Franco Filippo Marchetti in data 23 ottobre; iniziammo la pubblicazione del periodico “Il Maggio Eugubino” (ora l’Eugubino) con la caratteristica testata in xilografia di Saffo Scavizzi». E la memoria immediatamente vola alla “sacchetta bianca”, ancora esistente nei magazzini dell’Associazione e che «conserva le stampigliature dei Ceri e le parole Maggio Eugubino». I fondatori dell’Associazione (il cui comitato centrale era allora risultato costituito da: Presidente: Mario Rosati, insieme a Sergio Alunno, Giuseppe Bei Clementi, Nicola Benedetti, Giuseppe Bossola, Nino e Pio Farneti, Adolfo Fiorucci, Luigi Fiorucci, Tito Morena, Rizieri Nicchi, Raffaele Nucci, Leo Orsini, Guido Prosperetti, Antonio Rossi, Augusto Solano, Giuseppe Raffi, Saffo Scavizzi, Maceo Tonini e Eugenio Vispi) avevano ideato la summenzionata “sacchetta” per raccogliere grano durante le “battiture”, per assicurare così il denaro necessario ai programmi subito avviati dal Nuovo Sodalizio che riprendeva le intenzioni della vecchia Pro Gubbio fondata nel 1926 e finita per le vicende della Seconda Guerra Mondiale. […].
“Le copiose raccolte durarono alcuni anni e gli introiti servirono anzitutto, ad assicurare all’Organizzazione dei Ceri le prime attrezzature per una cucina stabile e per l’allestimento delle tavole dei tradizionali banchetti.
Ma prima di tutto per bonificare le
volte delle sale inferiori del Palazzo dei Consoli, messe a disposizione dal Comune che con grande simpatia vide
la nuova istituzione.”
Questi introiti permisero di realizzare la Rappresentanza Storica della città di Gubbio, in costume trecentesco, che vide la prima uscita il 15 maggio 1951 per dare una cornice più bella alla cerimonia dell’Alzate dei Ceri.
In seguito le attenzioni furono per il “Tiro della Freccia” ed ecco il Corpo dei Balestrieri in costume che presto andrà per l’Europa a portare, con il significato di una tradizione italiana, vera, il nome di Gubbio con la sua grande storia.
Certamente, per tutte queste iniziative non bastavano i soldi delle “catte del grano” ed allora, ecco i Veglioni dei Ceraioli e dell’800, lotterie, vendite dei francobolli eugubini disegnati da Saffo Scavizzi e le adesioni spontanee, molte volte accompagnate da cospicue offerte di numerosi eugubini lontani.
E andando a rileggere i primi “periodici” della nuova Associazione, fa colpo leggere tra i soci le adesioni di alcuni Uffici e Imprese cittadine come l’Ufficio Postale, l’Esattoria comunale, la Cooperativa Muratori e quelle di Eugubini all’Estero […].
Chi mai avrebbe pensato che in quel lontano 1950 che l’Associazione “Maggio Eugubino” avrebbe oltrepassato il XX secolo, addirittura superando l’anno 2000? Eppure nel corso degli anni «ha saputo superare ostacoli e vicende varie perché è sempre stata sostenuta dall’entusiasmo e dalla volontà di tutti coloro che si sono avvicendati nella presidenza, direzione, redazione e collaborazione. Un avvicendarsi di eugubini impegnati a fare qualcosa per Gubbio, senza finalità personali né compromessi politici».
E così, «L’Associazione ha svolto nel tempo importanti funzioni di operosità in molti settori di Gubbio. Oltre a costituire il punto d’incontro di tutti gli eugubini residenti nella nostra città o che sono sparsi nel mondo, il Maggio Eugubino ha esaltato la nostra Gubbio con le sue bellezze, ha valorizzato le più nobili tradizioni cittadine, ha promosso e realizzato molte iniziative di carattere culturale, turistico e folcloristico e ha compiuto una continua azione di stimolo costruttivo verso gli Enti Pubblici perché operino sempre con incisività nell’interesse di Gubbio e per la soluzione di molti problemi che continuamente sorgono nella nostra città».
É diventata, insomma…
“l’Associazione degli eugubini che lavora per gli eugubini”
Le parole utilizzate per fare questo excursus sono un collage di quello che è stato scritto da chi questa realtà l’ha vissuta e da chi la vive tuttora.
Sono quelle di Presidenti uscenti e non solo, rintracciabili ne “L’Eugubino” di Ottobre 2000 in onore del Cinquantenario dell’Associazione e sono di Pietrangelo Farneti, Raffaele Nucci, Timo Sannipoli, Luciano Fabio Stirati e Giovanni Turziani.