OTTOBRATA BIS! LEGGERA INSTABILITÀ FINO A VENERDÌ, MA È PRONTA L’AFRICA AD INCENTIVARE IL SOPRAMEDIA TERMICO.

 

Se abbiamo visto – e stiamo vedendo – una parentesi appena travestita d’autunno (ci si aspettava qualcosina di più sul versante piogge), abbiamo però preso atto che climaticamente nulla è cambiato, come si diceva.

I flussi, seppur leggermente instabili, si sono sempre mantenuti occidentali e di stampo subtropicale, a parte piccole infiltrazioni in quota di aria un po’ più fresca.

 

In questo contesto zonale e mite (saccature polari confinate alle alte latitudini) avevamo accennato ad un possibile VELOCE TRANSITO PERTURBATO PER GIOVEDÌ dovuto a un debole cavo d’onda che fuoriesce da una delle saccature suddette. In effetti i modelli lo hanno confermato, anche se il piccolo sistema (con minimo già attivo in zone sarde) sembra abbastanza meridionale: l’Umbria sarà zona di transizione. 

Poi sotto daremo il dettaglio.

 

Una volta traslato verso est questo vortice tirrenico entro venerdì, TANTI SALUTI E ARRIVEDERCI! 

DOPO UNA BREVE FASE DI TRANSIZIONE NEL FINE SETTIMANA, con ancora qualche flebile disturbo per risibili anomalie in alta quota, ecco quel che fa notizia: NOTATE LE CARTE SINOTTICHE ALLEGATE. 👇

 

UN TRENO D’ONDA CON ASSE TRASVERSALE VA A FAR “DERIVARE” IN ATLANTICO LA SACCATURA POLARE E DI RISPOSTA SPINGE UN PROMONTORIO STABILIZZANTE DI ORIGINE AFRICANA VERSO IL MEDITERRANEO. 

 

Nella 2′ carta potete notare le marcatissime anomalie delle isoterme in Groenlandia grazie alla spinta dinamica dell’onda anticiclonica, che di risposta causa quanto detto.   

 

In pratica OTTOBRATA IMPERITURA E TEMPERATURE SOPRA MEDIA. 

 

Ora, senza esagerare e rimanendo nei limiti del prevedibile, possiamo dire che FINO VERSO IL 20 QUESTA SARÀ L’EVOLUZIONE. 

Potrebbe anche proseguire fino a fine settimana prossima ma non possiamo portarci troppo in là. 

 

GIOVEDÌ: tra fine mercoledì e mezzo giovedì l’unica fase passibile di una chance piovosa. I modelli a nemmeno 24 ore oscillano ancora sull’effettiva estensione di quel minimo basso tirrenico fino a noi.

Affidandoci al modello europeo, non crediamo in chissà cosa: tra fine mercoledì e alba di giovedì aumentano le nubi stratificate e lo spessore della coltre, ma probabilmente più che delle pioviggini o piogge deboli non dovremmo vedere (e forse potrebbero non arrivare nemmeno quelle).

Solo il modello americano GFS alza il tiro, ma non vogliamo dargli molto credito.

Giornata che per il resto trascorrerà sul variabile, tra nubi basse di primo mattino e poi irregolari, a bisticciare col sole. 

 

VENERDÌ15-GIOVEDÌ 20: blocco unico e abbastanza lungo per le ragioni esposte.

 

Possiamo però dividere il blocco in 2 fasi: 

 

A) TRA VENERDÌ E DOMENICA sempre atmosfera mite.

Venerdì correnti in quota da nord/nordovest, ma asciutte e stabili (è il bordo nordorientale del vecchio anticiclone azzorriano ancora disteso lungo i paralleli). 

Tra sabato e domenica qualche addensamento potrà rendere appena più uggiosa la situazione. Ma parliamo di quisquilie nella circolazione generale: qualche nube bassa all’alba, velature più o meno spesse o al massimo degli altostrati a schermare il soleggiamento. Niente di cui preoccuparsi. 

Potenzialmente, sabato la giornata più uggiosetta. 

 

B) TRA LUNEDÌ E GIOVEDÌ la fase più “calda”, quella della risalita del promontorio africano.

Poco da dire in verità. Semplificando al massimo: prevalenza di soleggiamento, qualche foschia all’alba, e, soprattutto, un clima molto mite. 

 

TEMPERATURE E VENTI: venti senza rilievo particolare. Termometri stabili o in quasi impercettibile flessione tra giovedì e domenica, ma poi ad inizio settimana subito in rampa di lancio verso i +23/+25 a tappeto. 

Diamo questo valore come punto di riferimento medio: gli scostamenti saranno minimi rispetto a questa soglia.

In giro per l’Umbria non si esclude qualche picco superiore ai +25.