ESTATE, ADDIO! BREAK TEMPORALESCO E POI CAMBIO DI CIRCOLAZIONE: ARRIVERÀ IL FRESCO DA EST.

L’avevamo annunciato e ormai ci siamo: l’estate tira i remi in barca e lo farà in maniera piuttosto brusca, prima attraverso una forte instabilità temporalesca tra giovedì e venerdì e poi con un secondo fronte (irruzione più fresca) sabato. Da quel momento vedremo cambiare la circolazione: il quadro sinottico verrà stravolto.

Cerchiamo di farci capire in poche righe.
Il promontorio africano se ne andrà verso il Mediterraneo più basso, scacciato via da UN’AZIONE BIUNIVOCA TRA UNA PIÙ BLANDA SACCATURA IBERICA (è quella che resta dell’ex-ciclone Danielle) in avvicinamento E UN’AMPIA SACCATURA ARTICA IN DISCESA DALLA SCANDINAVIA E DAL BALTICO.
La seconda riassorbirà la prima.
Tutto qui, in parole povere.

Tale configurazione, molto ondulata, a scambi meridiani (avremo un cuneo azzorriano che… sale sale su, come cantava Mango, ossia fin verso l’Islanda e poi coi giorni fletterà il suo asse dalle isole britanniche al Mar di Norvegia; alla sua destra la suddetta saccatura che scenderà molto, fino a noi, per poi traslare più verso Mitteleuropa e Balcani) cosa comporterà?

Non è difficile intuirlo.
Dopo il “patatrac” del contrasto iniziale (quello di giovedì soprattutto) farà affluire ARIA PIÙ FRESCA DAI QUADRANTI NORDORIENTALI e ciò potrebbe valere oltre che per questo fine settimana, anche per quasi l’intera settimana ventura: dopo gli ultimi impulsi instabili staremo in una via di mezzo, in una zona di confine tra il bordo orientale del promontorio azzorriano, che, come spiegato, sale ad alte latitudini e quello più occidentale della saccatura ormai est Europea/balcanica.
È un pattern che abbiamo sperimentato più volte ed è un assetto più invernale che di fine estate/inizio autunno.

Spiegato il quadro generale (in base a questo potete avere un’idea abbastanza chiara dell’andamento atmosferico), passiamo ai dettagli per i prossimi giorni, da qui a domenica, che saranno molto ma molto complessi da chiarire, specialmente il trittico giovedì-venerdì-sabato.
Si raccomanda la MASSIMA TOLLERANZA! Noi cercheremo di pronunciarci puntualizzando giornate e fasce orarie al loro interno, senza la presunzione della profezia, vista la complessità di contingenze siffatte.

GIOVEDÌ: questo il giorno più scoppiettante, per i motivi già accennati.
Aria mite e molto umida da sudovest verrà sospinta dall’avvicinamento dell’infiacchita depressione iberica. Nel contempo a Nord si approssima l’asse della saccatura polare, che andrà a calamitarla e risucchiarla.
Inevitabili i fenomeni di contrasto, soprattutto con mari ancora molto caldi che danno molta linfa alla condensazione.
Tale linea di convergenza, insomma la fascia di maggior contrasto, è individuabile tra Levante ligure e versante tirrenico tosco-umbro. Sul litorale laziale prevarrà inizialmente solo il flusso mite e umido.

Già tra notte e alba ammassi nuvolosi scenderanno dalle Alpi Apuane diretti sull’aretino e tifernate: verso l’alba e fino a mezza mattina ci attendiamo i primi rovesci prefrontali, a sfondo temporalesco, agevolati pure dallo stau orografico (le strisciate temporalesche seguiranno il profilo appenninico sul suo lato occidentale, appunto).
Tarda mattina e primissimo pomeriggio ancora molto nuvolosi e instabili, anche se ci attendiamo una breve tregua precipitativa.
Nel pomeriggio, però, di nuovo rovesci temporaleschi disseminati in regione, a partire dall’Altotevere.
Solo in serata i fenomeni di acquieteranno.

* Ci teniamo a sottolineare il fatto che a nemmeno 24 ore di distanza i più autorevoli modelli mondiali non concordano sulle aree di distribuzione e sui quantitativi.
Noi abbiamo esposto lo sviluppo che segue il modello europeo, che è poi quello più intenso e severo al riguardo.
Nulla esclude che il tutto possa rivelarsi un po’ più clemente relativamente alla nostra ristretta area di interesse.
È fine estate e sono fenomeni contrastivi, anche esplosivi, ma spesso molto localizzati.

VENERDÌ: altra giornata molto instabile ma più caotica e capricciosa di giovedì.
Ancora molte nubi in giro sin dall’alba ma nella fascia mattutina le piogge saranno più difficili, blande e rade.
Nella fascia pomeridiana si accentuano la spinta e l’energia convettiva e con essa la possibilità di qualche rovescio localizzato.
Molto disomogenea, comunque, la distribuzione e situazione molto variabile, con qualche sprazzo di sole tra l’instabilità che colpirà molto a macchia.
Ancora nubi in giro fino a sera, senza una pulizia effettiva dei cieli.
Già da mezza giornata un nuovo minimo ligure sarà in formazione.

SABATO: il minimo appena citato si approfondirà tra fine venerdì e prime ore di sabato; l’asse della saccatura polare farà il suo ingresso al Centronord.
Alba ancora nuvolosa.
Tra metà mattina e pomeriggio ci si attende una linea frontale in veloce transizione attraverso il Centro Italia, con annessi rovesci di intensità tra moderata e forte.
Ma il passaggio sarà abbastanza rapido e già a fine pomeriggio e tramonto potremo finalmente rivedere le prime riaperture.

(Anche in tal caso i modelli divergono: l’americano GFS vede qualche rovescio solo tra fine pomeriggio e sera, ma nel complesso è molto più soft del modello europeo, salvando in buona parte questa giornata, macchiata solo da una più blanda instabilità, tra nubi irregolari e qualche isolato piovasco nella fascia suddetta).

DOMENICA: sarà la giornata che siglerà la dissipazione dall’instabilità e un certo recupero di pressione e geopotenziale da ovest, anche se temporaneo.
A parte ultimissimi scampoli nuvolosi all’alba crediamo che la giornata filerà liscia con prevalenza di sereno. Ma nel frattempo l’aria avrà subito quel noto rimescolamento e sarà molto più frizzantina rispetto ad ora.

Oltre non ci spingiamo, anche se l’evoluzione per i giorni successivi rispecchierà quanto descritto: adriatiche più esposte al fresco (e forse a qualche altro impulso instabile lunedì: da confermare); più mite e tranquillo ad ovest.

TEMPERATURE E VENTI: solo da venerdì e soprattutto da sabato percepiremo chiaramente il calo termico e il successivo ricambio d’aria ci darà chiara idea di cosa stiamo parlando.
Le massime scenderanno gradualmente, giorno per giorno, con un sabato quasi fresco e una domenica (e giorni a seguire) pure, anche se il soleggiamento controbilancerà un po’.
Massime a fine settimana e inizio successiva di non molto sopra i +20.
Venti tutti di libeccio nella fase più instabile, anche sostenuti giovedì e venerdì.
Poi rotazione a grecale.

Fatevi guidare dai soliti spaghi.