SABATO 10 SETTEMBRE ORE 18:00 IN CATTEDRALE 

[riceviamo e pubblichiamo]

“Mi preparo a vivere l’ordinazione sacerdotale secondo quelli che sono il mio cammino e la mia vocazione, recenti e più remoti. Un percorso in parte regolare ma anche non ordinario perché anni fa ho interrotto in maniera meditata ma anche con grande sofferenza il mio percorso in seminario”.
Edoardo Pifarotti è diacono dall’aprile 2021 e ora per lui è arrivato il tempo della consacrazione sacerdotale, con la celebrazione di sabato 10 settembre alle ore 18 nella cattedrale eugubina dei santi Mariano e Giacomo.
“Quando sono uscito dal seminario all’ultimo anno ricorda don Edoardo – ho vissuto varie esperienze lavorative e accademiche, fino a quando tra il 2018 e l’anno seguente ho ripreso il mio cammino insieme al vescovo Luciano. Del resto, la chiamata del Signore è sempre stata nel mio cuore, il Signore si è dimostrato fedele alle sue promesse e ai suoi progetti”.
Nato a Gubbio nel 1988, Edoardo è cresciuto nella parrocchia cittadina di San Giovanni Battista, dove ha cominciato a essere attivo sin da bambino prima come ministrante e poi anche come catechista. Oltre alla passione per la liturgia, nel suo cammino di fede e di vita è stato significativo l’amore per la musica, a cominciare da quella sacra, visto in primo luogo come servizio ecclesiale. Da molti anni, Edoardo è una delle voci dei Cantores Beati Ubaldi , cappella musicale della cattedrale e della basilica di Sant’Ubaldo, diretta dal maestro Renzo Menichetti. Dopo la maturità scientifica e l’esperienza del Pontificio seminario regionale umbro “Pio XI” di Assisi, Pifarotti ha conseguito il baccalaureato in Teologia presso l’Istituto teologico di Assisi e successivamente la laurea triennale in Filosofia, presso l’Università degli studi di Perugia.
“Ringrazio le parrocchie dove ho svolto il mio servizio di diacono in questi ultimi tempi – aggiunge ancora Pifarotti – e cioè Branca, Colpalombo e Carbonesca, per avermi accompagnato, insieme alle mie comunità di origine, San Giovanni e San Pietro, e poi la vicinanza del mio parroco. Ringrazio tutti per aver ricevuto più di quello che posso avere dato. E poi, la mia famiglia è parte integrante di questo cammino, alcuni amici importanti e fondamentali, la presenza materna, autorevole e competente del vescovo Luciano. Da quando è arrivato nella nostra diocesi non si è mai tirato indietro nell’aiutarmi, nella ascoltarmi, nel confermare il discernimento che la Chiesa aveva già fatto sul mio percorso. Lo ringrazio – dice ancora Edoardo – perché non è solo il Vescovo di una piccola diocesi ma è stato anche un padre onesto e generoso”.
Pensando al ministero e ai compiti che lo attendono, don Edoardo non cela la sua emozione. “Non nascondo alcuni timori e trepidazioni ci dice – per questo passaggio della mia vita. Il mondo sta cambiando, ci sono grandi novità e la Chiesa dovrà dare le sue risposte, come già in parte sta facendo. Le novità non sempre sono positive e il mio sacerdozio si inserisce in questa fase di passaggio anche per la Chiesa. In tutto ciò, però, voglio cogliere anche un aspetto positivo, perché vuol dire che c’è vita e voglio rispondere con la gioia di vivere i momenti che mi avvicinano alla consacrazione sacerdotale”.