OGNI PROMESSA È DEBITO: PIOGGE IN ARRIVO. E POI TORNA PURE IL FREDDO.
LA PRIMAVERA NEI SUOI ALTI E BASSI.

Come anticipato nel nostro precedente titolo, avremmo dovuto attendere fine mese per il ritorno delle tanto agognate piogge. Ricordiamoci che non piove seriamente addirittura da Natale, potremmo azzardarci a dire.
E se non piove in primavera…

Con le piogge entrerà pure aria più fredda col passar dei giorni.
Spieghiamo in breve la meccanica di questo sovvertimento.
Il campo di hp che ci ha protetto finora regalandoci i primi veri tepori (abbiamo toccato e di poco superato i +20 gradi in questa fase) cederà sotto i colpi simultanei di 2 alleati: uno, minore, sarà uno di quei piccoli cut-off in zona Gibilterra/coste nordafricane occidentali che farà da esca all’armata più potente e minacciosa, ovvero un LOBO DEL VORTICE POLARE che, sotto forma di ampia saccatura, scenderà di latitudine dalla Scandinavia e dai mari russi polari fino ad affacciarsi all’arco alpino e infine ad aggirarlo passando attraverso la porta occidentale, quella del Rodano.
Nel contempo in Atlantico un ridge (ponte) altopressorio subtropicale (insomma, una cresta dell’Azzorre) sale fin verso l’Islanda e la Groenlandia fino a congiungersi con l’hp termica groenlandese.
Questo ponte ovviamente agevola la discesa, alla sua destra, dell’imponente saccatura artica.
Nella carta sinottica potete facilmente apprezzare questa dinamica.

Che accadrà dunque? Semplice: da una situazione primaverile e mite passeremo ad una SITUAZIONE PERTURBATA O MOLTO INSTABILE che probabilmente ci accompagnerà FINO A DOMENICA/LUNEDÌ. Oltre non possiamo spingerci nella stima.

E in questo periodo possiamo inquadrare 2 momenti:

1) INGRESSO DI UN FRONTE CON MINIMO DA OVEST E RICHIAMO DI CORRENTI MOLTO UMIDE DI LIBECCIO.

2) INGRESSO DELL’ARIA PIU FREDDA (ARTICO-MARITTIMA) NEL FINE SETTIMANA CON MINIMI LIGURI (che poi trasleranno sulla sponda adriatica).

Insomma, una fase molto movimentata, con diverse occasioni per le precipitazioni.
Ora ci concentreremo soprattutto sulla fase 1, poi venerdì aggiorneremo l’evoluzione della fase 2 tra sabato e lunedì, perché, vista la distanza, è ancora troppo arrischiato dare dei particolari a livello locale.

Facciamo inoltre notare che lo scontro tra masse d’aria e flussi di diversa estrazione (prima l’aria mite e umida subito dopo un anticiclone subtropicale, poi quella artica) possono dare il la anche a fenomeni convettivi di una certa consistenza e pure a idrometeore particolari (graupeln o gragnola).
Questi sono i tipici scherzi di primavera, un bel Pesce d’Aprile con assoluta puntualità.

MARTEDÌ SERA-MERCOLEDÌ: ultimi raggi di sole in queste ore. Dalla sera di martedì ecco avvicinarsi le nubi da ovest, ancora innocue, con aria molto umida a sospingerle.
Tra la notte e l’alba di mercoledì il minimo dalle Baleari si porterà ad ovest di Sardegna e Corsica ed ecco allora le prime piogge, verosimilmente tra alba e prima mattina. L’intensità non sarà ancora rilevante: pioggia tra debole e moderato.
La giornata proseguirà molto grigia su questo trend. In serata, però, vedremo un’accentuazione delle precipitazioni, che assumeranno carattere di rovescio, col minimo ormai tra Corsica e isola d’Elba. Questa fase più intensa proseguirà fino alla prima notte di giovedì.

GIOVEDÌ-VENERDÌ: ancora perturbata la situazione giovedì, che sarà la prosecuzione del fronte del giorno prima, con il minimo che dalla sponda tirrenica attraverso il Centro Italia si porterà sulla sponda adriatica.
Noi ne saremo coinvolti e quindi ancora una giornata grigia e per buona parte piovosa. L’intensità delle precipitazioni sarà alterna, tra pioggia più fine e qualche rovescio più corposo. In serata potremmo vedere un’attenuazione, che sarà comunque solo una mini-tregua.

Al momento venerdì si prospetta come un’altra giornata molto instabile, anche se le precipitazioni saranno più intermittenti e di carattere convettivo, sotto forma di nuclei più isolati, ma ad alta turbolenza. Nel frattempo comincerà ad affluire la prima aria artica dalle porte del Rodano e si formerà subito un nuovo minimo sul Mar Ligure. Ecco quindi che in questi nuclei sparsi non si esclude qualche sfogo di graupeln o gragnola e, inframmezzata, anche qualche riapertura e spiraglio di luce.
Situazione sempre molto instabile e nervosa per tutto l’arco della giornata. In tarda serata aria più fredda in ingresso da nordovest.

Nel prossimo appuntamento vedremo meglio l’evoluzione e gli effetti di questa avvezione artica tra sabato e lunedi.

TEMPERATURE E VENTI: termometri in generale discesa, non tanto nelle minime quanto nelle massime. Si torna a valori tardo-invernali, quindi massime che fino a giovedì staranno sui +11/+13 per poi flettere ulteriormente attestandosi intorno ai +9/+10. Oscillazioni comunque dettate anche dell’intensità delle precipitazioni e dell’aria fredda rovesciata dalle alte quote. E nei pochi spiragli di sole, come potenzialmente venerdì, la sensazione sarà di contrasto tra attimi a radiazione primaverile e momenti più da freddo invernale.
Venti sempre dai quadranti sudoccidentali.

In calce i soliti spaghi.