LA PSEUDO-TREGUA AZZORRIANA HA LE ORE CONTATE: L’AFRICA NON CI STA ED È PRONTA A RUGGIRE DI NUOVO.
Un temporale con raffiche è quel che abbiamo visto lunedì a tarda mattina, mentre quel minimo ruotava sul Medio Tirreno, prima di abbandonarci. Al suo seguito la blanda o, se vogliamo, sparsa e prevalentemente appenninica, instabilità a ciclo diurno. Tutto ciò che avevamo detto, insieme ad uno smorzamento della calura opprimente.
Ovviamente, tutto va relativizzato, perché tornare (a parte lunedì, che grazie alla perturbazione è stato più clemente) sui 31,5/32 gradi di media significa comunque caldo, ma quello definibile normale.
Con oggi SI CHIUDE QUESTA FASE DI “RESPIRO” e inevitabilmente, nel periodo statisticamente più bruciante, la circolazione non tradisce.
Avremo ben poco da dire: la CARTA IN CALCE (👇), riferita a fine lunedì 29, ci mostra un copione ormai classico. La corrente a getto frena in Est Atlantico, lasciando in eredità, sotto la saccatura-madre, il tipico “omaggio”, ovvero un CUT-OFF/LACUNA BARICA DAVANTI AL PORTOGALLO (evidenziata nel cerchio), che giocoforza RICHIAMERÀ UN’ONDA DI CALORE DAL NORDAFRICA OCCIDENTALE.
Nel contempo si nota una cella di alta pressione molto a nord, sulla Scandinavia e oltre, alla cui destra scivolano verso sud lingue di aria artica. Sviluppi che per ora non incideranno in alcun modo sul nostro bacino. Semmai successivamente.
La Spagna sarà (anzi è già) la prima area colpita, e con isoterme al limite della soglia climatologica, ovverosia, vicine a temperature record.
Anche da noi, subito dopo, l’onda calda riporterà valori di tutto rispetto CON MASSIME DI NUOVO SUI +35 E PURE SOPRA. PICCHI DI +37/+38 SONO PIÙ CHE PLAUSIBILI.
DA VENERDÌ 26 A GIOVEDÌ 1/VENERDÌ 2 (vedremo poi se qualche infiltrazione verso il fine settimana prossimo andrà ad intaccare un minimo la situazione di persistente calore) SOLE E CALDO, IN UN’ESCALATION che diventerà in breve persistenza. Solo qualche cumulo sparso o tenue velatura. Isolatissimi temporali di calore (attenti alla definizione tecnica!) potranno formarsi solo lungo la dorsale appenninica o nelle adiacenti pedemontane, ma come aghi in un pagliaio.
VENTI A REGIME DI BREZZA.
IL SUGGERIMENTO È: NON AFFATICATEVI!