AGGIORNAMENTO METEO (a cura di OLIMETEO).

MARZO INIZIA COME UN NOVEMBRE: L’INSTABILITÀ CONTINUA ANCORA, TRA PIOGGE E QUALCHE FIOCA PARENTESI. IL VERO FREDDO (FORTUNATAMENTE) NON SOPRAGGIUNGE.

Anche questo venerdì si sta rivelando totalmente instabile e quelle timide riaperture pomeridiane giorni fa sembravano auspicabili non le vedremo.
Poco cambia in un trend di INSTABILITÀ A RIPETIZIONE IN UN CLIMA PIÙ AUTUNNALE O TARDO AUTUNNALE che da fine inverno.

Vediamo subito di capire DALLA CARTA SOTTOSTANTE (👇) il perché di questa situazione.

In parte lo sapevamo già: un canale depressionario di stampo polare-marittimo si è fatto strada fino a noi, isolandosi in cut-off mediterraneo.
Avevamo pure accennato al fatto che il cut-off sarebbe stato riagganciato da UNA NUOVA SACCATURA, sempre polare-marittima (insomma, nordatlantica). Tant’è, proprio tra venerdì e sabato, anche se al momento la saccatura non sprofonderà fino a noi.
Poi, dopo un po’ di “tentennamento”, finirà ancora IN (QUASI) CUT-OFF TRA DOMENICA E LUNEDÌ, ma sempre incalzata alle spalle da un’altra saccatura in discesa da Groenlandia e Islanda.

Cosa importante da notare nel quadro sinottico è quell’ALTA PRESSIONE TRA NORDOVEST RUSSO E SCANDINAVIA, che coi giorni, in settimana, si farà sempre più scandinava: intorno al suo bordo orientale e meridionale cominceranno a scivolare noccioli di aria più fredda (continentale) che andranno a ritroso verso ovest ad interagire con l’aria atlantica, in una sorta di tunnel di comunicazione.
Al momento questo canale è mal definito, un po’ “tocco e non tocco”, e le nostre zone non sembrano effettivamente interessate dall’apporto continentale (che probabilmente se ne starà più a nord), mentre prevarrà l’aria di tipo atlantico, chiaramente più mite e dolce rispetto all’altra.

Nella carta (siamo ad inizio lunedì) vedete appunto raffigurata questa situazione e con le frecce le traiettorie delle masse d’aria.

Sarà, dunque, un PERIODO INSTABILE, CONDITO DA ALTRE PIOGGE, MA NON REALMENTE FREDDO.
Anzi, la tendenza della 2′ saccatura in discesa a piegare un po’ verso l’Est Atlantico potrebbe richiamare aria un tantino più mite, anche se il contesto rimarrà instabile.
Comunque sia, sarà una configurazione discretamente complessa per la settimana ventura e con diverse pedine in gioco, per cui sarebbe bene procedere a piccoli passi.

Ricordando, poi, che è iniziata la primavera meteorologica e sbalzi termici o passaggi anche repentini da una situazione all’altra, pure a livello percettivo, epidermico, sono un classico. Speriamo solo di non beccarci delle gelate tardive (per ora non ne vediamo) a fioritura già avvenuta.

SABATO-DOMENICA POMERIGGIO: dopo le ultime piogge intermittenti del fronte di venerdì, che continueranno a sprazzi (ma molto isolate) fino a sabato mattina, tra pomeriggio di sabato e pomeriggio di domenica vivremo una breve tregua dai fronti. Ultima nuvolosità irregolare nel pomeriggio di sabato e con essa ultimi occasionali isolati piovaschi convettivi mentre il sole prova a rifarsi largo; poi da lì a domenica pomeriggio una parentesi tra nuvolosità sparsa e occhiate di sole, anche se domenica dal primo pomeriggio ricominceremo a notare delle velature, appannamenti, avvisaglia del nuovo fronte in arrivo.

DOMENICA SERA-LUNEDÌ: dopo il tramonto, in serata, ecco avvicinarsi da ovest il fronte, praticamente una replica di quelli già avuti: tra domenica sera e le primissime ore di lunedì altre piogge di moderata intensità, ma con qualche momento di intensità maggiore nella fase dell’arco frontale (piuttosto stretto).
Il lunedì trascorrerà completamente instabile e nuvoloso, tra piogge deboli o moderate tra mattina e pomeriggio (ma niente di che come frequentazione sulle carte) e pause; groppo da “ritornante” adriatica verso sera, con qualche pioggia “della staffa” in sfondamento fino in Umbria che potrebbe assumere carattere di rovescio.

MARTEDÌ-GIOVEDÌ: martedì, smaltiti tra notte e alba gli stascichi del fronte di lunedì, non vedrà instabilità troppo marcata: in mattinata variabilità tra momenti soleggiati e nuvolosità irregolare e nel pomeriggio qualche isolato addensamento convettivo, ma abbastanza difficile – lo mettiamo in conto lo stesso – che prensa corpo in dei piovaschi.

La distanza si amplia e impone cautela, vista pure la complessa sinottica descritta: tra mercoledì e giovedì ancora un mix tra variabilità e instabilità, che si traduce in momenti di riaperture alternati a piovaschi isolati a macchia di leopardo. Più fattibili le riaperture durante il pomeriggio di mercoledì e, successivamente, nel tardo pomeriggio di giovedì. Il contesto, comunque, rimarrà sempre “macchiato” da spine instabili.
Di più non possiamo dire al momento.

TEMPERATURE E VENTI: variazioni poche su entrambe le linee. Un su e giù nei termometri in base alla copertura del cielo, con oscillazioni tra i +10 e i +15. Vista l’aria non veramente fredda, al primo sprazzo di sole che capiti in fascia pomeridiana la colonnina salirebbe.
Le minime pure stabili, tranquillamente sopra lo zero.

I venti saranno principalmente meridionali, con libeccio e ostro più vivaci domenica.
Breve fase da nordest tra fine lunedì e martedì mattina, ma i venti saranno nel complesso abbastanza deboli, a regime di brezza.

IN CALCE (👇) GLI SPAGHI, sintesi termo-pluviometrica di quanto analizzato.