AGGIORNAMENTO METEO (a cura di OLIMETEO).

L’INVERNO FA FINTA DI ESSERCI PER POI SGATTAIOLARE VIA DI NUOVO: DALLA VELOCE ARTICATA DEL FINE SETTIMANA AL PROGRESSIVO CONSOLIDAMENTO DELL’ALTA PRESSIONE.
PROSPETTIVE INVERNALI A LUNGO TERMINE? FORSE TRA FINE MESE E INIZIO FEBBRAIO.

Alla domanda del titolo sapremo rispondere soltanto tra una settimana.
Nel frattempo ci concentriamo sull’IRRUZIONE ARTICO-CONTINENTALE DI FINE VENERDÌ E SABATO/DOMENICA, notizia che avevamo già anticipato.
NON ASPETTATEVI NIENTE DI RAGGUARDEVOLE! Sarà una veloce azione che di sostanza precipitativa porterà poco da queste parti. ENTRERÀ IL FREDDO SUL FINIRE DI VENERDÌ E DURERÀ FINO A DOMENICA nella sua massima espressione.

DOPODICHÉ TORNERMO GRADUALMENTE A CONDIZIONI MENO FREDDE E, TRA MERCOLEDÌ E VENERDÌ PROSSIMI, DEL TUTTO ANTICICLONICHE (specialmente in quota).

NELLE CARTE SOTTOSTANTI (👇) facciamo notare i 2 momenti rilevanti:

A) La spinta del rinvigorito lobo polare canadese trasporta verso di noi, dalla Spagna, un blando cut-off ciclonico e nel contempo stira l’hp azzorriana a nord di quest’ultimo; l’hp andrà così a strappare, più ad est, UN BLOCCO DI ARIA ARTICO-CONTINENTALE dall’altra imponente saccatura (quella euro-asiatica che tanto gelo ha portato in Centronord Europa). Queste 2 figure entreranno in contatto all’inizio di sabato, con prevalenza della seconda (ossia l’aria artico-continentale da nordest) già a partire da venerdì sera e soprattutto sabato. Allontanamento di questa massa d’aria già da domenica pomeriggio.

B) L’anticiclone si distende sotto il 47′ parallelo ai piedi di un Vortice Polare che da domenica avrà fatto corpo unico tra lobo canadese ed euro-asiatico.
A parte un’ultima effimera ondulazione martedì, tra mercoledì e venerdì L’HP SI GONFIERÀ A MO’ DI CAMPANA, con geopotenziali molto elevati, proprio sul Mediterraneo centroccidentale, perché il Vortice Polare fletterà un po’ verso l’Atlantico centrale (da qui il sollevamento della cupola anticiclonica).

Da qui in avanti il suddetto Vortice proverà a redistribuirsi in 2 lobi. Ma anche il fine settimana prossimo non vedrà ancora niente di speciale, se non il ritorno di nuvolosità e forse qualche pioggerella in aria ancora “mite” per il periodo.

Ma del fine settimana prossimo e dell’evoluzione dei giorni della Merla riparleremo.

Pertanto:

VENERDÌ-SABATO: venerdì comincerà ancora con aria umida e flussi sudoccidentali, tra nuvolosità e qualche rada pioggia o piovasco isolato lungo linee di convergenza tra libeccio e grecale.
Dal pieno pomeriggio i venti di nord/nordest cominceranno a soppiantare il libeccio e l’aria si farà via via più fredda in serata, anche se le precipitazioni saranno poco presenti tra tardo pomeriggio e sera. Quota neve che intanto scenderà fin sui 700-800 metri in piena serata.

Tra le ultimissime ore di venerdì e l’alba di sabato avremo il momento più interessante, perché le temperature scenderanno ulteriormente e la quota neve si abbasserà velocemente fino ai 500 metri. Ma la cosa difficile saranno proprio le precipitazioni: i modelli vedono il clou un po’ più a sud rispetto a noi.
Comunque sia, tra la mezzanotte e l’alba qualche spruzzata “borderline” la potremmo anche vedere. Non ci facciamo molto affidamento, ma non possiamo escluderla in tronco. Il massimo auspicabile e quasi utopico? Un velo coreografico al risveglio, più desiderio che altro.

Il resto di sabato sarà così diviso: mattina e primissimo pomeriggio di variabilità, tra nubi convettive irregolari (da cui potranno anche svolazzare fiocchetti a vento) e mezze riaperture: stiamo parlando dei classici rimasugli da stau poco produttivo per noi; poi dal pomeriggio le riaperture si faranno sempre più largo con un grecale a pieno regime.

DOMENICA-VENERDÌ: da fine sabato in poi ci sarà poco da dire.
Prima un sereno molto pungente da fine sabato a lunedì mattina, fase contraddistinta dal grecale, che accentuerà la sensazione di freddo, soprattutto tra sabato e domenica.

Poi le correnti cambieranno e si passerà in breve alla fase B (vedi sopra): spinta anticiclonica che prende campo su tutto il Mediterraneo Centroccidentale,
inizialmente (tra lunedì e martedì) in maniera zonale (con flebile ondulazione martedì), e poi a mo’ di promontorio, che verosimilmente si ergerà leggermente più ad ovest rispetto a noi.

Il grecale e l’aria artica lunedì mattina ci saluteranno e vedremo giornate divise tra sole e nuvole (qualche nube in più tra lunedì sera e martedì mattina, ma senza possibilità di precipitazioni o al più effimere pioggerelle molto isolate nella notte tra lunedì e martedì e qualche “maccaja” poco spessa martedì).

Tra mercoledì e giovedì saremo nel clou dell’hp: verosimilmente il picco della mitezza sarà mercoledì, ma non cambierà molto anche giovedì, se non per il fatto che ci troveremo probabilmente un po’ più sul bordo est del promontorio (ma non per tutti i modelli di calcolo). In fin dei conti, non crediamo cambierà granché a livello termico fino a venerdì.

Insomma, sarà via via più mite e con discreto soleggiamento, fatte salve delle nebbie nei fondovalle o nubi basse di primo mattino e velature o nubi sparse innocue durante il giorno.

TEMPERATURE E VENTI: scontato il crollo termico da venerdì sera. Minime che tra sabato e lunedì si porteranno sullo zero o qualche grado sotto (domenica la mattina più pungente). Massime che crolleranno tra sabato e domenica, non superando i +3/+4 sabato e intorno ai +7/+9 domenica e lunedì.
Poi si rialzeranno sia le minime che le massime, fino a riavvicinarsi ai +15 tra mercoledì e giovedì: poi il soleggiamento – se pieno o no – farà un po’ la differenza sulla colonnina.

Grecale sparato da venerdì pomeriggio/sera e teso fino a domenica.

Da lunedì comincerà la rotazione e il grecale lascerà il posto a venti deboli-moderati sudoccidentali.