AGGIORNAMENTO METEO (a cura di OLIMETEO).

VELOCE FRONTE GIOVEDÌ CON UN PO’ DI FREDDO (PRINCIPALMENTE SECCO) A RIMORCHIO PER IL FINE SETTIMANA.
E INTANTO L’ALTA PRESSIONE PRENDE POSSESSO DELL’EUROPA CENTROCCIDENTALE: FASE PIATTA CON RISALITA TERMICA FINO AL 20.

Come spesso accade, ecco ripresentarsi una fase dicembrina poco propositiva.
A parte il FRONTE FREDDO/OCCLUSO che apporterà qualche pioggia TRA GIOVEDÌ E DI CODA FINO A VENERDÌ (sarà neve venerdì ma solo sopra gli 800-900 metri e limitatamente ai settori appenninici di confine regionale), la situazione a larga scala ci prospetta UN RINFORZO IN SENSO ZONALE DEL FLUSSO PRINCIPALE, che non scorrerà più medio-basso come ha fatto in questi giorni, bensì ALTO, lasciando così spazio alla DISTENSIONE AZZORRIANA SU TUTTO IL CONTINENTE CENTROCCIDENTALE, con valori di pressione e geopotenziali piuttosto alti, specie tra Spagna, Francia, Bassa Inghilterra e Germania.
In sostanza ci sarà un RINFORZO DEL VORTICE POLARE, e, come ovvia conseguenza, UNA DISTENSIONE ANTICICLONICA SOTTO.

Unico momento “perturbato” sarà appunto il fronte sullodato, che verrà velocemente spazzato via dalla spallata anticiclonica.
NOI ci troveremo DAPPRIMA SUL BORDO PIÙ ORIENTALE DELL’HP (ed ecco spiegata la fase fredda del fine settimana) E POI (da fine 17 e fino al 20) PIÙ NEL CUORE DELL’HP, specie le regioni centro-nord occidentali della Penisola.
Dopo ancora – parliamo dei primi giorni della 3′ decade – i modelli devono ancora giungere ad una conclusione, ma al momento non si scorgono sconquassi in ottica di vero freddo invernale.

Una CURIOSITÀ di questa fase anticiclonica è il fatto che, visto l’asse leggermente da sudovest verso nordest dell’hp, il NOCCIOLO FREDDO che inizialmente ci attraverserà sarà poi destinato a retrogredire addirittura NELL’ENTROTERRA NORDAFRICANO.

LE CARTE SOTTOSTANTI (👇) mettono in chiara evidenza questa dinamica: vedete la spinta anticiclonica da ovest e (seguite la freccia nera) quel blocco più freddo che percorre il bordo est dell’hp fino a sprofondare in Algeria.
Avremo quindi anomalie negative in tutto il Nordafrica occidentale e positive su buona parte dell’Europa: le potete apprezzare nella 2′ carta.
Nocciolo freddo nordafricano che potrebbe comunque rientrare in gioco successivamente. Ma sono sviluppi eventuali di cui riparleremo.

GIOVEDÌ: passaggio del fronte freddo già sul finire di mercoledì, con 2 minimi poco profondi tra Mar Ligure e poi sul Basso Tirreno/Ionio.
Le piogge saranno però disunifomi e intermittenti lungo la giornata, con una mattina nuvolosa di tipo instabile-variabile e poi tra mezzodì e tramonto/ prima serata la possibilità di qualche sgrullo convettivo (piovaschi o rovesci sparsi, a macchia).
Già a fine giornata il fronte occluso diventerà appannaggio quasi esclusivo dei versanti adriatici medio-bassi e delle aree meridionali, lasciando da queste parti soltanto nuvolosità da compatta a irregolare.
Aria più fredda in ingresso a fine giornata e venti che da occidentali diventeranno di nordest.

VENERDÌ-DOMENICA: a parte gli strascichi del fronte occluso, che venerdì si faranno sentire lungo la dorsale con brevi sconfinamenti sulle pedemontane orientali umbre (la zona dei Sibillini sarà quella più propensa a poter vedere qualche nevicata dagli 800-900 metri in su), vivremo un regime di sereno-variabile, tra nubi irregolari e riaperture: difficili, ma non impossibili, delle “sbuffate” da piovaschetto freddo sull’eugubino tra tarda mattina e primo pomeriggio, ma parliamo pur sempre di spilli.
Aria fredda in irruzione dalla porta della Bora che ha ormai preso possesso del Centrosud.

Poco da annotare sul fine settimana propriamente detto: sole prevalente con qualche cumulo sparso e aria frizzante; inversioni termiche tra notte e primo mattino, minime intorno allo zero termico (o qualcosa sotto nelle campagne) e MASSIME NON SOPRA GLI 8/9 GRADI. Venti sostenuti da nordest già a partire da venerdì.

LUNEDÌ-MERCOLEDÌ: ci portiamo abbastanza avanti ma la situazione è quella descritta.
Stabilità e geopotenziali in aumento e con essi pure le TEMPERATURE MASSIME, che risaliranno SOPRA I +10 FINO A SFIORARE I +15 MARTEDÌ, il giorno più mite. Il “caldo” sarà prevalente in quota, mentre sotto farà un po’ più fatica visto il pregresso e l’irraggiamento notturno con dispersione del calore contestualmente alle giornate più corte dell’anno.
Si accentuano le escursioni termiche.
Nebbie mattutine e solo qualche cumulo sparso o blando velo a sporcare appena (un po’ più presente mercoledì, con massime in lieve calo).
Venti sempre da nordest ma in netta attenuazione.