ALTRE PIOGGE AUTUNNALI NEL FINE SETTIMANA E POI UN’ESTATELLA DI SAN MARTINO DI POCHI GIORNI.

Insomma, tutto da copione e secondo un regime che possiamo effettivamente chiamare autunnale.
Sta per finire l’intermezzo simil-stabile che avevamo prospettato tra mercoledì e parte di giovedì e sta per sopraggiungere UNA NUOVA SACCATURA DA NORDOVEST.
Stavolta, nonostante i soliti iniziali flussi umidi sudoccidentali, il passaggio della saccatura ci farà scorrere addosso ARIA UN POCHINO PIÙ FRESCA TRA VENERDÌ E DOMENICA, con piegatura da ovest-nordovest fin negli strati medio-bassi.

Il FRONTE PERTURBATO transiterà TRA FINE GIOVEDÌ E VENERDÌ, suddiviso tra una prima fase tardo serale-notturna di fronte freddo e una seconda di fronte occluso durante il venerdì.

Poi la saccatura traslerà verso est/nordest e l’instabilità si smorzerà un po’ SABATO, che sarà un giorno VARIABILE, DI TRANSIZIONE, per ripresenterarsi, abbastanza velocemente, DOMENICA, sotto forma di UN ULTIMO CAVO D’ONDA apportato dall’altra retrostante saccatura in Atlantico, prima che la stessa si distenda lungo i paralleli, lasciando così elongare verso di noi L’ANTICICLONE DELLE AZZORRE TRA FINE DOMENICA E MERCOLEDÌ/GIOVEDÌ.
Ecco appunto quella ESTATELLA DI SAN MARTINO del nostro titolo.
Ma attenzione! Non sarà un’hp nitida e a pieno regime, perché minacciata da sopra dal fronte polare, ossia dal “malloppo” delle predette saccature, che tra domenica sera e mercoledì se ne staranno accorpate sopra il 47′ parallelo (intervallate da un cuneo interciclonico polare tra Groenlandia e Mar di Norvegia settentrionale).

NELLE CARTE SOTTOSTANTI (👇) possiamo toccare con… occhio le dinamiche appena descritte: la prima incombente saccatura e poi, dopo il cavetto di domenica, la spinta zonale, la “piallata” della successiva saccatura atlantica, che farà distendere L’Azzorre per qualche giorno lungo i paralleli.
Vedete chiaramente, in questa fase, le due imponenti saccature tutte concentrate sopra una certa linea: l’una più atlantica e l’altra tra Baltico e Russia occidentale che quasi si abbracciano.

Dopo la fase zonale si potrebbe ripresentare una nuova azione meridiana da fine giovedì/venerdì 17, per via di un ponte anticiclonico in Atlantico. Ma di questa possibilità dovremo riparlare.

FINE GIOVEDÌ-VENERDÌ: dalla sera ecco avvicinarsi da ovest il fronte, carico di piogge soprattutto per le solite zone (Levante ligure, Toscana, litorali e primi entroterra tirrenici e a nordest Triveneto e Friuli: un copione ripetitivo ultimamente).
Qua non prevediamo grandi precipitazioni tra fine giornata e notte: piogge dal debole al moderato con al più qualche isolato rovescio.
Tra l’alba e la mattina di venerdì una breve pausa ma sempre molto nuvoloso, con rade e deboli pioviggini a sprazzi.
Tra mezzodì e pomeriggio (fino alla prima serata) il fronte occluso darà il la a precipitazioni sparse di natura convettiva, ossia piovaschi o rovesci distribuiti non troppo omogeneamente dall’alta Toscana fino al basso Tirreno. Possibilità di qualche temporale localizzato laddove i nuclei convettivi si faranno più severi. A fine sera allentamento dell’instabilità.

SABATO: giorno di transizione, variabile, come già spiegato: si riaffaccerà un po’ di sole ma non mancherà la nuvolosità irregolare e qua e là tra tarda mattina e primo (o metà) pomeriggio frammenti instabili, strascico del fronte occluso del venerdì: ma saranno obiettivamente “spine” isolate da piovaschetti random. Giornata, tutto sommato, abbastanza tranquilla.

DOMENICA: giornata suddivisibile in 2 fasi: tra mattina e primo pomeriggio vedremo il transito di quel cavo d’onda analizzato sopra. Quindi, qualche pioggia mattutina (anche se da modello a modello la lettura cambia nella distribuzione e intensità delle precipitazioni) a intensità moderata, possibile fino al primo pomeriggio.
Poi tra pieno pomeriggio e sera il sistema scivolerà velocemente a sud e qua saremo fuori “pericolo”, con spazio per le riaperture.

LUNEDÌ-MERCOLEDÌ/METÀ GIOVEDÌ: segmento senza particolari disturbi, contraddistinto dalla distensione di cui abbiamo parlato. L’Azzorre darà spazio anche al sole, ma in conto dovremo metterci pure le cosiddette “maccaje” (più e più volte ne abbiamo fatto esperienza), ovvero quelle coltri poco spesse di nubi medio-basse a fare da “tappo” al soleggiamento, specie tra l’alba e la mattina. Queste non saranno costanti e potranno essere “bucate” dai raggi del sole specie nelle ore centrali.
Poco altro da aggiungere, se non qualche nebbia di primo mattino nei fondovalle e nelle campagne e qualche sparuto “grumo” umido martedì per la timida toccatina del fronte polare soprastante le Alpi. Cose di minimo conto.

Giovedì lo diamo salvo per metà ma ne riparleremo meglio mercoledì, in base a quanto anticipato. La distanza è già considerevole.

TEMPERATURE E VENTI: lieve flessione termica tra venerdì e domenica, con massime sui +12/+14.
Rialzo tra lunedì e mercoledì: si tornerà almeno sui +15 o sopra in caso di soleggiamento (anche +17/+19 ma solo se il sole non sarà schermato).
Minime abbastanza frizzanti e un po’ pungenti tra sabato e l’alba di lunedì.

I venti saranno abbatanza sostenuti da sud/sudovest tra fine giovedì e metà venerdì, con qualche raffica, ma non ai livelli della volta scorsa.
Da venerdì sera si disporranno praticamente da ovest (con un’interfase più settentrionale tra domenica pomeriggio l’alba di lunedì) ma attenuandosi progressivamente a partire da sabato sera.