AGGIORNAMENTO METEO (a cura di OLIMETEO).

ANCORA FLUSSI MEDIO-ATLANTICI UMIDI MA NON FREDDI INTERVALLATI DA UNA VELOCE PARENTESI MERIDIANA.
PROBABILE IRRUZIONE NORDATLANTICA DAL 3 NOVEMBRE (FINE SETTIMANA).

In breve esplicitiamo quanto scolpito nel titolo.
L’aria si è mantenuta costantemente mite, nonostante qualche pioggia e la nuvolosità, che hanno dato un aspetto più autunnale alla situazione.

Questo FLUSSO MEDIO-BASSO ATLANTICO continuerà FINO A GIOVEDÌ, quando presumibilmente la circolazione cercherà di pilotare verso il Mediterraneo aria più fresca, stavolta più dal Nord Atlantico.
Di questa evoluzione, comunque, riparleremo nel prossimo aggiornamento.

Ad inframmezzare il suddetto flusso mite e umido ci penserà, TRA DOMENICA E LUNEDÌ, UNA PIEGATURA PIÙ MERIDIANA DELLA CORRENTE A GETTO, con un classico VELOCE PROMONTORIO MOBILE (con annesso richiamo mite/molto mite tra domenica pomeriggio e lunedì, specie sotto la linea Roma-Pescara), IMMEDIATAMENTE SEGUITO DA UN ALTRETTANTO VELOCE FRONTE TRA FINE LUNEDÌ E MATTINA DI MARTEDÌ.
Tutto ciò, perché la grande saccatura che ci sovrasta (ora sita col suo perno in area britannica) piegherà il suo asse, proprio tra domenica e lunedì, verso la Galizia, assumendo, quindi, una direttrice sudovest-nordest: ecco così chiarito il promontorio mobile che avremo da queste parti.
Ma, come detto, sarà un’azione veloce, subito destinata ad essere calciata via dal CAVO D’ONDA DELLA SACCATURA TRA FINE LUNEDÌ E MARTEDÌ.

DOPODICHÉ, avremo 2 GIORNI SCARSI DI TRANSIZIONE (fase finale di martedì-prima parte di giovedì), con una CIRCOLAZIONE LASCA OCCIDENTALE né carne né pesce, ibrida e ancora lievemente mite.
Da quel momento – come già anticipato – dovremo porre attenzione ad una nuova saccatura dal Nordatlantico, in discesa dal sud della Groenlandia e dall’Islanda.

IN CARTA (👇) fotografiamo la situazione a martedì mattina: notiamo il cavo d’onda post-promontorio e soprattutto notiamo la grande saccatura appena citata e il suo prevedibile moto. Abbiamo evidenziato l’uno e l’altra.

DOMENICA-LUNEDÌ: due giornate ancora abbastanza miti per il periodo e con qualche nota instabile sotto forma di nubi irregolari domenica con possibilità esigua di qualche pioviggine o piovaschetto mattutino; e poi velature lunedì, via via più spesse, visto il rapido avvicinarsi del cavo d’onda da ovest/nordovest.
Venti meridionali di ostro.

FINE LUNEDÌ-MARTEDÌ: nelle ultime ore di lunedì ecco le prime piogge dal cavo d’onda e dal fronte annesso (le prime saranno piogge prefrontali “calde”, con più carico di umidità e poi, ormai entrati nel martedì, da fronte freddo).
Quelle più copiose le inquadriamo tra fine lunedì e le prime ore di martedì, ma comunque rovesci non continui.
Poi fino al primo pomeriggio martedì vedrà ancora molta instabilità sì, ma piogge più disorganizzate, intermittenti, di matrice convettiva (alias piovaschi o sgrulli). Già da metà pomeriggio questa fenomenologia dovrebbe allentare la presa (piccoli residui nuclei a parte) e dare spazio a delle riaperture, più schiette a partire da nordovest. Più sgombra ancora la situazione verso sera.

MERCOLEDÌ-GIOVEDÌ: due giorni di attesa, specie tra fine martedì e inizio giovedì.
Variabilità, ma senza alti rischi di fenomenologia, a parte isolatissime pioggerelle a zonzo (ma più verso l’Alto Tirreno e la Toscana) mercoledì. Più che altro, nuvolosità abbastanza piatta, stratiforme, velature più o meno spesse e qualche timida occhiata di sole.
La situazione reggerà fino a metà giovedì, quando dal pomeriggio ci attendiamo un parziale peggioramento (qualche piovasco), antesignano della saccatura nordatlantica in progressione verso levante.

TEMPERATURE E VENTI: già chiaro questo aspetto. Termometri pressoché stabili sui +20 e dintorni: poco sopra in caso di soleggiamento e poco sotto in caso di copertura o piogge. Un po’ più fresco da giovedì.
Venti abbastanza sostenuti meridionali tra fine domenica e lunedì e poi tra libeccio e ponente martedì e mercoledì (più attivi martedì). In nuovo rinforzo, sempre da sudovest, giovedì pomeriggio.

IN CALCE 👇I NOSTRI SPAGHI.