AGGIORNAMENTO METEO (a cura di OLIMETEO).

BASTA AFRICA! L’AUTUNNO TARDIVO INCEDE, MA A PICCOLI PASSI. FORSE PIÙ DECISO DOPO IL 20.

Una vera estate tardiva ci ha accompagnato a lungo in un periodo che dovrebbe essere già autunnale. Tutti ci siamo accorti dei cieli sereni e delle temperature nettamente sopra media.

Finalmente – possiamo a buon diritto usare questo avverbio – la cupola subtropicale cederà il passo ai PRIMI ASSAGGI AUTUNNALI. Ciò avverrà, però, in maniera graduale, prima con una “toccatina” da nord/nordest e poi con un flusso umido, non freddo, da ovest e subito dopo da sud/sudovest. Per cui, se ci sarà un calo termico, questo sarà temporaneo e circoscritto a fine domenica e lunedì/martedì. Poi dovremo riassistere ad un rialzo termico tra mercoledì pomeriggio e venerdì, prima – si spera – di un ingresso autunnale più fresco e deciso, come auspicato nel titolo.

Nella sinottica si evince quanto sintetizzato: IN QUESTA CARTA CHE SI RIFERISCE A MARTEDÌ 17 (👇) possiamo notare che il CAVO D’ONDA che ci lambirà DOMENICA (legato alla saccatura che qui vedete a nordest) sarà già scivolato via; nel contempo UN MINIMO SUL GOLFO DI BISCAGLIA SI AVVICINA, incalzato DALL’IMPONENTE SACCATURA che vediamo a sud della Groenlandia.
Entro mercoledì questa stessa saccatura risucchierà il minimo di Biscaglia e molto probabilmente sprofonderà col suo asse freddo fino all’Algeria: da questa manovra scaturirà il temporaneo richiamo “caldo” tra mercoledì pomeriggio e venerdì al Centrosud.
Nel contempo (da giovedì) un’alta pressione dinamica andrà ad instaurarsi verso la Scandinavia innescando un flusso freddo retrogrado all’altezza del Centro Europa.

Arrivati a questo punto ci sarà da vedere come progredirà la saccatura occidentale e se interagirà con l’altra in discesa sul Centro Europa lungo il bordo dell’hp scandinava.

Comunque andrà, verso fine settimana ci possiamo aspettare un buon ingresso perturbato da ovest. Crediamo meno ad un interessamento freddo da nordest. E sarebbe anche meglio, essendo Ottobre e non inverno.
Ne riparleremo nel prossimo appuntamento.

Ora cerchiamo di puntualizzare, anche se le piogge saranno molto mal distribuite nei prossimi giorni e mai estese e ben diffuse.

DOMENICA: aumenta la nuvolosità sin da fine sabato e si forma un debole minimo sull’Adriatico. Qualche piovasco estemporaneo tra mezza giornata e sera, ma più probabile tra Alto e Medio Adriatico.
Dei nuclei convettivi potrebbero risalire tra mezzodì e pomeriggio dalle zone laziali fino al ternano e folignate o perugino; difficilmente più su.
Insomma, una variabilità abbastanza instabile ma senza fenomeni da bollino rosso.
Tra tarda sera e notte un po’ di stau appenninico, molto probabilmente confinato alle immediate pedemontane del nostro versante.

LUNEDÌ-MARTEDÌ: due giornate di instabilità interlocutoria. Una volta scappato via il cavo d’onda e il minimello adriatico, l’attenzione si rivolge a ovest, col suo flusso umido dalle Baleari.
Non prevediamo fenomenologia sostanziosa, anzi, le piogge saranno abbatanza sparute e isolate, e precipuamente attive dalla linea Roma-Pescara in giù.
Nuvolosità, però, ben presente.

Notiamo soltanto la possibilità, tra la sera di lunedì e la prima notte a cavallo tra lunedì e martedì, di qualche nucleo in risalita dal viterbese e reatino verso l’Umbria centromeridionale.
Difficilmente tali nuclei arriveranno fin qui. Li mettiamo in conto per pignoleria, ma saranno abbatanza in mano alla sorte. Per il resto di martedì poco sa segnalare, se non la nuvolosità piatta di stampo autunnale.

MERCOLEDÌ: la distanza già impone cautela. Entra in gioco, seppur temporaneamente, il minimo di Biscaglia, che si avvicina un po’ prima di venire riagganciato dalla saccatura atlantica.
Avremo una curvatura ciclonica e un flusso umido da sud (che sarà da sudest, in pratica sciroccale, per le aree più adriatiche e meridionali).
Le piogge legate a questo flusso umido colpiranno prevalentemente tra Mar Ligure e Alto Tirreno già dalle primissime ore di mercoledì; e poi verso il Triveneto e l’Alto Adriatico.
L’interessamento umbro è più incerto: alcuni modelli non lo vendono, altri sì. Attenendoci al modello europeo, diciamo che qualche pioggia a intensità debole o moderata ce l’attendiamo, tra fine notte e primo pomeriggio. Se sarà effettivamente più un paesaggio da stratificazioni quasi sterili con minime pioviggini o se effettivamente piovoso è ancora in dubbio. Risalita termica rispetto ai 2 giorni precedenti, anche se le nubi si opporranno alla radiazione solare.

GIOVEDÌ-VENERDÌ: ancora instabilità non proprio ficcante, con sfoghi a sprazzi e poco o niente organizzati, circoscritti alla fase di giovedì, fino a metà pomeriggio: parliamo di piovaschi intermittenti tra uno squarcio e l’altro. Poi una variabilità più soft e pure qualche occhiata di sole.
Intanto assisteremo alla risalita termica effetto di quanto descritto nella sinottica.

* Al momento non possiamo certo dire se il fronte del fine settimana entrerà appieno o se anche in anticipo. Stando al modello europeo, il fronte entrerebbe non venerdì, ma sabato, lasciando un venerdì per come lo abbiamo appena descritto.

Se ci saranno variazioni, informeremo per tempo.

TEMPERATURE E VENTI: flessione termica tra fine domenica e martedì, che ci riporterà su valori più consoni al periodo: massime in calo, con valori sui +20 o un filo sotto tra lunedì e martedì.
Poi le massime si rialzeranno sopra i +20, anche nettamente tra giovedì e venerdì, tornando in un’aria molto mite, soprattutto nella fase di richiamo caldo prefrontale.
Le minime invece saranno abbastanza stabili e appiattite sui +10 o poco sopra (campagne un po’ più in basso).
I venti, a parte la parentesi di fine sabato/domenica con flussi moderati di libeccio e ponente, ruoteranno poi da est/nordest e infine (da mercoledì) si faranno meridionali, come già detto.

IN CALCE (👇) i nostri SPAGHI.