AFRICA IN RAMPA DI LANCIO.
OGNI PROMESSA È DEBITO: CALDO E AFA IN ESCALATION DAL FINE SETTIMANA IN AVANTI.

Come “promesso”, ecco che si comincia a rientrare nei ranghi, se così si può dire.
Se finora l’estate non ha fatto paura, ecco che a breve si farà strada il classico dei classici: IL PROMONTORIO NORDAFRICANO.

In due parole diamo uno sguardo alla sinottica, per capire in che modo verrà a farci visita la cupola nordafricana.

Come avevamo già accennato, la figura depressionaria principale (che stazionava tra Norvegia, Islanda e Isole britanniche) subirà una traslazione leggermente retrograda, andando un po’ a sprofondare tra Irlanda e mari portoghesi. Manovra, questa, ormai tipica delle estati mediterranee e che favorirà come risposta dinamica LA RISALITA DAL BASSO DI MASSE D’ARIA SUBTROPICALI CONTINENTALI, ovvero l’estensione verso il Mediterraneo centroccidentale del famigerato ANTICICLONE NORDAFRICANO.

Si formerà inizialmente (tra fine venerdì e prima parte di lunedì) una figura ad omega, una campana tra 2 figure depressionarie (una ad ovest – quella suddetta – e l’altra ad est) che porterà aria calda fino in Germania e Danimarca.

Dopodiché la depressione atlantica farà un leggero dietrofront, riportandosi verso le isole britanniche e il Mar del Nord, con una modifica dell’ASSE PORTANTE, che DA MERIDIANO (la conformazione ad omega appena descritta) SI FARÀ UN PO’ PIÙ ZONALE, ovvero disteso lungo i paralleli. Ma non cambierà granché la sostanza da martedì in poi, e probabilmente per quasi l’intera settimana. Oltre non vogliamo andare, anche se dalle letture modellistiche a lunga gittata non si intravede uno sblocco rilevante. Comunque, ne riparleremo verso il fine settimana prossimo.

In buona sostanza, farà CALDO o MOLTO CALDO, prima per SPINTA AFRICANA MERIDIANA e poi per una distensione quasi zonale in un IBRIDO AFRO-AZZORRIANO, ma ancora per buona parte africano sul Mediterraneo, al Centrosud (e specialmente al Sud): i contributi oceanici (cioè quelli azzorriani) rimarranno più in disparte, ad abbordare le coste iberiche occidentali, ma in un mix col precedente promontorio africano.

In questa dinamica solo il Nord potrebbe beneficiare (ma pagando lo scotto dei temporali) di qualche flusso umido instabile lungo la linea di separazione tra anticicloni e depressione britannica.

IN CARTA (👇) fotografiamo il momento in cui (fine lunedì) la cupola meridiana comincia a “spanciare”, a stirarsi orizzontalmente.

Poco avremo da dettagliare in questa fase.

VENERDÌ-SETTIMANA VENTURA: fatta eccezione per residua instabilità convettiva diurna venerdì e, ancor più isolata, sabato, causata dallo scivolamento verso est di aria più “fresca” lungo il bordo discendente del promontorio in risalita, per tutti i giorni a seguire avremo poco da “inventare”:
sole, caldo e afa le parole d’ordine. Qualche velatura ogni tanto per eccesso di umidità trasportata sui nostri mari e, in maniera isolatissima, le tipiche “termiche” o “bolle di calore”, cioè i temporali di breve durata che possono fiorire solo grazie all’eccesso di calore, appunto. Ma saranno spilli insondabili.

La sostanza che ci preme di trasmettere è quella già ampiamente descritta.

VENTI senza troppa importanza, a regime di brezza, e TEMPERATURE IN ASCESA, che, in pochi giorni, dai +30 si porteranno facilmente fino ai +35 e oltre. In certe zone (Sardegna “in primis”) non utopici i +38/+40 gradi.
Via via abbastanza tropicali anche le notti.