AFRICA IN RITIRATA: QUALCHE TEMPORALE DI CONTRASTO E POI BEL TEMPO SENZA ECCESSI DI CALORE.

Con giovedì 22 abbiamo raggiunto il picco di questa veloce avvezione calda nordafricana.
Come anticipato, quest’onda calda sarà intaccata da UN PICCOLO CAVO D’ONDA che contiene al suo interno ARIA PIÙ FRESCA, che andrà a stimolare la convettività di contrasto, insomma piovaschi e temporali.
Arriverà dal nord del Spagna, attraverso la Francia, per poi sfuggire verso sudest entro sabato sera, quando sarà ormai sullo Ionio sotto forma di “ull” (upper level low), ossia di goccia fredda isolata ormai solo in quota, senza più alimentazione fredda dalle latitudini superiori (se non un esile cordone ombelicale).

Pertanto, una volta scivolato via per le spinte occidentali, ecco che SI RESTAURANNO CONDIZIONI DI HP, ma stavolta poco africana e PIÙ AZZORRIANA.
Il contributo nordafricano rimarrà valido tra Nordafrica occidentale e penisola iberica centromeridionale.
Verso di noi si allungherà zonalmente l’anticlone oceanico e verremo a trovarci quasi sul suo bordo orientale, cioè quello più clemente, in un’atmosfera estiva sì, ma non pesante.

IN CARTA (👇) fotografiamo il momento (domenica) in cui la piccola goccia in quota è laggiù vicino alla Grecia, mentre ad ovest comincia ad elongarsi l’Azzorre dall’Oceano (con più in basso un contributo africano).

VENERDÌ E SABATO: premesso che gli effetti di quel cavo d’onda saranno non troppo ampi e soprattutto frammentari, possiamo aspettarci soltanto una maggiore nuvolosità cumuliforme dalla tarda mattina di venerdì e l’occasione per qualche piovasco o cella temporalesca isolata nel pomeriggio.
Dopo una breve pausa, ci sarà una seconda fase (contestualmente allo spostamento della piccola “goccia”) tra fine giornata e notte, a cavallo tra venerdì e sabato e fino a mezzo sabato circa, ma con più riguardo per il versante marchigiano.
Qua potrebbero sconfinare dei brevi piovaschi nottetempo e fino in mattinata, ma niente di eclatante, se non qualche cella isolata o piccole linee più a ridosso dei rilievi. Ultime manifestazioni convettive nel primissimo pomeriggio, dopodiché si andrà verso una graduale pulizia con flussi di grecale.

Ripetiamo che in casi simili, gli sfoghi saranno molto localizzati e qui sorvoliamo su dettagli troppo tecnici.

DOMENICA-GIOVEDÌ: ci fermiamo qui, vista la distanza. Non c’è molto da aggiungere a quanto già fatto intuire.
Prevalenza di bel tempo con temperature calde sì, ma poco afose.
Di passaggio qualche formazione nuvolosa diurna, ma che difficilmente si concretizzerà in isolati piovaschi, se non più a ridosso dei rilievi.
Insomma, il fianco dell’Azzorre ci proteggerà, seppur timidamente minacciato da quelle saccature soprastanti (una delle quali andrà approfondendosi nei giorni sulle isole britanniche e sarà da tenere d’occhio in ogni caso) e seppur in commistione con aria nordafricana tra Stretto di Gibilterra e Mediterraneo occidentale basso.

TEMPERATURE E VENTI: calo termico più sensibile tra fine pomeriggio di venerdì e sabato: scenderemo di qualcosa sotto i +30.
Poi le massime si riporteranno intorno ai +30 o poco sopra.
I venti ruoteranno da sudovest venerdì per poi piegare da nordest da mezzo sabato in poi.