AGGIORNAMENTO METEO (a cura di OLIMETEO).

DALL’AUTUNNO MAGGIAIOLO ALLA PRIMAVERA, MA L’INSTABILITÀ NON SARÀ SEPOLTA.

CERI MEZZANI? UN PO’ DI INSTABILITÀ DIURNA, MA NULLA PIÙ.

Maggio balordo lo definimmo. Un Maggio più autunnale che primaverile.
E a tratti anche severo (vedi Romagna con l’ultimo ciclone risalito da sud).

Ora, come preannunciato, abbiamo che fare con quell’altro MINIMO sempre in risalita DALLA TUNISIA, ma fortunatamente sta prendendo una piega e un asse più occidentale portando per noi non più che qualche pioggia moderata.
Il grosso è roba meridionale e, in risalita, piemontese e poi per il Golfo del Leone.
Uno sviluppo, questo, di queste ore e della prima parte di domenica.

Finalmente – potremmo dire – smaltita questa perturbazione il Mediterraneo tirerà un mezzo respiro di sollievo. Mezzo!
Non avremo più fasi perturbate condite da vorticità, minimi e fronti, ma LA STABILITÀ NON SARÀ CERTO SCHIETTA.

Come potete intuire dalla carta sottostante (👇), nel nostro bacino circolano ancora ANOMALIE IN QUOTA che sono dei BLANDI CUT-OFF intrappolati nel campo di pressioni in rialzo: notate quelle macchie più chiare disseminate.
Al solito L’Azzorre, gonfio in Atlantico, si spinge a ponte verso isole britanniche e Scandinavia (più ad est ancora staziona un’altra hp di blocco russa), poi farà un po’ retromarcia e si riassesta gonfio in Atlantico.
Una circolazione che ormai è collaudatissima.

Unica nota positiva è che per la settimana ventura gli impulsi instabili in discesa lungo il bordo nordorientale di queste hp atlantico-nordeuropee saranno più fiacchi, quei blandi cut-off di cui sopra, “affogati” in un campo barico leggermente in rialzo.

Tradotto in parole povere, UNA SETTIMANA IN CUI RIVEDREMO IL SOLE E TEMPERATURE PIÙ CONSONE, MA L’INSTABILITÀ NON MOLLERÀ LA PRESA, SOPRATTUTTO A CICLO DIURNO-RADIATIVO, ovvero con le tipiche formazioni cumuliformi tra fine mattina e pomeriggio e sfoghi a macchia di leopardo.
Genesi facilitata lungo i rilievi.

DOMENICA 21 (CERI MEZZANI!): ultime pioggerelle, nella traslazione del minimo verso nordovest, tra sera di sabato e prima notte.

Tra fine notte e primo mattino niente di rilevante se non residua nuvolosità medio-bassa stratificata in via di affievolimento: si riaffaccerà anche un po’ di sole.

Da tarda mattina/mezzodì le formazioni cumuliformi cominceranno ad assieparsi sui nostri cieli, ma, obiettivamente, il rischio di maturare in un piovasco/rovescio non è troppo alto.
Diciamo, però, che tra le 13 e le 17, al top della radiazione, le chance per uno sfogo (sempre a macchia questi nuclei da piccolo rovescio o temporaluzzo a cella singola) aumentano fisiologicamente, ma saremo comunque in mano alla stocastica, alla casualità.

Per la corsa vera e propria ci auspichiamo e ragionevolmente crediamo che i rischi saranno quasi nulli, con attenuazione dell’energia e dell’instabilità.

Fine pomeriggio e sera senza inghippi.

Clima alla fine mite, con minime sui +10 o un filo sopra in area urbana e massime intorno ai +20/+22.
Un po’ di grecale tra brezza e moderato.

LUNEDÌ-FINE SETTIMANA: blocco uniforme, senza stare ad impazzire, visto il trend piuttosto ripetitivo.

Tra fine pomeriggio, sera e metà mattina la situazione sarà piuttosto tranquilla, con discreto soleggiamento, fatta eccezione per qualche nube bassa all’alba o velatura.

Tra mezzodì e pieno pomeriggio, invece, saremo in una tipica instabilità a regime diurno, come detto, con cumulogenesi e distribuzione disomogenea dei fenomeni di tipo totalmente convettivo, ovvero piovaschi o temporali in lotta col sole.
Impossibile definire la localizzazione puntuale di tali fenomeni: c’è solo da capire che vanno messi in conto nel ciclo giornaliero.

Aggiungiamo soltanto che tra lunedì e martedi questa possibilità ci sembra un pizzico più bassa (non certo nulla!), grazie anche ad un flusso di grecale più spiccato.
Tra mercoledì e fine settimana aumenterà un tantino, ma sostanzialmente parliamo di un ciclo naturale e poco differente da giorno a giorno.
Unica variante potranno essere i flussi, più nordorientali in una prima fase e più variabili a metà settimana (con componente più umida da quadranti non nordorientali), ma i VENTI al suolo, alla fine, qui saranno prevalentemente di grecale e via via più deboli, a regime di brezza.

TEMPERATURE: tanto lo avete già capito.
Termometri tra i +10/+12 di minima e tra i +20/+25 nelle massime, che oscilleranno giocoforza sulle fisime dell’instabilità diurna.
Qualche picco over +25 in Umbria ci sarà pure, ma non omogeneamente.