AGGIORNAMENTO METEO (a cura di OLIMETEO).

SETTIMANA ANCORA INSTABILE IN UN MEDITERRANEO MINATO DA “GOCCE” INSIDIOSE.

Il 15 ha pienamente rispettato la previsione: corsa salva e piogge in arrivo in serata.

Ora vogliamo prendere un po’ di respiro e fare un quadro locale del resto della settimana un po’ più veloce e generico, ma premettiamo la solita lettura sulla circolazione sinottica.

NON SI VEDONO RIMONTE ANTICICLONICHE: questo il primo punto fermo. E probabilmente ci sarà da attendere non poco prima di vedere un reset sinottico che possa cambiare le carte in tavola.

NEL FRATTEMPO L’INSTABILITÀ LA FARÀ DA PADRONE, sia essa marcata e severa (quindi maltempo/perturbazione), come sta accadendo da fine lunedì e fino a mercoledì, sia essa instabilità più contenuta e limitata al classico ciclo diurno, ossia allo sfogo di qualche piovasco o rovescio nelle ore pomeridiane.
LE PARENTESI SOLEGGIATE SARANNO POCHE.

Tanto per cronaca facciamo notare quel che si attendeva: Alte Marche e Romagna affondate dal minimo in risalita, quello di cui abbiamo più volte parlato: un sistema chiuso e pericoloso, perché proveniente dai mari caldi tunisini.

QUESTO MINIMO CI TERRÀ “COMPAGNIA” FINO A MERCOLEDÌ/GIOVEDÌ MATTINA per poi colmarsi, ma il quadro mediterraneo non si sgombrerà dagli impulsi instabili che, come piccoli cut-off (facciamo a meno di entrare in definizioni più tecniche), punteggeranno tutto il bacino.

Basti porre occhio alla CARTA SOTTOSTANTE (👇) che inquadra la situazione tra venerdì e sabato: quella “macchie” un po’ più chiare sono i nostri impulsi instabili in quota, una volta riassorbitosi per buona parte il cut-off in azione ora.
Vedete pure che dal primo entroterra nordafricano muoverà un MINIMO (termico) al suolo, che qui in carta sta già SUI MARI TUNISINI.

Un campanello d’allarme, perché il minimo risalito lunedì proveniva proprio da lì.
Probabilmente quest’altro minimo del fine settimana non riuscirà a risalire altrettanto, e quindi dovremmo salvarci da fenomenologia severa; anche aiutati dal fatto che l’alimentazione fredda in quota proveniente da quelle “gocce” disseminate nel Mediterraneo occidentale sarà relativa: con L’Azzorre lanciatosi a ponte verso la Scandinavia verrà appunto troncata l’alimentazione polare a questi piccoli cut-off, che si troveranno “affogati” dallo Stretto di Gibilterra al Mediterraneo.

Insomma, ci sarà da attendere ancora non poco prima di tornare a condizioni di stabilità.

MERCOLEDÌ-DOMENICA: andremo per sommi capi.

Fino a mercoledì batteranno ancora piogge facenti capo al ben noto minimo, ormai tra Centro Italia e medio-alto Adriatico.
Saremo nella fase occlusa (cosiddetta “ritornante”).
Le piogge colpiranno ancora la Romagna e l’Appennino tosco-emiliano, ma anche qui non mancheranno, anche se in maniera meno continua. In serata si faranno ormai più rade e isolate.

Giovedì e venerdì saranno ancora discretamente instabili, ma le piogge saranno più occasionali e limitate; più che altro vedremo nuvolosità, ben presente, ma non molto produttiva.

Appena ad occidente, venerdì, si avranno invece piogge più compatte che dal litorale algerino risaliranno fino al Golfo di Genova e al Piemonte. Qua non dovrebbero scapparci più che isolati piovaschi nelle ore pomeridiane.

Tra sabato e domenica dal minimo tunisino in arrivo delle piogge che però qua da noi non saranno uniformi né troppo battenti. L’instabilità, comunque, si farà più marcata.
Domenica tali bande piovose probabilmente piegheranno dal Canale di Sardegna/Basso Tirreno verso il Golfo del Leone e i confine franco-iberico, lasciando così più scoperta la Penisola, ma non mancheranno dei piovaschi o locali celle temporalesche soprattutto sul versante tirrenico.

Ovviamente, vista la distanza e la complicazione data da questi giochi intricati di “gocce e goccette” e minimi dalle traiettorie non ben definite, la distribuzione delle piogge potrebbe anche cambiare.

Per ora atteniamoci a quanto i modelli ci fanno vedere oggi.

VENTI quasi sempre di grecale (lo scirocco basso Adriatico in azione ora qui rientra come grecale, stante la posizione del mimimo) e TEMPERATURE che non si scosteranno granché dalle oscillazioni degli ultimi tempi, sempre tra i +15 e +20 in linea di massima, a seconda delle copertura, delle fasi piovose e dei minimi spiragli di respiro.

In calce (👇) gli SPAGHI che ci raccontano inequivocabilmente l’andamento instabile e il profilo termico che cercherà dal sottomedia di riportarsi in media o quasi. Chiaramente, senza soleggiamento schietto le temperature non possono salire più di tanto su valori di tarda primavera.