AGGIORNAMENTO METEO (a cura di OLIMETEO).

2′ PARTE DELLA SETTIMANA MITE E SENZA PARTICOLARI DISTURBI. SOLO QUALCHE FORMAZIONE ISOLATA NEL FINE SETTIMANA.

La fase ad alta instabilità sta volgendo al termine, come sapevamo, anche se in effetti – per i motivi che abbiamo messo in luce – le piogge sono state piuttosto grame qui da noi. Altra storia per altre zone, che hanno raccolto abbondantemente.

Ora facciamo un rapido punto della sinottica, anche perché ci sarà poco da puntualizzare per il dettaglio locale.

Il cut-off mediterraneo si sta spostando verso est e, con esso, pure il minimo ionico di cui parlammo.
In Atlantico un’ampia circolazione depressionaria che si estende da Terranova fin davanti al Portogallo fa salire alla sua destra UN CUNEO INTERCICLONICO, in parole povere un promontorio di alta pressione che si frappone, appunto, tra questa vorticità atlantica e il vecchio cut-off egeo-balcanico, che finirà addirittura in Turchia.
Sarà proprio questo interciclone che CI GARANTIRÀ UNA SITUAZIONE TEMPORANEA DI PREVALENTE STABILITÀ CON TEMPERATURE TIPICHE DELLA PIENA PRIMAVERA.

Però, già sul finire della settimana, in Atlantico i giochi cambieranno un po’ e laddove ora staziona la depressione si avrà un irrobustimento dell’anticiclone delle Azzorre, prima in senso zonale (ovest-est) e più in là ancora (parliamo della settimana prossima) in senso più meridiano.

Questo irrobustimento farà transitare UN PICCOLO CAVO D’ONDA nella fase di spinta zonale, ovvero TRA DOMENICA e LUNEDÌ, anche se non sarà niente di rilevante; poi la successiva spinta meridiana di una cresta azzorriana verso le isole britanniche, potrebbe trascinare un asse di saccatura fino a noi, guastando un po’ il tempo.
Ma questi sono scenari lontani (fine 1′ decade/inizio 2′ decade) che analizzeremo nel prossimo appuntamento.

Nella carta sottostante (👇) fotografiamo la situazione ad inizio sabato: si nota perfettamente il cuneo interciclonico su di noi, mentre ad est, praticamente in Turchia, staziona il vecchio cut-off e ad ovest l’Azzorre spinge, ma sul suo bordo nordorientale scivola quel cavo d’onda (che vedete non troppo pronunciato tra la Galizia e il Golfo di Guascogna).

Per ora torniamo all’attendibile.

GIOVEDÌ-DOMENICA (e che domenica!): discreta stabilità tra giovedì e venerdì. Solo qualche foschia o residua nube bassa giovedì di primo mattino e poi al massimo cumuli sparsi in fascia diurna o velature alte e innocue venerdì.

Sabato regge ancora la stabilità del cuneo interciclonico ma comincerà a subire un lieve intacco da ovest da parte di quel cavo d’onda. Non cambierà granché, ma qualche velatura in più si potrebbe palesare e nelle ore centrali (fine mattina/metà pomeriggio) non saranno infattibili delle formazioni convettive di natura prettamente orografica, ossia più facili in prossimità della dorsale e dei rilievi.
Comunque sia, stiamo parlando di aghi nel pagliaio.

Domenica l’erosione del campo anticiclonico da parte del cavo si farà vedere un po’ meglio, ma per ora non riusciamo a scorgere più che velature spesse o blande stratificazioni a causa del flusso occidentale più umido, ma sempre in un’atmosfera molto mite.

Se dovesse intervenire un peggioramento per domenica 7 (ma lo riteniamo poco presumibile) ci riaggiorneremo sabato.

TEMPERATURE E VENTI: le massime cominceranno a rialzarsi, inevitabilmente dai +20 in su e non si escludono punte di +24/+26 gradi in giro per l’Alta Umbria tra venerdì e sabato.
Minime difficilmente sotto i +10, se non localmente nei fondovalle in assenza di vento.

Venti di grecale, a regime di brezza, fino a venerdì mattina, poi deboli occidentali, poco significativi.