AGGIORNAMENTO METEO (a cura di OLIMETEO).

MARZO CHIUDE NELLA VARIABILITÀ: VELOCE RASOIATA FREDDA E POI UN TEMPORANEO RECUPERO DI PRESSIONE DA OVEST.
PRECIPITAZIONI NERVOSE E DISOMOGENEE NELLA FASE INSTABILE.

Eccoci ormai entrati pure nella primavera astronomica: le giornate si allungano e il sole comincia a scaldare un po’. Abbiamo superato di poco i +20, anche leggermente sopra alle massime previste.

Questa fase di hp piuttosto livellata sta però scemando.
Eravamo arrivati giustappunto a sabato nella nostra previsione. L’aria è ancora mite, ma i cieli cominciano a farsi “nervosi”.

Cosa accadrà, dunque?

Nel solito gioco di ondulazioni che ha contraddistinto Marzo, ecco che una NUOVA ONDA (un po’ più pronunciata) FARÀ FLETTERE IL CAMPO SULLA PENISOLA: in ingresso dalle zone britanniche un’ansa depressionaria (che poi sarà l’estensione più meridionale di un’ampia saccatura nordica a cui si andrà ad unire) attraverserà velocemente l’Italia TRA DOMENICA SERA E MARTEDÌ MATTINA.

Dinamica che potete visionare nella carta sottostante. 👇

Questa irruzione, inizialmente atlantica (origine oceanica ad ovest delle isole britanniche), richiamerà ARIA ARTICA DALLA SACCATURA SCANDINAVA, anche se sarà UNA RASOIATA ABBASTANZA VELOCE prima di allontanarsi verso est seguendo appunto il treno d’onda classico.

Dopodiché, al solito, la figura depressionaria – come detto – slitterà verso est a favore di UN ALLUNGAMENTO ZONALE* DELL’AZZORRE (tra fine 28 e 30 Marzo).

[*Ripetiamo allo spasimo: zonalità= flussi che scorrono prevalentemente lungo i paralleli da ovest verso est.]

E lo potete facilmente apprezzare nella 2′ carta. 👇

Ma anche questa fase di recupero termico e barico sarà temporanea, perché già dal 31 si può notare una mezza “rivoluzione” nella configurazione sinottica.
Aprile potrebbe cominciare movimentato, dinamico, ma di questa eventualità parleremo nel prossimo bollettino.

DOMENICA-LUNEDÌ: domenica per buona parte sarà ancora “salva” dagli effetti tangibili del peggioramento; praticamente ricalcherà l’andamento di sabato, ma con un po’ più di instabilità e lievemente meno mite.
Nubi basse di primo mattino, qualche riapertura pomeridiana tra la nuvolosità irregolare: molto rari dei piovaschi isolati. Poi in serata ecco avvicinarsi maggiore umidità e instabilità: possibile qualche pioggia intermittente nell’ultima parte del giorno.

Lunedì sarà il giorno più movimentato, quasi caotico: nottetempo, mentre il veloce fronte freddo della domenica sera sarà già passato (precipitazioni ormai più a sud o solo iper-locali nelle primissime ore di lunedì), un nuovo immediato fronte ci attraverserà lunedì mattina: già verso l’alba qualche piovasco o rovescio potrà battere l’Umbria, in maniera disomogenea sì, ma senza escludere fenomeni temporaleschi a nuclei isolati o a piccoli clusters.
L’aria mite preesistente e l’avvezione fredda in quota saranno un mix per fenomenologia convettiva tipica di inizio primavera.
Tra primo pomeriggio e sera il fronte diventa occluso (classica ritornante) ma sempre con precipitazioni frammentarie e cieli bizzosi, eterogenei: facile passare da un piovasco o uno sgrullo a delle riaperture estemporanee. Non si esclude qualche “meteora” particolare, tipo gragnola o graupeln.
In serata saremo ormai in piena fase occlusa e le ultime precipitazioni si addosseranno quasi esclusivamente sul versante adriatico, ma ancora con degli sconfinamenti est umbri.
Ultime ore di lunedì e primissime ore di martedì saranno la coda della perturbazione, mentre l’aria fredda si insinuerà anche nei bassi strati.

MARTEDÌ-VENERDÌ: fatta eccezione per le primissime ore di martedì, la fase frontale sarà cosa passata.
Attenzione, comunque, a questa manciata d’ore notturne di martedì, che potrebbe riservare delle sorprese per le aree della dorsale, con qualche fiocco fino ai 600-700 metri. Ma parliamo di cose fugacissime. Per noi ultimi piovaschi intermittenti in questa fascia notturna. Dall’alba riapertura progressiva e aria frizzante grazie al grecale “spazzacamino”: una giornata molto asciutta, soleggiata e dalla tempra tardo-invernale, con un risveglio epidermicamente di stampo invernale.

Anche mercoledì sarà abbastanza tranquillo, nonostante un nuovo aumento della nuvolosità e dell’apporto umido (ma sterile) da ovest: il flusso zonale si estende verso noi con una circolazione lasca blandamente anticiclonica.
Alba abbastanza fredda.

Così pure nei 2 giorni successivi, in cui L’Azzorre prova ad allungarsi ma stenterà ad affermarsi, perché “pressato” da sopra dal fronte polare che cercherà di abbassarsi e infilarsi a scivolo verso di noi (sarebbe il peggioramento ipotizzato per il 31/inizio Aprile).
Quindi, tra giovedì e venerdì aria mite, ma nuvolosità ben presente: saremo alle solite “maccaje”, stratificazioni medio-basse che schermeranno il soleggiamento. Nelle ore centrali possibili delle schiarite se il sole avrà la forza di squarciare il “coperchio”.

TEMPERATURE E VENTI: massime e minime in calo soprattutto tra martedì e mercoledì (saremo di poco sopra i +10 specie martedì). Domenica e lunedì il calo sarà più limitato e lunedì si andrà di pari passo con la capricciosità del tempo.
Tra giovedì e venerdì aria più mite ma più umida: le massime tornano sopra i +15/+16.

I venti vedranno un libeccio in rinforzo tra domenica e lunedì mattina, per poi girare a grecale da metà lunedì fino a martedì. Poi di nuovo rotazione dai quadranti occidentali sin da martedì sera.