TRA AUTUNNO E PRIMAVERA.
DALLA ZONALITÀ A DEBOLI ONDULAZIONI: QUALCHE VELOCE PIOGGIA E ARIA MITE.

Con questa “nostra” non facciamo altro che confermare quanto dicevamo. La ZONALITÀ sparata in questi giorni ha avuto il sopravvento e con essa il corridoio mite e umido di stampo atlantico.
Per chiarirlo ancora una volta, con zonalità intendiamo flussi e circolazione che si svolgono precipuamente da ovest verso est seguendo i paralleli (certo non troppo geometricamente, visto che l’atmosfera è un fluido “nervoso”, che risente degli ostacoli).

Basti ridare un’occhiata alla carta sinottica allegata nel precedente bollettino.
E basti affacciarsi e fare una passeggiatina per rendersi conto dell’ARIA MITE E DEI VENTI OCCIDENTALI che stanno imperversando (oggi stesso superati i +20 gradi in varie località, soprattutto del versante marchigiano, che è quello sottovento, in cui l’aria ricade “compressa” una volta scavalcata la dorsale).

Detto e sperimentato ciò, non avremo molto da aggiungere a quanto già previsto giorni fa.
Diciamo soltanto che questa zonalità tesa lascerà spazio a QUALCHE ONDULAZIONE DEL FLUSSO DA QUI A METÀ MESE (forse anche oltre), ma niente di trascendentale.
Anche qui ribadiamo: flusso ondulato significa maggiore occasione per scambi meridiani (aria calda subtropicale sale e aria fredda polare scende), ma solo se tali ondulazioni sono ampie e ben convergenti: non è il nostro caso.

Ecco, dunque, che NEI PROSSIMI GIORNI VEDREMO TRANSITARE PRIMA UN VELOCE FRONTE (lo avevamo già anticipato) E POI UNA PARZIALE RIMONTA ANTICICLONICA (che sarà di nuovo seguita da un’altra flessione del campo barico verso il 14/15: ne riparleremo) proprio in questo gioco di “su e giù” poco ampi e sempre con sviluppo da ovest verso est, come in un surf in mare poco mosso, senza cavalloni.

Nella carta sinottica in fondo 👇 potete apprezzare quanto descritto: siamo a domenica mattina. Vedete l’ondulazione immortalata subito dopo il passaggio instabile di venerdì, mentre da ovest si avvicina il veloce promontorio mobile, che ci accompagnerà tra domenica e lunedì.

Subito dopo – come accennato – si intravede una nuova ansa depressionaria, nel solito gioco di onde, ma i modelli ancora non sono d’accordo sull’entità dell’irruzione ad essa associata. Sarà oggetto del prossimo bollettino.

Intanto: 👇

VENERDÌ: unico giorno effettivamente molto instabile grazie al passaggio di un fronte tra la notte e il primo pomeriggio.
Nottetempo delle piogge batteranno, ma la loro traiettoria sembra più appannaggio dell’Umbria centromeridionale. Qua solo qualche goccia o debole piovasco di lembo.
Poi nel mattino si proseguirà a corrente alternata tra piovaschi e momenti di ferma, sempre con molta nuvolosità convettiva ben presente.
Ultime ore buone per qualche piovasco o anche rovescio saranno quelle tra mezzodì e primo pomeriggio, ma saremo pur sempre al limite, vista la distribuzione caotica delle bande di precipitazione.
Tra tardo pomeriggio e tramonto ormai il treno sarà passato.

SABATO-LUNEDÌ: sabato sarà giorno di transizione e attesa, ancora un po’ instabile: mentre da ovest preme la curvatura più anticiclonica, tra golfo di Trieste e Valpadana permane una piccola conca depressionaria.
Mattina ancora con nubi basse, spazio a delle riaperture verso il primo pomeriggio; poi da qui al tramonto un’atmosfera caotica, divisa tra sprazzi di sole e residua convettività (difficili anche se non impossibili dei brevissimi piovaschi a macchia). Dal tramonto più calma la situazione.

Tra domenica e buona parte di lunedì atmosfera più asciutta (soprattutto domenica) e, nonostante una brevissima strusciata fresca lungo le adriatiche domenica tra notte e mattina (cosa quasi inavvertibile qui: è l’aria che scorre lungo il bordo orientale del promontorio di hp), avremo 2 giorni abbastanza stabili, con discreto soleggiamento e miti. Nubi basse solo di primo mattino e cumuletti innocui a zonzo nel corso della domenica.

Lunedì probabilmente delle velature in addensamento – antesignane del peggioramento di martedì 14 – macchieranno il cielo, a ma niente di che.

TEMPERATURE E VENTI: poco da aggiungere. Termometri sostanzialmente stabili con quel tot di fisiologica oscillazione nel passaggio da cieli grigi a cieli più puliti.
Si va dai +13 ai +18.
Venti sempre moderati sudoccidentali, se non una parentesi di grecale domenica.