AGGIORNAMENTO METEO (a cura di OLIMETEO).

INVERNO, ADDIO? RINTUZZATE LE VELLEITÀ ARTICHE: INIZIA UNA FASE DI FLUSSI MITI OCCIDENTALI.
SETTIMANA TRA NUBI, QUALCHE VELOCE PIOGGIA E SPRAZZI DI SOLE.

Già avevamo annunciato il ritorno di condizioni un po’ più instabili ad inizio settimana, dopo un weekend prevalentemente roseo.
Ma non si verificherà quella manovra che si poteva ipotizzare diversi giorni fa, ovvero un’irruzione artico-marittima.
Orbene, questa irruzione ha ceduto il passo alle SPINTE ZONALI CHE PROVENGONO DALL’ATLANTICO.
Ricorderete infatti che parlammo del fatto che il grosso del Vortice Polare si sarebbe trasferito in area euro-asiatica. Appunto: travaso compiuto.
Il fatto è che tutto questo “malloppo” polare rimarrà confinato sopra le Alpi e sopra il 47′ parallelo: quel già citato ponte anticiclonico in pieno Atlantico (potete rivederlo nella carta allegata nel precedente bollettino) verrà reciso alla base dalle CORRENTI OCCIDENTALI IN USCITA DALL’EAST COAST AMERICANA, mentre di tale struttura anticiclonica a ponte rimarrà soltanto una cella chiusa tra l’isola di Baffin/Baia di Hudson e l’ovest Groenlandia.

Un macro-ingranaggio che piloterà a ritroso quel lobo polare euro-asiatico e lo farà collegare in pieno oceano alle vorticità in uscita dal Continente americano.

Tutto ciò che comporterà in Italia? Semplice: invece di un’irruzione artica o di scambi meridiani più ondulati vedremo UNA CIRCOLAZIONE DA OVEST CHE SI SVOLGERÀ APPROSSIMATIVAMENTE LUNGO I PARALLELI, con blande e occasionali ondulazioni.

Potete apprezzare la sinottica descritta nella carta in fondo. 👇

Insomma, UN PERIODO “MITE” MA SOGGETTO A DELL’INSTABILITÀ, perché la Penisola si troverà esattamente nel corridoio umido che separa l’anticlone azzorriano dalle vorticità polari soprastanti.
UNA FASCIA DI LIMBO, NÉ CARNE NÉ PESCE, MA ASSOLUTAMENTE SENZA CARATTERISTICHE FREDDE INVERNALI.

A brevi e veloci puntate VEDREMO ANCHE QUALCHE PIOGGIA trasportata da altrettanto veloci e poco strutturati fronti che si formeranno per l’interazione tra aria più fredda di matrice polare e aria calda subtropicale, ma senza ondulazioni di rilevo.
Un po’ del lavoro di instabilizzazione lo produrranno i nostri tiepidi mari.

Ancor più in là (fine 1′ decade-metà mese) si può supporre una fase più stabile e “calda”, per elevazione della campana anticiclonica: un primo vero assaggio primaverile. Ma ciò sarà oggetto del prossimo bollettino. Per ora sono solo ipotesi.

LUNEDÌ-VENERDÌ/SABATO: anche stavolta non possiamo stare a fare le pulci a fasce orarie per ogni singola giornata, visto che l’andamento illustrato sarà abbastanza uniforme e senza veri sconquassi.

La nuvolosità avrà il sopravvento (alba e primo mattino con nubi basse), cieli grigi e uggiosi andranno per la maggiore.
Qualche pioviggine o pioggia non troppo intensa si affaccerà in maniera assolutamente estemporanea.
Unici momenti più “sotto indagine” per queste precipitazioni le ore centrali di lunedì (ma ancora molto mordi e fuggi in alternanza con qualche squarcio) e sul finire di martedì/prima parte di mercoledì per via del passaggio di un debole fronte.
Successivamente ancora una situazione molto uggiosa, con tante nubi a coprire la tavolozza e forse (ma la distanza comincia ad essere parecchia) un secondo rapido fronte venerdì: anche se si confermasse appieno, sarebbe pur sempre una replica del precedente, con piogge sparse, disorganizzate e a sprazzi in un regime caotico di variabilità.

Chiusa della settimana che al momento sembrerebbe di passaggio tra residua e fiacca instabilità e una progressiva maggior ingerenza dell’anticiclone (con quel graduale rialzo termico suddetto). Ne riparleremo.

TEMPERATURE E VENTI: venti sempre sudoccidentali, più tesi tra mercoledì e giovedì.
Temperature più autunnali che invernali nei momenti più grigi (tra i +10 e +12), di poco sopra i +15 nelle parentesi soleggiate (la durata del soleggiamento – che non vediamo, però, molto marcato – detterà l’oscillazione termica: una finestra di qualche ora nella fascia pomeridiana potrebbe innalzare la colonnina anche verso i +18/+20 qua e là per la regione).
Tipiche altalenanze marzoline.

In calce 👇 gli SPAGHI.