AGGIORNAMENTO METEO (a cura di OLIMETEO)

TORNA IN CATTEDRA UNA CIRCOLAZIONE PIÙ INVERNALE. PRECIPITAZIONI, SOPRATTUTTO DOMENICA, MA PER LA NEVE È DURA L’AVVENTURA.

Aria ancora “mite” serpeggia sul bacino del Mediterraneo (specie al Sud), veicolata, tramite flussi di libeccio e ostro, da un minimo che staziona (e si avvicina) dalle zone algerino-tunisine. Ricordate le nostre ultime previsioni? Un asse di saccatura iberico sta premendo verso di noi.
E questi minimi nordafricani sono ad esso collegati.
Fin qui nulla di freddo né di invernale.
Nel contempo, però, lo stesso PROMONTORIO AZZORRIANO che ha permesso la discesa della saccatura iberica, si sta portando ANCOR PIÙ A NORDEST (dalle isole britanniche verso la Norvegia) e questa manovra, come risposta dinamica, FARÀ SCENDERE ARIA ARTICA (inizialmente marittima, poi più continentale) ATTRAVERSO LE ZONE FINNICHE FIN VERSO LE ALPI andandosi così a scontrare con l’aria afro-mediterranea preesistente.

C’è però da dire che questa AVVEZIONE ARTICA non riuscirà a sfondare appieno sotto una certa linea (che, guarda caso, si può immaginare scorrere lungo i paralleli tosco-umbro-marchigiani), perché un po’ sbarrata dalle Alpi e un po’ perché l’asse del nocciolo freddo è destinato a finire, in moto retrogrado, verso i Pirenei.
Dalla porta della Bora passerà solo in piccola parte.

Ovviamente, lo scontro tra masse d’aria opposte darà l’innesco per dei MINIMI DA CONTRASTO SUI NOSTRI MARI (se ne contano più d’uno nei prossimi giorni) e in base al loro posizionamento si svilupperanno le precipitazioni.

IN CARTA 👇 potete apprezzare questa dinamica: siamo a domenica.

Ecco, dunque, che, a parte certe zone (come il Piemonte o l’Appennino tosco-emiliano), per la neve sarà una lotta durissima sotto i 600-700 metri nelle aree spartiacque tra i due flussi appena descritti.
E la nostra zona si troverà esattamente a metà strada (un po’ meglio sul profilo termico l’Altotevere e l’estremo nordest umbro).

Capirete da voi che è una di quelle situazioni da vagliare e filtrare e in cui si nasconde anche dell’impredicibile, visto che i modelli di calcolo non riescono a spaccare il capello, oscillando un po’ nelle zone critiche.

Questa FASE INTERESSANTE riguarderà DOMENICA e in buona parte anche LUNEDÌ.

Dopodiché il Mediterraneo Centroccidentale, sempre grazie a quel blocco altopressorio nordeuropeo, rimarrà pur sempre in una situazione mediamente depressa, con ancora quel nocciolo freddo in quota (evolverà in cut-off) e minimi al suolo a ronzare sui nostri mari meridionali.
Niente di eclatante né di severamente invernale, ma quanto basta per tenere la circolazione su una discreta instabilità e le temperature in media di tardo inverno almeno fino ai primissimi di Marzo.

Ora passiamo ai dettagli, con particolare attenzione al 26 e 27.

SABATO: si prosegue su un’instabilità poco proficua con qualche timida riapertura tardo-pomeridiana, prima di avviarci al peggioramento vero e proprio. Aria ancora mite per il periodo. Quasi “calda” al Sud per il richiamo nordafricano.

DOMENICA-LUNEDÌ: sul finire di sabato corpi nuvolosi carichi di umidità saliranno dal Mar Tirreno andando a fondersi con altri ammassi nordadriatici. Avremo 2 minimi in gioco, uno in zona còrsa e l’altro dall’Alto verso il Medio Adriatico (un po’ più strutturato e insistente il primo).
Ecco allora irrompere le PIOGGE, che batteranno praticamente per buona parte della giornata di domenica, con un picco tra fine notte e mattina/mezzodì.
Già in mattinata i venti ruoteranno (la convergenza e il contrasto di cui abbiamo parlato) disponendosi, abbastanza attivi, da nordest (il solito grecale); e con essi ci lambirà l’avvezione di aria artica. Scende la quota neve, attestandosi verso tardo pomeriggio e sera sui 600-800 metri (diamo un elastico medio) tra Appennino umbro marchigiano (fascia nord), aretino-casentinese e Alto Tevere. Nel contempo, però, le precipitazioni si faranno più disorganizzate e ci sarà un momento di stanca verso il tramonto.

Tra le ultime ore di domenica e lunedì mattina risaliranno dal Lazio verso l’Umbria centromeridionale altre precipitazioni piovose lungo il bordo ascendente del minimo (posizionato appena ad ovest della Corsica), unitamente ad altre precipitazioni (queste nevose forse fino ai 500-600 metri) che invece fanno capo allo stau marchigiano e alla “ritornante” del minimo adriatico un po’ spompato.
Precipitazioni che a fasi alterne andranno avanti fino al tardo pomeriggio, ma sempre più disarmoniche e frammentarie.

👉 In questa fase (fine domenica-lunedì mattina) quel che può interessare maggiormente è quello stau marchigiano appena indicato. Se avrà modo di sfondare, potrebbe portare qualche fioccata in Est Umbria (eugubino compreso) fino al limite dei 500 metri (presumibilmente fiocchi fradici o molto acquosi o nevischio al limite se il grecale sarà molto attivo). Quel che invece arriverà dal Lazio, come detto, sarà solo pioggia.
Insomma, ci troveremo in una condizione molto al limite, di interazione tra piogge trascinate dal minimo tirrenico ed effetto stau con avvezione più fredda sul versante marchigiano.
Altro fattore determinante sarà l’intensità delle precipitazioni: solo in caso di rovesci imponenti la quota neve potrà abbassarsi bene. Ma, come detto, dopo la prima fase domenicale, saremo in mano a sfoghi più disorganizzati e dovremo sperare in qualche nucleo fortunoso o strisciata ben costruita.

In calce👇alleghiamo due carte con l’altezza dello zero termico tra fine domenica e prime ore di lunedì secondo ECMWF e GFS (modello inglese e americano).
Come potete notare le visioni divergono un po’, ma facendo una media siamo sulle quote medie suddette. Ricordando che sono stime di modelli globali e che poi è solo uno dei parametri da valutare.

MARTEDÌ-GIOVEDÌ: ci troveremo in quella fase di stazionarietà instabile descritta nella sinottica. Le precipitazioni saranno più difficili o quantomeno meno importanti e solo piovose, visto lo stemperamento termico di qualche grado.
Nubi basse mattutine e nuvolosità abbastanza persistente per tutto l’arco delle giornate. Atmosfera abbastanza invernale, anche se non veramente gelida.

Qualche difficile pioggerella isolata martedì, qualche piovuta più decente fattibile tra mercoledì e giovedì grazie alla risalita parziale di un minimo dal Canale di Sardegna. Ma, vista la distanza, la certezza ancora non l’abbiamo. Comunque sia, tempo sempre sul grigio.

Vedremo poi se interverrà un miglioramento avvicinandoci al fine settimana.

TEMPERATURE E VENTI: abbiamo già fatto intuire il tutto. Temperature in discesa nelle massime a partire da domenica. Non andremo oltre i +3/+6 fino a mercoledì/giovedì. Giornata mediamente più fredda lunedì.
Venti – a parte sabato da sud/sudovest – poi sempre di grecale da domenica a fine step. Più accesi tra domenica pomeriggio e lunedì mattina, ma ben presenti anche poi.