PRIMI FREDDI TARDO AUTUNNALI: IN REALTÀ UN RITORNO ALLA “NORMALITÀ”.
QUALCHE “GOCCIA” POLARE A INTERMITTENZA PUNTA DI NUOVO I NOSTRI MARI.

Breve intermezzo buono oer rivedere qualche sprazzo di sole, ma, come già detto, TRA LA SERA DI VENERDÌ E SABATO ECCO UN NUOVO DISTACCAMENTO NORDATLANTICO (classico cut-off) che va a invorticare sui nostri mari. Invero, un fronte che ci lascerà un po’ ai margini.
All’interno del quadro sinottico trattasi di un viavai di “strappi” intervallati da brevi cunei di hp interciclonica.
Ed ecco dunque l’altalena tra giornate praticamente perturbate e altre in ripresa barica, anche se di bel tempo schietto c’è solo la vaga parvenza (“finestre” interlocutorie).

Ancor più in generale e con sguardo sul lungo, diciamo che la circolazione euroatlantica è molto movimentata: un Vortice Polare che subisce disturbi e quindi sgancia parte dei suoi lobi freddi fino alle medie latitudini.
Alla fine, normale amministrazione arrivati alle porte di Dicembre (inizio inverno meteorologico).
La particolarità che si intravede sul lungo è una migrazione dei blocchi di alta pressione a latitudini polari, appunto (particolare attenzione alle sedi nordovest russo/scandinava e in un secondo tempo forse tra Groenlandia e Islanda).
In Russia è già di stazione un robusto anticiclone termodinamico.

Ora torniamo all’obiettivamente prevedibile.
DOPO IL CUT-OFF DI SABATO, AVREMO UNA BREVE FASE DI RIPRESA, MA VERSO MARTEDÌ UN ALTRO AFFONDO (un po’ più corposo) È PRONTO A TUFFARSI NEL MEDITERRANEO CENTROCCIDENTALE.
Di questo dovremo riparlare in un secondo momento, visto che i modelli sono ancora a rimuginare sull’effettiva traiettoria del sistema: al momento sembra che ci sarà dapprima un circuito largo e basso tra Baleari e Canale di Sardegna e poi una risalita dallo Ionio calabro verso l’Adriatico. Lo scopriremo: esserne dentro, fuori o ai margini lo decideranno i modelli tra 2 giorni almeno.

FINE VENERDÌ-SABATO: già sapevamo delle stratificazioni in aumento sin dal pomeriggio. Le avrete sicuramente notate.
In serata da ovest le prime piogge prefrontali, anche se ancora molto blande; può scapparci poi qualche piovasco notturno ma nulla più.
Molto instabile però per buona parte di sabato, anche se il cut-off sarà piuttosto basso per poter colpirci appieno.
Pertanto, a parte delle piogge intermittenti tra alba e primo pomeriggio, non ci sentiamo di dichiarare oltre: è il massimo ottenibile.
Il fronte diventa occluso già a mezza giornata, ma per noi saranno solo scampoli fortunosi: nubi convettive a spasso, qualche goccia qua e là e tentativi non vani di aprire fessure e squarci di azzurro. L’instabilità si smorzerà progressivamente mentre farà irruzione aria più fresca grecalizzata.

DOMENICA-LUNEDÌ: tra fine sabato e domenica mattina ultimi strascichi di ritornante (l’occlusione di cui sopra in fase di colmamento) con qualche addensamento sul versante adriatico e in Appennino e bocconcini poveri di nevicate fino ai 900-1000 metri. Minimali le occasioni per vedere qualche “sputo” anche al di qua della dorsale.
Nubi basse o nebbie di primo mattino e poi una variabilità tra nubi sparse e momenti soleggiati. Aria sempre frizzante di grecale.
Giornata nel complesso tranquilla.

Lunedì riuscirà ancora a reggere il labile cuneo interciclonico tra il vecchio e il nuovo fronte, ma da ovest nel pomeriggio vedremo avvicinarsi le prime avvisaglie. Ancora solo velature spesse in via di stratificazione serale. Nulla di sostanzioso in fin dei conti. Vedremo poi nel prossimo appuntamento che strada vorrà prendere il minimo in ingresso sul Mediterraneo martedì.

TEMPERATURE E VENTI: stazionarie le temperature fino a sabato. Con l’arrivo di un po’ di grecale lieve calo termico da sabato sera a lunedì mattina. Staremo comunque sempre intorno ai +10 come linea guida.
Minime tra i +2 e +5.

Grecale in ingresso dal primo pomeriggio di sabato. Si spegnerà temporaneamente lunedì per poi molto probabilmente riaverlo con l’arrivo della successiva perturbazione (se questa farà il giro largo e basso).

In calce 👇 i soliti SPAGHI.