AGGIORNAMENTO (FOCUS VORTICE ITALICO DEL 22/11/2022)

AUTUNNO A PIENO REGIME: ECCO IL 3′ FRONTE E UN VORTICE VECCHIO STAMPO.
POI RECUPERO DI PRESSIONE, MA 25 E 26 ANCORA MOLTO INSTABILI.

Senza riproporre le analisi sinottiche già evidenziate, lasciamo soltanto una carta 👇, che mette in evidenza il VORTICE ITALICO di origine nordatlantica, propaggine più meridionale della tempesta Denise.

Ci concentreremo soprattutto su questo 3′ FRONTE PERTURBATO (ricordate la serie dei 3 fronti che avevamo già descritto?), che, come dicevamo, a livello sinottico è il più robusto e strutturato.
Si approfondisce, sin da fine lunedì, un minimo di tutto rispetto (fino a 985hpa) che dal Ligure salterà poi verso il medio-alto Adriatico nella 2′ parte di martedì.
Attorno a questa circolazione ciclonica (un vero e proprio VORTICE) soffierannno VENTI MOLTO FORTI, da sudovest a livello di burrasca tra Canale di Sardegna e litorali basso toscani, laziali e campani, e sull’Adriatico come forte scirocco soprattutto tra notte e mattina. Poi i venti ruoteranno contestualmente alla traslazione del minimo: qua passeremo da ostro/libeccio a ponente/maestrale (non avremo grecale visto il posizionamento troppo a nordest del minimo a fine ciclo).
Comunque, negli entroterra i venti saranno meno prorompenti (ma non certo fiacchi).

MARTEDÌ: dopo la breve tregua tra domenica pomeriggio e buona parte di lunedì, ecco che dalle ore finali di lunedì stesso da ovest sopraggiungerà il fronte.
Evoluzioni che avevamo già programmato.
Quindi, da innocue stratificazioni inframmezzate da qualche squarcio, il cielo si coprirà interamente di nubi medie e via via più basse (nembostrati).
Ecco le piogge, all’incirca dalle ultimissime ore di lunedì. Queste daranno il loro meglio durante la notte e la mattina, a carattere di pioggia fitta ma moderata, ma a tratti con intensità di rovescio.
La giornata proseguirà comunque perturbata per la sua interezza, con ancora tante nubi e piogge, probabilmente un po’ più attenuate nel tardo pomeriggio.
In serata i fenomeni saranno esauriti, quando ormai il minimo si troverà sotto il Golfo di Trieste sulle sponde dalmate.

MERCOLEDÌ-GIOVEDÌ: questo segmento sarà la finestra di transizione di cui abbiamo accennato: la curvatura si farà lasca e lievemente anticiclonica e la pressione vedrà un’impennata rispetto ai valori contenuti nel vortice del giorno prima.
Se mercoledì, dopo iniziali riaperture e una prima mattina abbastanza frizzante, presenterà ancora qualche tratto di instabilità tra pomeriggio e sera (ma, a parte la nuvolosità irregolare difficile sarà qualche spiovigginata estemporanea, e non più che questo), giovedì sarà più pulito e senza particolari disturbi (solo delle nebbie o nubi basse tra alba e primo mattino e cumuli innocui poi). Transizione senza chiara predominanza anticiclonica.

VENERDÌ-SABATO: ecco che la circolazione tornerà gradualmente a curvatura ciclonica grazie a una spinta azzorriana verso nordest che andrà a far piegare verso sud un piccolo cavo d’onda dalla grossa saccatura islandese.
Per ora non possiamo dare dettagli, ma in linea generale diciamo che, dopo una mattina senza note particolari, da venerdì pomeriggio le stratificazioni aumenteranno e tra pomeriggio e sera potrebbe scapparci qualche pioviggine.
Poi tra fine venerdì e sabato si chiuderà, dal cavo d’onda, una circolazione ciclonica con minimo annesso: il tempo peggiora ulteriormente. Ma di tutto ciò riparleremo meglio venerdì, quando i modelli avranno messo a punto ogni dettaglio.

TEMPERATURE E VENTI: colonnina che subirà un leggero fisiologico calo tra metà martedì e mercoledì mattina. Minime frizzanti tra i +2 e +5. Poi le massime recupereranno lievemente riassestandosi su valori di +11/+13 (giovedì il rialzo più sensibile, anche se molto relativo).

I venti, come detto, saranno sostenuti, ma praticamente solo martedì (dai quadranti meridionali prima e nordoccidentali poi).
A seguire si faranno più blandi e variabili.