OTTOBRATA INFINITA.
LA CAMPANA AFRICANA REGGE ANCORA. CEDERÀ IL PASSO SOLO A FINE FESTIVITÀ.

Lo sapevamo. C’era solo da godersi questo clima in questi giorni. Unici pseudo-disturbi quelle “maccaje” insulse che abbiamo avuto ad inizio settimana. Poi da lì il via ad una FASE DI HP NORDAFRICANA, TUTTORA IN CORSO, E CHE TERRÀ CAMPO FINO AD INIZIO SETTIMANA.
Una tipica struttura ad omega (pensate alla lettera greca) in cui la curva dell’omega rappresenta il perimetro della cupola anticiclonica: noi siamo nella “pancia” dell’omega.
Una figura che si estende comunque fino all’Europa Centrale.

SOLO VERSO LE FESTIVITÀ QUESTA ARCHITETTURA SARÀ SCALFITA A PARTIRE DA NORDOVEST, ma sarà appena un lieve disturbo tra Santi e Morti, un cavo d’onda che al Centrosud ben poco potrà rimescolare.

A seguire si intravede nei modelli un po’ di movimento, probabilmente un ingresso sotto forma di cut-off per la traslazione ovest-est e successivo stretching della saccatura est-atlantica. Ma sono cose abbastanza lontane e di cui riparleremo nel prossimo appuntamento.

Ben poco da dire, dunque, per i prossimi giorni.

FINE SETTIMANA-MERCOLEDÌ 2: fino a lunedì persistono le stesse identiche condizioni di questi giorni, che sono fotocopie uno dell’altro. Solo qualche inversione termica o nebbia nei fondovalle tra fine notte e prima mattina. Temperature massime stabilmente inchiodate tra i +22 e +25.

Tra martedì e mercoledì aumenteranno le velature, soprattutto mercoledì 2, e una lieve flessione nelle massime, che però non scenderanno mai sotto i +20.
Sarà questa l’unica variazione sul tema.
Velature innocue, accennate martedì, più spesse mercoledì, antesignane del possibile cut-off successivo.
Insomma, “pericoli” tangibili di peggioramento non sussistono fino a mercoledì, se non sotto forma di qualche spessore nuvoloso.
Ovviamente, se dovessero intervenire delle accelarazioni di marcia nei modelli, ne daremo notizia.

Venti poco rilevanti, a regime di brezza.

In calce gli inequivocabili (da qui all’1-2) SPAGHI.