PASSATA È LA TEMPESTA, L’OTTOBRATA SI DESTA.

L’avevamo messo in parentesi con un interrogativo: dopo la perturbazione sarà OTTOBRATA?
La risposta, dopo le conferme da parte dei modelli di elaborazione, è sì.
Ricordiamo in breve che con questo termine popolare si intende un PERIODO STABILE E MITE IN CORRISPONDENZA DI OTTOBRE. Poco importa se all’inizio o alla fine del mese o se più o meno duraturo.
Ovviamente, per essere definito tale, deve potersi inquadrare nella circolazione atmosferica come una fase di almeno 5 giorni.

Ora, la sinottica ci fa proprio vedere una configurazione che prende una piega climaticamente definibile da Ottobrata: UNA SPINTA AZZORRIANA prima in senso zonale (ovest-est: è questa spinta che ha scacciato verso est il cut-off perturbato) fino al Mediterraneo centroccidentale, poi come temporaneo promontorio tra lunedì e martedì, e infine di nuovo con asse più zonale per quasi il resto della settimana.
Insomma, cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia: sarà sempre HP.

Solo nella BREVE FASE DI PROMONTORIO (una cupola che si innalza dall’Europa Occidentale fino alla bassa Scandinavia e il cui ramo discendente, il bordo orientale, quello fresco e secco, va a cadere sulle sponde adriatiche), TRA LUNEDÌ E MARTEDÌ, vedremo flussi leggermente più freschi sul versante adriatico e qualche piccola infiltrazione instabile ma comunque di poco peso.

Poi nei giorni successivi L’AZZORRE SI DISTENDERÀ DI NUOVO LUNGO I PARALLELI, INVADENDO IL MEDITERRANEO CENTROCCIDENTALE con una buona compressione e valori di geopotenziale abbastanza alti.
Uniche blande anomalie negative “affogate” in questo campo si registreranno tra Colonne d’Ercole, coste algerine e Mare di Alboran.

LUNEDÌ-SABATO/DOMENICA: allarghiamo l’orizzonte previsionale praticamente a quasi l’intera settimana, vista la situazione.
Premettiamo subito che, pena la distanza, non possiamo dare certezze assolute per la parte conclusiva della settimana: se intervenissero elementi destabilizzanti nella sinottica ne daremo solerte notizia nel prossimo aggiornamento.

Intanto: solo qualche fievole infiltrazione “fresca” sul lato marchigiano fino a lunedì o martedì mattina, traducibile per noi in nubi basse o foschie tra alba e primo mattino e poi in qualche addensamento di medio spessore lunedì, ma, più facilmente, in innocui cumuli sparsi, vista la favonizzazione attiva al di qua della dorsale appenninica (i venti spirano da nordest in questo lunedì).
Sul versante marchigiano invece, non si esclude qualche debole pioggerella o piovasco in mattinata, anche se sarebbe una parentesi di ben poco rilievo.

Per il resto del segmento previsionale abbiamo poco da aggiungere a quanto già fatto intuire: rivedremo il SOLE in un CLIMA MITE, LEGGERMENTE SOPRA MEDIA NELLE MASSIME, che si attesteranno abbastanza omogeneamente tra i +22 e +24 gradi (localmente anche qualche punta superiore).
Solo qualche velatura o cumulo “humilis” potranno “macchiare” la consistenza di questo regime altopressorio.

Sottolineiamo, però, la possibilità delle INVERSIONI TERMICHE TRA NOTTE E ALBA in caso di cieli sereni; e con queste la comparsa di qualche nebbia nei fondovalle e nelle campagne di periferia. Ovviamente, ESCURSIONI DIURNE ABBASTANZA ACCENTUATE in questi territori soggetti ad inversione.

I VENTI, dopo il grecale moderato di lunedì, diventeranno meno attivi.

GODETEVI L’OTTOBRATA!