SETTIMANA QUASI INTERAMENTE TRANQUILLA CONTRADDISTINTA DA UNA FRESCA MA STABILE CIRCOLAZIONE DA NORDEST.

Vi siete tutti accorti del CAMBIO DI CIRCOLAZIONE?
Sono sicuro che lo avete percepito.
E lo avevamo ben detto.
Dopo il patatrac esplosivo di giovedì, col veloce fronte freddo di sabato L’ESTATE HA DETTO ADDIO.
Stanotte nelle campagne le temperature sono scese verso i +3 gradi.
E in un lampo siamo passati ad una configurazione più invernale che di inizio autunno (tra pochi giorni sarà equinozio e autunno astronomico) con la Penisola ormai sul BORDO EST DELL’HP AZZORRIANA che si erge con una sua cresta verso le isole britanniche e oltre (Mar del Nord e fino in Scandinavia e Baltico in settimana).
È tutta qui la circolazione che ci aspetta già da questa domenica 18 e praticamente per quasi l’intera settimana.
Diciamo “quasi” perché 7 giorni non son pochi e se verso fine settimana ci sarà qualche novità in arrivo dall’Atlantico (infiltrazioni instabili o ingressi di cut-off o saccature) ne riparleremo.
Per ora la costante sarà L’ARIA FRIZZANTINA CHE SCENDE LUNGO IL PERIMETRO ORIENTALE DELL’HP, mentre la saccatura che ci ha attraversato sabato si sta attestando subito ad est/nordest, tra Alti Balcani ed Europa orientale.

Unica puntualizzazione da fare a questo tipico pattern di stampo più invernale che altro è che lunedì 19 la saccatura sovralpina suddetta, nella sua lenta traslazione dal Centro verso l’Est Europa, riuscirà a far infiltrare un modesto cavo d’onda a blanda curvatura ciclonica (appena accennata) che darà la stura ad un po’ di instabilità tra Nordest, Centro Italia e medio-basso Adriatico.
Cosa, comunque, di relativo tenore e assolutamente sfuggente.
Per il resto il quadro già descritto: aria fresca sì, ma prevalentemente asciutta e stabile.

Pertanto,

LUNEDÌ: qualche nebbiolina o nube bassa fuori le mura da prime inversioni termiche stagionali all’alba e primissima mattina, poi solo nubi sparse e irregolari.
Tra tarda mattina e pomeriggio qualche addensamento cumuliforme più evidente, per i motivi appena descritti.
Possibili dei piovaschi o piogge moderate in questa rapida fase di instabilità, ma saranno manifestazioni molto frammentarie e disorganiche.
Verso fine pomeriggio e in serata dissoluzione della nuvolosità.

MARTEDÌ-VENERDÌ/SABATO MATTINA: step questo che scorrerà sui binari della prevalente stabilità.
Le mattine saranno fresche, propense alle inversioni termiche in campagna.
Poi nelle ore centrali, pur col sole, le temperature non saliranno granché sopra i +20.
Sottolineiamo comunque che il soleggiamento non sarà sempre incontrastato in ogni giornata: un po’ di nuvolosità sparsa (cumuli o stratocumuli) potrà anche “macchiare” la tavolozza ma senza possibilità di produrre nulla. Roba dappoco.

LE TEMPERATURE massime saranno quelle già dette (grado più grado meno, prendete i +20 come punto di riferimento); le minime scenderanno facilmente sotto i +10 nelle campagne e periferie.

I VENTI dopo il lunedì di transizione diventeranno di grecale (debole-moderato).

Ci siamo spinti fino a sabato, ma, come detto, questo è il punto estremo della nostra previsione: se nei prossimi giorni i modelli di elaborazione vedranno qualche novità in arrivo già da sabato, ovviamente il tutto sarà materia del prossimo bollettino.
Per ora fino a sabato mattina non si scorge nulla.

In calce i soliti spaghi.