AFRICA IN TIMIDA RITIRATA, MA NON SARÀ UN VERO CAMBIO DI CIRCOLAZIONE.
QUALCHE TEMPORALE POMERIDIANO E TEMPERATURE IN LIEVE FLESSIONE.

Dopo giorni e giorni tutti uguali a sé stessi e contraddistinti da temperature veramente bollenti (ricordiamo i +40 toccati e sfondati qua e là, come prevedemmo), la campana nordafricana vedrà una LEGGERA EROSIONE DELLA SUA CUPOLA da parte di infiltrazioni di aria più “fresca” e instabile a partire da Nord, che scorrono da ovest verso est, grosso modo seguendo l’arco alpino, come propaggini più meridionali della saccatura scandinava.
PICCOLI CAVI D’ONDA, temporanee flessioni del campo geopotenziale, ma che non riusciranno a sovvertire alla radice la resistenza dell’hp nordafricana.
Insomma, si abbassa leggermente il flusso polare ma non tanto da permettere un rimescolamento effettivo.

Quel che ne sortirà sarà DELL’INSTABILITÀ CONDIZIONATA (di contrasto) SOPRATTUTTO NELLE ORE POMERIDIANE, alternata a recuperi di geopotenziale per sussulti africani mai veramente domi.

Tali sviluppi temporaleschi li vedremo soprattutto tra martedì e mercoledì, poi tra giovedì e fine settimana in maniera sempre più isolata e frammentaria.
Ma ricordiamo che è ancora fine Luglio e i fattori concomitanti sono sfavorevoli a veri break o a rotture stagionali. Bisogna accontentarsi di qualche “scoppio” contrastivo.
E attenzione perché l’energia accumulata in questi giorni è notevole ed è quasi ovvio che la possibilità di qualche idrometeora grandinigena va messa in conto.

MARTEDÌ E MERCOLEDÌ: a fronte di notti e mattine nel complesso tranquille, la fascia pomeridiana nasconderà le insidie suddette.
Sviluppo di celle prevalentemente singole, ma non sono esclusi cluster multicellulari, ovvero strisciate formate da più celle una dietro l’altra.
Ovviamente, come sempre in occasioni temporalesche, la sorte avrà la sua parte: passare da zona sotto cuore temporalesco a zona di margine è questione di pochissimi chilometri.
In serata il calo energetico farà dissipare le torri dei cumulonembi.

Mercoledì mattina, anche se prosecuzione della calma serale del martedì, qualche nube sparsa decorerà il cielo.
Nel pomeriggio copione simile a quello di martedì.
Temperature massime in calo.

GIOVEDÌ-DOMENICA: l’instabilità pomeridiana si farà più risicata, anche se qualche cella singola isolata fiorirà comunque, ma soprattutto lungo la dorsale.
I geopotenziali risaliranno gradualmente riportando condizioni di discreta calura africana, pur se non ai livelli di cancrena avuti finora.

Poco da aggiungere fino a domenica: sole, nubi sparse e isolati temporali di calore pomeridiani. Quando diciamo “isolati” stiamo parlando di percentuali molto basse, in cui si conta una cella singola su un territorio molto ampio.
Un andamento, quindi, tranquillo ma non tranquillissimo.
Sabato uno dei cavi d’onda descritti nella sinottica potrebbe scivolare dal Nord verso l’Alto Adriatico, ma al momento i suoi effetti rientrano nella descrizione già fatta.

Se i modelli proponessero novità sostanziali, aggiorneremo al riguardo.

TEMPERATURE E VENTI: massime in calo tra martedì pomeriggio e mercoledì: ci riavvicineremo man mano ai +30.
Scontato e noto a tutti che sotto temporale le temperature possono crollare anche bruscamente.
Ma questa è un’evidenza da valutare lì per lì.
Termometri che poi si rialzeranno tra giovedì e sabato, puntando nuovamente i +35 a tappeto. Un nuovo leggero calo teoricamente tra sabato sera e domenica.

Venti sudoccidentali martedì per poi piegare a grecale, ma senza oltrepassare il regime di brezza.

In calce i soliti spaghi.