DAL SALVIFICO AZZORRE A PICCOLI PASSI VERSO L’AFRICA ATTRAVERSO MOMENTI IBRIDI.
MINIME LE INFILTRAZIONI DI ARIA PIÙ “FRESCA”.

Col nostro titolo vogliamo riassumere un periodo che va a coprire la settimana in corso e buona parte della successiva, che alla fine statisticamente coincide col cuore dell’estate.

In questo periodo possiamo distinguere 3 FASI CHE SI AVVICENDERANNO dandosi il testimone:

1) FASE DI BORDO AZZORRIANO FINO A MERCOLEDÌ 13.

2) FASE IBRIDA MA CON DISCRETO APPORTO AFRICANO A PARTIRE DA OVEST/SUDOVEST TRA 14 E 17.

3) FASE SCHIETTAMENTE AFRICANA TRA 18 E 22.

In carta fotografiamo un momento della fase 2 verso venerdì.
Una figura determinante in questo quadro è quella lacuna barica (il piccolo vortice isolato che vedete tra Portogallo e Azzorre) che in maniera reiterata, con le sue oscillazioni in Est Atlantico, è l’ingranaggio che richiama e spinge aria africana verso il Mediterraneo.
A seconda del suo posizionamento più ad ovest o più ad est, farà affluire il cuneo caldo più verso l’Iberia (come in questo momento e in settimana) o più verso l’Italia. Fin quando tale “trottola” non si riassorbirà o non sarà riagganciata completamente dal flusso polare soprastante (e da vedere in che modalità), sarà sempre una minaccia “sputa-Africa”.

Sostanzialmente in tutto il blocco considerato pochi disturbi avremo, visto che stiamo parlando in ogni caso di ARIA SUBTROPICALE E CAMPI DI HP ABBASTANZA CONSOLIDATI.

Uniche “spine” ad instabilizzare un po’ la situazione le individuiamo
MARTEDÌ 12 per una FUGACE INFILTRAZIONE di aria fresca in quota che scorre sul bordo orientale dell’Azzorre e facente capo alla saccatura posizionata in Est Europa e probabilmente UN’ALTRA DEBOLE ONDULAZIONE tra sabato 16 e domenica 17, sempre con una dinamica simile lungo il bordo dell’Azzorre che si sporge tra Gran Bretagna e Centro Europa sopra il promontorio africano.
Diciamo subito che questi due tentativi di intacco saranno effimeri, il secondo probabilmente quasi insensibile nel nostro dominio, subito prima della spinta africana (la fase 3 di cui sopra).

Vogliamo rimarcare il fatto che questa previsione si estende a lungo termine, per cui qualche variazione nelle elaborazioni sarà inevitabile col passar dei giorni, anche se, soppesate le medie dei modelli, non crediamo a sovvertimenti. Quindi, al momento, la diamo come un’evoluzione a buona attendibilità.

Sarebbe quasi inutile stare a descrivere giorno per giorno il trend, pertanto sintetizziamo il lungo blocco, in cui si tratterà più un’oscillazione tra caldo e molto caldo che altro.

MARTEDÌ 12: unica giornata parzialmente inficiata da quell’infiltrazione sullodata, già in azione al Nordest nelle ultime ore di lunedì e nelle prime di martedì, nottetempo.
Obiettivamente niente di speciale.
Nuvolosità sparsa sin dal mattino, poi nelle ore centrali e più calde e fino a tardo pomeriggio possibilità di cumulogenesi a macchia di leopardo. La convettività si svilupperà sotto forma di cumuli “congesti” o “calvi”, ovvero le tipiche formazioni torreggianti a panna montata, che qua e là daranno sfogo a qualche sgrullo, piovasco o temporaluzzo a cella singola.
Tendenzialmente verso il tramonto l’energia a disposizione scemerà e rimarrà solo nuvolosità sparsa pressoché innocua.
Temperatura stabile o in lieve flessione.

MERCOLEDÌ 13- 20/21 LUGLIO: questo il blocco già descritto e c’è poco da girarci intorno.
Il sole sarà prevalente e dominante, eccezion fatta per qualche cumulo coreografico o velature e tenui schermature nei momenti di caldo più umido e afoso.

Unico “accidente” nel trend potrebbe essere quel blando cavetto d’onda tra sabato e domenica, ma, come detto, la vediamo come un’eventualità senza sostanza per noi centrali.

Subito dopo, col riavvicinarsi a Galizia e Golfo di Biscaglia del cut-off est Atlantico, entreremo nella fase 3, quella prettamente africana, e si prospetta dunque una periodo 18-21 (buona parte della settimana almeno) abbastanza cocente.

TEMPERATURE: solo martedì e fino a mercoledì resteremo su valori in linea col periodo e sull’orlo dei +30.
Tra giovedì e fine settimana le massime saliranno mediamente verso i +35 a tappeto con qualche punta locale appena superiore . Solo tra sabato e domenica, nell’eventualità di quel cavetto, si può supporre una flebile flessione, ma non la vediamo come incisiva in un campo di bassi strati già ampiamente surriscaldato.
Tra 18 e 21 i termometri potrebbero anche portarsi sopra il limite dei +35 e in certe località preferenziali avvicinare i +40.

Venti poco rilevanti.

*NOTA: ogni variazione sostanziale che dovesse intervenire sarà nostra premura renderla nota.