ANCORA IN PREDA ALLA TENAGLIA AFRICANA: DA CALDO A MOLTO CALDO COI PRIMI DI LUGLIO.
POI QUALCHE SPIRAGLIO PER UN PARZIALE CAMBIO DI SCENARIO?

Esordiamo subito provando a rispondere alla domanda del titolo. Sta per entrare Luglio e tanto basterebbe per far capire che si va a cercare quello che è difficile che sia statisticamente, ovvero una rinfrescata o ancor meglio una “rivoluzione” sinottica che ci faccia uscire dalle continue grinfie africane.
Per ora possiamo solo dire che nei modelli, a lungo termine, qualche incastro favorevole ad uno stemperamento si intravede dopo il 5-6 Luglio. Ma al momento non possiamo desumerne nulla. Ne riparleremo.

Nel frattempo, quel che è certo è che DOPO UNA FLEBILE FLESSIONE TERMICA OGGI MERCOLEDÌ 29 (se ricordate, parlammo di un minimo ligure per martedì 28 e tale minimo associato ad un ingresso di aria più fresca in quota è ciò che ieri ha portato i temporali soprattutto al Nord; noi ne saremmo stati solo ai margini. E oggi un minimo rimescolamento d’aria), ECCO DI NUOVO IL PROMONTORIO AFRICANO ALL’ASSALTO.
La dinamica della circolazione è sempre la stessa, tecnicamente un WR3, un regime circolatorio che vede i centri depressionari in Est Atlantico, zone britanniche, Golfo di Biscaglia e fino alle zone portoghesi, con alla destra il richiamo africano sul Mediterraneo, che poi è in fase, come promontorio di blocco, con una cella d’alta pressione nordeuropea baltico-scandinava/nordovest russa.
Questo lo schema, che forse potrebbe essere “rotto” verso il 6-7 Luglio, come accennavamo.

Poco da aggiungere, quindi, a questo trend, che vedrà una GRADUALE ASCESA DELLE TEMPERATURE, che si riporteranno prontamente VERSO LA SOGLIA DEI +35 SOPRATTUTTO DA VENERDÌ IN AVANTI.
Diamo questo valore-limite da prendere solo come punto di riferimento. Chiaramente i termometri oscilleranno di quei pochi gradi da zona a zona.
Probabilmente ad inizio settimana assisteremo ad una vampata di tutto rispetto che potrebbe far salire i valori al di sopra di quella soglia; quindi, non si escludono picchi di +38/+40 in giro per l’Umbria (cosa già avvenuta questo lunedì, con addirittura i +41 nel ternano).

Unica opposizione, ma di poco conto, al dominio africano sarà un altro BLANDO CAVO D’ONDA VENERDÌ per le ZONE ALPINE E PREALPINE. Dinamica che non ci riguarda.

GIOVEDÌ-MARTEDÌ/MERCOLEDÌ: quasi inutile delineare nei dettagli una fase che avrà ben poco da dire e pochissime sorprese.
Sole e caldo, caldo e sole il leitmotiv sostanziale.

Temperature che viaggeranno sui valori sopra descritti.

Venti tra deboli e moderati, prima suoccidentali poi tra sabato sera e domenica di grecale, poi in attenuazione e infine di nuovo sudoccidentali martedì e mercoledì, come prefrontale.

Come “paralipomeni all’Africo-manìa”, aggiungiamo solo ciò: qualche velatura venerdì, in corrispondenza del suddetto cavo d’onda al Nord e di nuovo veli o esili stratificazioni e qualche cumulo sparso tra lunedì e martedì/mercoledì, giorni che vediamo, al momento, come i più scottanti.
Temporali di calore isolatissimi e appannaggio al più della dorsale appenninica.
Verso mercoledì potrebbe avvicinarsi un ipotetico break da nordovest, ma da qui al vederlo la distanza è notevole. Ne riparleremo insieme a quella fioca speranza di un successivo reset generale.

Se dovesse intervenire qualche variazione in anticipo al programma previsto, ne daremo aggiornamento.

In calce i sintetici spaghi.