VIA IL FRESCO PASQUALE, TORNA UN PO’ DI ATLANTICO: MITE E UMIDO, TRA PIOGGE E VARIABILITÀ.

Con martedì siamo usciti fuori dalla circolazione fredda che ci ha lambito, ma senza alcun peggioramento, per le festività. Tutto secondo copione.
Solo per curiosità, facciamo notare (gli spaghi che pubblicammo lo testimoniavano chiaramente) che tra sabato e Pasqua abbiamo perso 10 gradi nelle massime. Lieve recupero lunedì grazie al soleggiamento incontrastato e finalmente con martedì la circolazione contraddistinta dai forti venti di grecale è stata soppiantata dal ritorno di miti correnti occidentali.

Fatto questo preambolo, vediamo cosa ci attenderà più o meno per il resto della settimana, visto che accennammo proprio ad un peggioramento che era necessariamente da definire 5 giorni fa.

In breve: una cella di alta pressione sulla Scandinavia, in lento spostamento verso ovest, si opporrà alla distensione zonale del flusso Atlantico.
Tale dinamica avrà come conseguenza che la corrente a getto, ovvero il fiume d’aria d’alta quota, sarà costretta a frenare e a scendere di latitudine finendo per “strizzare” dalla saccatura fredda tra Groenlandia e Islanda 2 CUT-OFF IN SERIE (il secondo più corposo) che puntano il Mediterraneo Occidentale. Proprio COL PRIMO DI QUESTI AVREMO CHE FARE NEI PROSSIMI 3 GIORNI. Del secondo – teoricamente in arrivo verso domenica – c’è ancora da definirne l’evoluzione.

Intanto ad est stazionerà ancora (ma non ci interesserà più direttamente) la vecchia sacca fredda continentale.
Queste figure andranno a comunicare tra di loro tra giovedì e fine settimana, praticamente in un corridoio comune al di sotto delle cella di hp citata sopra.
Insomma, una tavolozza sinottica che è un po’ un guazzabuglio caotico. Ancora a seguire, sul lungo termine, potremmo andare incontro ad un fase molto mite da promontorio africano. Ma al momento sono solo ipotesi fumose.

Ora, però, rimaniamo al breve termine e allo sviluppo previsto fino a sabato, premettendo che avremo sì che fare con FLUSSI MITI E UMIDI DA OVEST, ma non vedremo una circolazione ciclonica troppo chiusa, anche perché il contrasto termico sui nostri mari sarà limitato. Ciò, comunque, non impedirà la formazione di un minimo depressionario in avvicinamento alle coste tirreniche dalle Baleari e che, tra giovedì e venerdì, ci attraverserà portando delle piogge.
Subito dopo, cioè sabato, dovremmo avere una parentesi di tregua con aria abbastanza mite.
Per la traiettoria del 2′ cut-off, sempre in discesa da nordovest e potenzialmente in riaggancio con la vecchia sacca fredda centro-est europea, ci sarà da attendere e ne riparleremo sabato.

MERCOLEDÌ: giornata definibile di transizione e attesa. Primissime avanguardie prefrontali di tipo “caldo”: nubi stratificate ma in sostanza innocue a spartirsi il cielo con gli ultimi barlumi di sole (minimali le possibilità di qualche pioviggine nelle ore centrali). Qualche sviluppo convettivo orografico solo lungo la dorsale. Aria ancora mite.
A fine giornata ecco approssimarsi le prime piogge, avanguardia del fronte.

GIOVEDÌ-VENERDÌ: queste le giornate più instabili e per buoni momenti anche perturbate.
Dopo la prima banda di precipitazioni (quella notturna tra fine mercoledì e prime ore di giovedì) con pioggia tenue e placida, la giornata di giovedì proseguirà molto instabile e nuvolosa da mane a sera, ma le piogge, sempre tra debole e moderato, tra mattina e pomeriggio, andranno a sprazzi, non uniformi. Solo a fine pomeriggio è previsto l’arrivo del fronte vero e proprio con piogge più consistenti in fascia serale.

Venerdì, dopo le primissime ore prosecuzione del fronte serale, entreremo nella fase occlusa: sarà sempre molto nuvoloso, soprattutto nella prima parte di giornata, ma le precipitazioni torneranno di nuovo disorganizzate e intermittenti. Nel pomeriggio i nuclei si faranno sempre più isolati, con stau appenninico, e si andrà a piovaschi a macchia. Nel frattempo cominceranno a riaprirsi delle fessure tra tardo pomeriggio e tramonto.

SABATO: al momento la vediamo come una giornata di tregua, come già detto.
Dopo residue nubi basse mattutine, si starà su un sereno-variabile… alla Bevilacqua, tra sole e nubi sparse, in un’atmosfera decisamente mite.
Attenti però che a fine pomeriggio e in serata potrebbero avvicinarsi da ovest le prime linee del secondo sistema perturbato, di cui riparleremo, vista la spinosità della lettura nei modelli di calcolo.

TEMPERATURE E VENTI: flussi prevalentemente sudoccidentali se non addirittura di scirocco tra mercoledì pomeriggio e giovedì sulle Adriatiche, che qua ricadrà però come levante.
Venerdì rotazione a libeccio e ostro, infine più calma sabato.
Temperature ancora vicine ai +20 mercoledì, poi in parziale flessione nelle massime tra giovedì e venerdì: difficilmente scenderemo sotto i +14/+15.
Ripresa sabato, in cui non si escludono punte over +20 se il sole ci darà, come dovrebbe e potrebbe, una mano.

Soliti spaghi riassuntivi in calce.