SETTIMANA VARIABILE: BREVE PARENTESI PIOVOSA MERCOLEDÌ IN UNA CIRCOLAZIONE ABBASTANZA MITE.

La nervosa articata di sabato ce ne ha fatte vedere un po’ di ogni tipo (neve, pioggia, graupeln…), come avevamo preannunciato.
Ma si sa che queste rapide incursioni, arrivati ormai ad Aprile, lasciano ben poche tracce, viepiù se a sfogo intermittente.
Ed ecco immediatamente ripresentarsi condizioni più primaverili.
Come si diceva, avremmo avuto una ristabilizzazione del tempo fino a mercoledì mattina.
Aggiungemmo poi che proprio MERCOLEDÌ pomeriggio un CUT-OFF DALLA ZONA IBERICA si sarebbe riavvicinato, CALAMITATO DALLA SACCATURA-MADRE che staziona sopra le Alpi (e che copre praticamente tutto il Centronord Europa).
E infatti sarà così.
Chiariamo subito che questo avvicinamento non porterà nulla di traumatico: si parla di UN POCO ESTESO FRONTE CON QUALCHE PIOGGIA.
Dopodiché, da giovedì, la situazione si appiattirà, cioè LA CIRCOLAZIONE SI
FARÀ ZONALE, livellata, con un flusso disteso lungo i paralleli da ovest verso est e col fronte polare (la linea che demarca il confine tra vorticità polari e hp subtropicale) che scorre più o meno all’altezza delle Alpi.
In sostanza ciò comporterà una situazione di stasi, con ARIA ABBASTANZA MITE DA OVEST e solo parzialmente umida-instabile al Centrosud: la variabilità del nostro titolo, tra spazi di sereno e nubi sparse.

Solo verso sabato pomeriggio si può intravedere uno stop a questo flusso zonale, un’ondulazione, visto l’approfondirsi di una saccatura tra Azzorre, Canarie e Portogallo, che farà innalzare un promontorio subtropicale alla sua destra, ossia tra Spagna e Mediterraneo più occidentale.
Ciò farà sì che dalla saccatura soprastante potrebbe transitare attraverso l’Italia un veloce cavo d’onda, ma subito dopo quel promontorio (di matrice nordafricana) si sposterebbe verso est, cioè anche verso di noi.
Stiamo parlando di un’evoluzione che è comunque abbastanza lontana e va a riguardare già l’inizio della settimana prossima. Sarebbe, del resto, un promontorio mobile, ovvero di breve durata (2-3giorni circa) e poco ficcante. Ma ne riparleremo verso il fine settimana assieme a quel teorico cavo d’onda che lo precederà, visto che gli effetti del cavo stesso, al momento, sono in dubbio nella modellistica e non tanto incisivi.

MERCOLEDÌ: prima metà di giornata ancora tranquilla, col sole mattutino via via adombrato dalle prime velature. Nel pomeriggio ecco avvicinarsi appunto quel piccolo fronte da ovest che porterà, insieme a una nuvolosità stratificata più corposa, delle piogge tra pomeriggio e sera.
In linea del tutto generale, l’intensità delle precipitazioni sarà sul moderato, pioggia tranquilla e placida; certo, qualche momento, soprattutto nel pieno pomeriggio, un po’ più intenso non lo escludiamo. Queste ci accompagneranno fino a tarda sera e prima notte, diminuendo man mano di nerbo.

GIOVEDÌ-SABATO MATTINA:
ultime gocce nelle prime ore di giovedì, giornata che poi procederà all’insegna del variabile, tra nubi e schiarite, con un pizzico di instabilità residua.
Minime le possibilità per isolati sgrulletti nelle ore centrali.
Anche il resto dello step previsionale sarà contraddistinto dalla variabilità: tra sole e nubi sparse, quasi senza chance per qualche micro-piovuta estemporanea.
Tra alba e primo mattino nubi basse e qualche nebbiolina in valle.

Diciamo che, al momento, sabato, da mezza giornata, vede quel dubbio di cui parlavamo sopra, pertanto riaggiorneremo al riguardo.

TEMPERATURE E VENTI:
termometri senza variazioni di rilievo, con minime in leggero rialzo e massime sui +15 fino a giovedì; leggermente sopra tra venerdì e sabato, non così distanti dai +20.
Venti sempre dai quadranti occidentali, se non una temporanea rotazione a debole grecale/tramontana mercoledì sera/notte, per poi tornare gradualmente da ovest e sudovest, più intenso tra giovedì sera, venerdì e sabato.

Bastano gli spaghi per dare il quadro sulla verticale eugubina.