TORNANO (FINALMENTE) I CERI IN CITTÀ MA TORNA PURE L’INSTABILITÀ.

Il sole ci sta accompagnando ormai da diversi giorni e, nonostante la variabile del grecale, sta donando le giornate tipicamente primaverili che annunciammo sin da sabato scorso.
Ora, però, questa circolazione, con promontorio stretto su di noi, vedrà la sua fine e proprio A PARTIRE DA DOMENICA 1 MAGGIO IL BACINO DEL MEDITERRANEO SARÀ SOGGETTO AD UN VIAVAI DI PICCOLI IMPULSI INSTABILI, sotto forma di circoscritti cut-off che si dipartono come frange dal grande lobo polare che staziona alle alte latitudini.
Sinceramente, a livello sinottico niente di importante, solo un CALO DI PRESSIONE A CORRENTE ALTERNATA nel Mediterraneo, ma senza approfondimenti o chiusure cicloniche di gran rilievo, se non forse verso il 5-6 Maggio. Ma di questo possibile peggioramento riparleremo.
D’altra parte, visto l’avanzare stagionale, in casi simili si dà linfa ai classici FENOMENI TERMOCONVETTIVI, ossia piovaschi o rovesci anche a sfondo temporalesco.

Nella carta sinottica (istantanea sul lunedì) vediamo appunto quel pullulare di “macchie più sbiadite” che vanno ad inficiare la stabilità dell’area mediterranea, con un Azzorre che spinge il suo asse verso le isole Britanniche. Più in alto notate il maestoso lobo polare da cui vengono appunto “strappati” questi brandelli freschi e instabili diretti verso latitudini più basse.
Nel primo entroterra africano transita tra sabato e domenica un minimo depressionario che comunque non ci riguarda (poi un successivo verso giovedì/venerdì, che potrebbe rientrare in gioco: monitoreremo, come detto).

DOMENICA: nuvolosità in aumento da fine sabato che preannuncia l’ingresso della prima “goccia fredda” della serie, in discesa meridiana dalla Germania attraverso le Alpi. Piccolo blando minimo ligure ma poco strutturato.
In mattinata nuvolosità diffusa ma, presumibilmente, scongiuriamo fenomeni severi, visto ancora lo scarso carico energetico nella prima parte di giornata: qualche goccia ci può stare ma ancora poca cosa.
Da mezzodì, però, aumenta la possibilità di formazioni cumuliformi torreggianti e quindi anche la chance per qualche cella temporalesca a zonzo.
Tale dinamica di accesa convettività di contrasto andrà avanti a intermittenza fino al tramonto, quando poi l’energia in gioco scemerà, pur permanendo la nuvolosità.

LUNEDÌ-MERCOLEDÌ: in questa fase, mentre lunedì la vecchia “goccia” scivolerà lentamente verso i Balcani, saremo salvi dal passaggio di altri transienti “freddi” in quota, quindi ci troveremo in una situazione di transizione con lieve temporaneo recupero di pressione, seppur ancora un po’ instabile.

In generale lo sviluppo di queste giornate vedrà mattine più tranquille e con discreti spazi di sole, ma le fasce pomeridiane saranno contraddistinte dalla classica termoconvettività, un po’ la replica di quanto visto in questo inizio settimana.
Il tutto si tradurrà nello sviluppo di nubi cumuliformi nelle ore centrali con possibilità di qualche piovasco o fenomeno temporalesco a macchia di leopardo. Impossibile definirne localizzazione e fioritura: va preso come trend evolutivo all’interno di un ciclo giornaliero ripetitivo.
Nel tardo pomeriggio/tramonto energia in calo e dissipazione della nuvolosità cumuliforme.

Mercoledì probabilmente vedrà più velature e appannamenti mattutini visto un apporto di umidità maggiore estrapolato dai mari occidentali e poi il solito trend a convettività pomeridiana già descritto.

Con GIOVEDÌ cominceremo a vedere un maggior richiamo caldo-umido meridionale contestualmente all’avvicinarsi del nuovo cut-off nordafricano in fase con un’altra “goccia” in distacco da nordovest. Ma di tutto ciò nel prossimo bollettino.

Precisiamo che, vista la caoticità della sinottica, martedì potrebbe essere soggetto anche a maggiore instabilità se si avvicinasse da nordovest un altro piccolo impulso disturbante in quota. Per ora non crediamo ad ulteriori accentuazioni o approfondimenti in negativo.

TEMPERATURE E VENTI: niente di sconvolgente sul profilo termico se non la fisiologica perdita di qualche grado nelle massime di domenica: scontato che sotto eventuale temporale ci sarà un maggior rovesciamento dell’aria fredda in quota.
Poi tra lunedì e mercoledì si starà sempre nel ventaglio dei +18/+22.
Venti prima da sud/sudovest convergenti con quelli di nordest, poi da domenica sera si tornerà a grecale, da moderato a debole col passar dei giorni.

In calce i soliti spaghi.