CLIMA ANCORA MITE E ALTA PRESSIONE CHE RESISTE AI DEBOLI COLPI DELL’INSTABILITÀ.
PIOGGE? SE NE PARLA A FINE MESE.

La primavera è entrata in tutto il suo sfolgorio, fatto di cieli azzurri e temperature massime praticamente da fine Aprile. Per gli archivi: sia ieri, giovedì 24, che oggi abbiamo per la prima volta toccato e di poco sfondato il muro dei +20 gradi.
Manca sempre quell’altro ingrediente tipico della variabilità primaverile: la pioggia.
Ci sarà da aspettare ancora qualche giorno, ma probabilmente verso fine mese (diciamo a partire da mercoledì prossimo) potrebbero finalmente giungere dall’Atlantico le prime precipitazioni tipicamente stagionali, anche perché il Vortice Polare, il “pallottolone” delle alte latitudini che è il centro motore delle potenziali ondate fredde e perturbate, sta subendo duri colpi, sia per forzanti dinamiche che per fisiologica progressione stagionale (cosiddetto Final Warming); insomma, dovrebbe cedere definitivamente, ma, prima di riassorbirsi e “andare in letargo” definitivamente, potrebbe sferrare i colpi primaverili con ondulazioni e scambi meridiani più pronunciati. Sarebbe la classica variabilità primaverile, fatta di piogge e/o ultimissime sferzatelle fredde alternate a promontori subtropicali con qualche fiammatella niente male.
Questo è un discorso ovviamente molto generale, indicativo semplicemente di un andamento a larga scala.
Al solito, solo volta per volta potremo sapere e raccontarvi quel che deciderà di proporci l’atmosfera.

Vista la distanza, l’argomento piogge di fine mese sarà discusso nel prossimo bollettino.

Torniamo, quindi, al breve termine, quello dello sviluppo in vista tra sabato e martedì.
Saremo sintetici: IL CAMPO DI HP di questi giorni REGGERÀ ANCORA, più o meno fino a martedì, anche se dovrà guardarsi da QUALCHE TIMIDO ATTACCO, nelle vesti di una DEBOLE “GOCCIA FREDDA” in quota cui si assocerà un minimo depressionario; ma la traiettoria di tale circoscritto sistema sarà bassa: dalle coste algerine si porterà, entro lunedì, tra la Sirte (mar Libico) e l’Egeo, risalendo appena di latitudine domenica.
Praticamente per noi gli effetti saranno nulli o quasi, sia sul profilo termico che pluviometrico, ancora discretamente scudati dal campo di hp.
Tutto ciò in attesa del teorico peggioramento che abbiamo prefigurato in apertura.

SABATO-MARTEDÌ: senza andare a spaccare il capello, diciamo subito che rispetto all’azzurro incontaminato di questi giorni vedremo qualche appannamento o velatura in più, nubi alte o medio-alte più o meno spesse. Non mancherà il sole, seppur con più affanno.
Le prime coperture le vedremo a partire dal tardo pomeriggio/sera di sabato e soprattutto domenica.
In questo frangente di maggiore spessore (sabato notte/domenica) saranno comunque ridotte al lumicino se non proprio infattibili delle intermittenti pioviggini. Noi tendiamo proprio ad escluderle. Ad ogni modo, stiamo parlando di bazzecole.
Si proseguirà poi con un lunedì sempre sul binario del sole giusto schermato da qualche cirrostrato; aria ancora mite.
Martedì lo schermo al soleggiamento potrebbe rifarsi un po’ più spesso (tra cirrostrati e altostrati), premonitori del guasto successivo.
Nelle prime mattine, al solito, qualche nebbiolina o nube bassa potrà sempre annidarsi nelle vallate o piccole conche.

TEMPERATURE e
E VENTI: stabili o minimamente in calo le massime tra domenica e martedì (quindi tra i +17 e +20); minime in leggero rialzo. Venti deboli o al più moderati da est/nordest. Martedì ruoteranno da sud/sudovest riportando su più umidità.

In calce i soliti spaghi.

 

 

 

TRA FREDDO RUSSO E RICHIAMO MITE A INIZIO SETTIMANA.
SEMPRE STERILE IL VERSANTE PRECIPITAZIONI.

Prosegue la situazione di stenta quanto a precipitazioni. Ce ne siamo accorti tutti. E sicuramente, pur con giornate azzurre e asciutte, sentiamo ancora addosso un’aria più invernale che primaverile: aria che affluisce da est, quindi anche delle più fredde come estrazione.
Certo, le ore di luce e il sole di Marzo cercano di controbilanciare questo fatto, almeno nelle ore centrali (ad esempio giovedì abbiamo toccato e superato i +15 gradi, come ci aspettavamo, grazie al promontorio di hp stretto ma ben incuneato).

I prossimi giorni sostanzialmente non vedranno grosse variazioni.
Avremo 2 momenti ben definiti:
A) Il PROMONTORIO INTERCICLONICO che ci ha protetto VIENE un po’ STRETTO TRA i DUE FUOCHI, ossia tra la saccatura polare atlantica ad ovest e quella continentale ad est.
La sua debole radice subtropicale insomma viene scalfita e si andrà quasi a chiudere una cella isolata di hp lassù in zone baltico-scandinave (cose già prefigurate).
Risultato: continuerà ad affluire aria fredda da est, mentre UN PICCOLO FRONTE Atlantico scivolerà basso tra le Baleari e la Sicilia per poi risalire tra domenica e lunedì verso il Mar Ligure e la Costa Azzurra. Effetti praticamente irrilevanti per noi.

B) Proprio da LUNEDÌ dalla saccatura Atlantica SI STACCHERÀ UN CUT-OFF diretto verso le zone iberico-magrebine.
Risultato: tale circolazione chiusa richiamerà alla sua destra CORRENTI MITI DA SUD/SUDEST, quindi aria umida ma più “calda” che andrà a scalfire un po’ il cuscino freddo. Anche in tal caso precipitazioni assenti, trovandoci comunque ai margini della circolazione ciclonica.

Basterebbe ciò a dare un’idea del tempo che ci aspetta tra sabato e martedì/mercoledì.

SABATO-DOMENICA: situazione variabile ma tutto sommato senza particolari ombre, se non per qualche velatura o stratificazione che andrà ogni tanto a schermare il sole: sono le propaggini di quel fronte sopra descritto. Niente di destabilizzante. Domenica forse più pulita di sabato, ma parliamo di dettagli. Aria ancora piuttosto fresca, anche di giorno.

LUNEDÌ-MERCOLEDÌ: tra domenica sera e lunedì mattina il fronte si sarà portato verso il Mar Ligure con una banda di precipitazioni che costeggerà il litorale tirrenico risalendo dalla Sicilia occidentale.
Nella notte tra domenica e lunedì qualche corpo nuvoloso più denso si avvicina all’Umbria ma i suoi effetti saranno molto striminziti: al massimo qualche pioviggine tra notte e alba. Gradualmente poi, da mezza giornata, alle nuvole si sostituirà il sole, visto che il fronte si “romperà”.

Nel frattempo si andrà a staccare definitivamente il cut-off iberico sullodato.
Praticamente da lunedì pomeriggio a mercoledì saremo sotto un flusso meridionale con rialzo termico e pochi disturbi se non qualche velatura più o meno spessa. I modelli non sono ancora del tutto concordi, ma non cambierebbe molto: in base alla precisa collocazione di quel cut-off si andrà dal soleggiamento appena velato a una situazione di schermo e appannamento sterile (un po’ di quella che chiamiamo “maccaja”).
Ad esempio, per il modello americano GFS la nuvolosità stratificata sarebbe quasi assente.
Da vedere poi, proprio a partire da mercoledì, come evolveranno quel cut-off e la situazione in Est Atlantico, perché potrebbero arrivare anche delle piogge da ovest ma pure di nuovo flussi freddi da est, in un canale di comunicazione. Ma siamo troppo lontani per stabilirlo già da ora.

TEMPERATURE E VENTI: dal grecale, seppur moderato, passeremo gradualmente tra lunedì sera e martedì a ostro e poi a libeccio. Contestualmente i termometri dalla lieve flessione in corso (massime intorno ai +9/+10) si riporteranno verso i +15 nella prima parte della settimana.
Albe ancora abbastanza fredde con nebbie o nubi basse.

In carta facciamo notare la differenza di temperatura (sono isoterme a una quota media di 1500 metri) che avremo tra weekend e inizio settimana, in base alle 2 fasi descritte.