50 E 50: DOPO I PRIMI ASSAGGI DI PRIMAVERA LE SOLITE SFERZATE DA EST.
PRECIPITAZIONI? POCO O NIENTE.

Ci eravamo lasciati consapevoli del rialzo termico di questi giorni nei valori massimi. I termometri sono tornati a toccare e pure a superare la soglia dei +15 riportando la situazione in media coi valori del periodo.
È pur sempre agli albori la primavera (quella astronomica entrerà tra 5 giorni).
Avevamo peraltro accennato al possibile avvicinarsi del cut-off iberico (quello che finora ha fatto sì che arrivasse a noi aria più mite da sud; ma pure sabbia desertica!) e anche della solita sacca fredda continentale, sempre in agguato da est, in un possibile canale di comunicazione.
Col passare dei giorni i modelli di calcolo hanno continuato ad inquadrare una dinamica simile, ma in maniera un po’ meno convinta.

Il quadro sinottico risulta un po’ movimentato – è pure metà Marzo – e il Vortice Polare comincia a risentire anche fisiologicamente della stagione che avanza.
Notiamo comunque, nella panoramica, due particolari, che sanno di recrudescenza, di situazione bloccata:

A) La tendenza dell’hp a portarsi verso il Nordeuropa e spesso a chiudersi in una cella baltico-scandinava.

B) Conseguenza di A: l’avvezione di aria fredda continentale verso i lidi adriatici e, in Est Atlantico, un ramo secondario della corrente a getto che stacca dei cut-off alle porte delle Colonne d’Ercole.

In questo quadro la sostanza per noi sarà ancora di LIMBO, PALUDE BARICA, ovvero una situazione senza sussulti: una STABILITÀ PARZIALMENTE INTACCATA da piccole spine.

Nel caso specifico di questa seconda parte di settimana,
assisteremo alla traslazione del cut-off ex-iberico verso le coste algerine e nel contempo una nuova cresta azzorriana salirà nuovamente verso la Scandinavia richiamando lungo il suo bordo orientale aria di estrazione continentale, che però non sembra prenderci troppo in pieno, preferendo ancora una volta (basti ricordare questo inverno) le zone egeo-balcaniche. Comunque assisteremo ad un CALO TERMICO NEL FINE SETTIMANA e fino all’inizio della prossima.
In tutto ciò, con un cut-off troppo basso e aria continentale non troppo instabile (fredda ma secca), le precipitazioni latiteranno o saranno ridotte a minime comparsate.
Basti guardare gli spaghi in calce: le “precipitations” sono una riga praticamente piatta.

GIOVEDÌ-DOMENICA: i venti cominceranno a ruotare di nuovo da nordest, complici le dinamiche descritte, anche se fino a sabato mattina l’aria continentale non sarà ancora entrata.
Il cut-off algerino, tra giovedì e venerdì, apporterà soltanto un po’ di umidità sotto forma di stratocumuli o stratificazioni medie (cosiddetta “maccaja”), lasciando ancora spazio al sole di filtrare, in un tipico gioco di variabilità con blanda instabilità a quote medio-basse. Sparute e ridotte all’osso le chance di qualche pioviggine tra notte e mattina di venerdì.

Tra sabato e domenica, mentre un piccolo nocciolo freddo dal Baltico sorvolerà in maniera retrograda le Alpi (non ci interessa), ecco avvicinarsi l’aria continentale, ma, come detto, il nucleo principale sarà anatolico ed egeo-balcanico.
Sabato vedrà maggiori riaperture, sempre in un gioco delle parti tra nubi irregolari e sole, mentre domenica un po’ dell’avvezione fredda da est andrà a condensare in prossimità della barriera appenninica dando il la a dei nuclei di stau: per noi effetti pressoché inavvertibili, se non per qualche isolata pioviggine o piovasco tra tarda mattina e primissimo pomeriggio. Ma le percentuali sono davvero risicate al momento (ricordiamo che ancora è mercoledì e certi dettagli a 4 giorni sono praticamente indefinibili).
Le mattine saranno contraddistinte da qualche nebbia o nube bassa.

INIZIO SETTIMANA: al momento, a parte le isobare continentali, non si scorgono ulteriori disturbi e il sole dovrebbe dominare. Ultimi scampoli da effetto stau solo per il medio-basso basso Appennino dai Sibillini in giù. Il soleggiamento nelle ore centrali controbilancerà in parte il tipo d’aria che avremo addosso.

Vista la distanza, se ci saranno modifiche sostanziali alle dinamiche descritte, ne daremo lumi.

TEMPERATURE E VENTI: fino a giovedì le massime reggeranno su valori di inizio primavera, poi gradualmente avremo il calo suddetto, ritornando tra sabato e lunedì intorno ai +10/+12, grado più grado meno.
Le minime si manterranno accettabili fino a sabato per poi tornare a calare, riavvicinandosi allo 0; probabilmente andremo anche sotto a inizio settimana.
I venti ruoteranno a grecale da giovedì, più sensibile nel fine settimana.

 

TRA FREDDO RUSSO E RICHIAMO MITE A INIZIO SETTIMANA.
SEMPRE STERILE IL VERSANTE PRECIPITAZIONI.

Prosegue la situazione di stenta quanto a precipitazioni. Ce ne siamo accorti tutti. E sicuramente, pur con giornate azzurre e asciutte, sentiamo ancora addosso un’aria più invernale che primaverile: aria che affluisce da est, quindi anche delle più fredde come estrazione.
Certo, le ore di luce e il sole di Marzo cercano di controbilanciare questo fatto, almeno nelle ore centrali (ad esempio giovedì abbiamo toccato e superato i +15 gradi, come ci aspettavamo, grazie al promontorio di hp stretto ma ben incuneato).

I prossimi giorni sostanzialmente non vedranno grosse variazioni.
Avremo 2 momenti ben definiti:
A) Il PROMONTORIO INTERCICLONICO che ci ha protetto VIENE un po’ STRETTO TRA i DUE FUOCHI, ossia tra la saccatura polare atlantica ad ovest e quella continentale ad est.
La sua debole radice subtropicale insomma viene scalfita e si andrà quasi a chiudere una cella isolata di hp lassù in zone baltico-scandinave (cose già prefigurate).
Risultato: continuerà ad affluire aria fredda da est, mentre UN PICCOLO FRONTE Atlantico scivolerà basso tra le Baleari e la Sicilia per poi risalire tra domenica e lunedì verso il Mar Ligure e la Costa Azzurra. Effetti praticamente irrilevanti per noi.

B) Proprio da LUNEDÌ dalla saccatura Atlantica SI STACCHERÀ UN CUT-OFF diretto verso le zone iberico-magrebine.
Risultato: tale circolazione chiusa richiamerà alla sua destra CORRENTI MITI DA SUD/SUDEST, quindi aria umida ma più “calda” che andrà a scalfire un po’ il cuscino freddo. Anche in tal caso precipitazioni assenti, trovandoci comunque ai margini della circolazione ciclonica.

Basterebbe ciò a dare un’idea del tempo che ci aspetta tra sabato e martedì/mercoledì.

SABATO-DOMENICA: situazione variabile ma tutto sommato senza particolari ombre, se non per qualche velatura o stratificazione che andrà ogni tanto a schermare il sole: sono le propaggini di quel fronte sopra descritto. Niente di destabilizzante. Domenica forse più pulita di sabato, ma parliamo di dettagli. Aria ancora piuttosto fresca, anche di giorno.

LUNEDÌ-MERCOLEDÌ: tra domenica sera e lunedì mattina il fronte si sarà portato verso il Mar Ligure con una banda di precipitazioni che costeggerà il litorale tirrenico risalendo dalla Sicilia occidentale.
Nella notte tra domenica e lunedì qualche corpo nuvoloso più denso si avvicina all’Umbria ma i suoi effetti saranno molto striminziti: al massimo qualche pioviggine tra notte e alba. Gradualmente poi, da mezza giornata, alle nuvole si sostituirà il sole, visto che il fronte si “romperà”.

Nel frattempo si andrà a staccare definitivamente il cut-off iberico sullodato.
Praticamente da lunedì pomeriggio a mercoledì saremo sotto un flusso meridionale con rialzo termico e pochi disturbi se non qualche velatura più o meno spessa. I modelli non sono ancora del tutto concordi, ma non cambierebbe molto: in base alla precisa collocazione di quel cut-off si andrà dal soleggiamento appena velato a una situazione di schermo e appannamento sterile (un po’ di quella che chiamiamo “maccaja”).
Ad esempio, per il modello americano GFS la nuvolosità stratificata sarebbe quasi assente.
Da vedere poi, proprio a partire da mercoledì, come evolveranno quel cut-off e la situazione in Est Atlantico, perché potrebbero arrivare anche delle piogge da ovest ma pure di nuovo flussi freddi da est, in un canale di comunicazione. Ma siamo troppo lontani per stabilirlo già da ora.

TEMPERATURE E VENTI: dal grecale, seppur moderato, passeremo gradualmente tra lunedì sera e martedì a ostro e poi a libeccio. Contestualmente i termometri dalla lieve flessione in corso (massime intorno ai +9/+10) si riporteranno verso i +15 nella prima parte della settimana.
Albe ancora abbastanza fredde con nebbie o nubi basse.

In carta facciamo notare la differenza di temperatura (sono isoterme a una quota media di 1500 metri) che avremo tra weekend e inizio settimana, in base alle 2 fasi descritte.