riceviamo e pubblichiamo da ufficio stampa comune di Gubbio]

Si incontreranno domattina alle 12 a Palazzo Pretorio, parte in presenza e parte in videoconferenza, il sindaco di Gubbio Filippo Stirati, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e i Parlamentari umbri, per avviare insieme una valutazione sul quadro normativo all’interno del quale poter consentire lo svolgimento della Festa dei Ceri 2022. All’indomani anche degli incontri con il primo cittadino del Comune di Siena Luigi de Mossi, con i sindaci delle città della Rete delle grandi macchine a spalla, con il Prefetto Gradone e con il Questore Bellassai, si continua dunque nel percorso di coinvolgimento di tutte le istituzioni e tutte le rappresentanze per far sì che la grande volontà degli eugubini di riprendere la Festa dei Ceri possa essere condivisa e accompagnata.

Le sollecitazioni degli ultimi giorni hanno prodotto proprio ieri in Senato la presentazione di un emendamento da parte del senatore Luca Briziarelli, concepito in modo trasversale, che, nel caso del protrarsi dello stato di emergenza, consentirebbe “di svolgere feste popolari e all’aperto, anche con modalità itinerante e in forma dinamica, riconosciute di notevole interesse culturale”.

Un risultato importante, ma che, come spiega oggi il sindaco, “non avrebbe dovuto in alcun modo essere connotato politicamente. Nessuno può mettere cappelli o fare fughe in avanti quando si parla di Festa dei Ceri: questo non solo non aiuta la nostra causa ma crea conflitti e reazioni a dir poco negative, tanto è vero che, anche in anni lontani, chiunque abbia fatto il tentativo di strumentalizzare la Festa ne ha ricevuto indietro un danno, un boomerang. La Festa dei Ceri è cosa sacra per tutta la città: per questo il post diffuso sui social da parte del senatore Franco Zaffini è stonatissimo e inaccettabile. Utilizzare l’immagine dei Ceri per veicolare messaggi politici è quanto di più errato, scorretto e inammissibile si possa immaginare. Del resto, è sufficiente leggere le reazioni a caldo che proprio sotto a quel post si sono scatenate per capire quanto possa essere stato inopportuno. Il percorso per la Festa 2022 è e deve continuare ad essere completamente e assolutamente bipartisan, all’insegna di valori comuni e della volontà di ogni cittadino eugubino, al di là di qualsiasi appartenenza politica, di tornare a vivere il 15 maggio. La Festa dei Ceri è simbolo della comunità regionale tutta e come tale va interpretato e vissuto”.