Continua l’impegno della diocesi di Gubbio per il mantenimento, il restauro e la valorizzazione degli edifici ecclesiastici, straordinari esempi di architettura e contenitori d’arte che raccontano la storia millenaria della Chiesa eugubina. Ora anche con un nuovo strumento dedicato alle aziende che operano nel settore.

“Spesso ci troviamo di fronte – spiega il vescovo Luciano Paolucci Bedini – a veri e propri gioielli e scrigni di bellezza per i quali è necessario, al fine di conservarne intatto lo splendore e la funzionalità, investire ingenti risorse. Tale attività di custodia e valorizzazione non sarebbe possibile per la nostra piccola diocesi senza il sostegno della Conferenza episcopale italiana, che mette annualmente a disposizione per questi scopi dei fondi dedicati, provenienti dalle contribuzioni volontarie dei cittadini attraverso la scelta di destinare l’8 per mille delle proprie imposte alla Chiesa cattolica”.

Parole che il Vescovo scrive in una lettera pubblicata sul sito diocesano (all’indirizzo www.diocesigubbio.it/elenco-imprese-edili) e indirizzata alle aziende che operano nel settore edile. “Per finanziare e realizzare concretamente questa attività di restauro e manutenzione straordinaria per la conservazione e l’uso di tale patrimonio – aggiunge mons. Paolucci Bedini – è pertanto necessario uno sforzo progettuale notevole, che vede coinvolte diverse figure professionali e soggetti qualificati a vari livelli; tra questi un ruolo fondamentale è quello delle imprese che operano nel settore edilizio, che devono essere molto spesso altamente qualificate per realizzare interventi complessi e sfidanti dal punto di vista tecnologico ed organizzativo”.

Proprio in questi ultimi anni e nei prossimi, gli uffici amministrativi della Curia eugubina sono impegnati a coordinare numerosi cantieri che hanno già restituito – o lo faranno prossimamente – chiese ed edifici parrocchiali alle comunità diocesane.

“Occorre – scrive ancora il vescovo Luciano – un costante sforzo di aggiornamento rispetto alle procedure, ai materiali e alle tecniche da utilizzare sul campo, non disgiunto da un’attenzione altrettanto importante per gli aspetti etici che riguardano l’organizzazione dei cantieri e degli addetti coinvolti sotto tutti gli aspetti, compresi quelli della sicurezza e del rispetto dei diritti dei lavoratori”.

Ci sono gli aspetti normativi e di certificazione che la Curia diocesana ha sempre preso in considerazione per l’affidamento dei lavori di carattere edile, ma – spiega mons. Paolucci Bedini – “per una comunità ecclesiale sono altrettanto importanti aspetti umani di solidarietà, condivisione e fiducia, rispetto ai quali la nostra diocesi intende rivolgere la giusta attenzione”.

Ecco allora l’idea di istituire un elenco di imprese edili qualificate e con tutte le caratteristiche richieste, con le quali poter collaborare per l’affidamento di lavori di restauro, manutenzione straordinaria e risanamento conservativo del patrimonio edilizio ecclesiastico. L’iniziativa della diocesi eugubina sarà divulgata nei prossimi giorni anche attraverso le associazioni e le organizzazioni di categoria.

Per fare richiesta di inserimento nell’elenco è sufficiente scaricare, compilare e rispedire il modulo disponibile sul sito Internet www.diocesigubbio.it. Una commissione interna, nominata dal Vescovo, verificherà le richieste arrivate e stilerà l’elenco, che avrà una validità di cinque anni e potrà essere costantemente aggiornato. Per tutte le informazioni è possibile contattare l’ufficio diocesano per l’Edilizia di culto, tel. 0759273980 – email edilizia@diocesigubbio.it.