NÈ CARNE NÈ PESCE: INVERNO ANCORA NON PERVENUTO. SOLO DISTURBI TRANSITORI.

Serene giornate in compagnia dell’alta pressione: previsione settimanale la nostra ultima, ma confermata dai fatti.
Beh, non si prospettano grossi reset o cambi di circolazione netti nei prossimi giorni: SOLO UN PARZIALE INTACCO ALL’HP DA PARTE DI UNA DEBOLE ONDULAZIONE che traslerà dalla Francia verso est costeggiando le Alpi, seguendo in sostanza il treno zonale (il flusso principale che spinge da ovest verso est).
Sarà dunque un SEMPLICE CAVO D’ONDA a disturbare questo FINE SETTIMANA, ma nei fatti poche davvero saranno le precipitazioni (ovviamente piovose, viste il tipo di aria in questione).
Inverno ancora “desaparecido”, intendiamo quello delle articate severe; e già ne spiegammo il perché: VORTICE POLARE STRATOSFERICO MOLTO COMPATTO E CAPACE DI CONDIZIONARE ANCHE IL SUO “GEMELLO” BASSO IN TROPOSFERA. Immaginate una pila di piatti perfettamente incolonnata da cima a fondo: questo è il vortice polare quando è compatto e fortemente vorticante. Ovviamente se a quelle latitudini accade ciò, alle nostre latitudini non possiamo attenderci grandi manovre. E infatti stiamo spesso assistendo alla distensione lungo i paralleli dell’anticiclone azzorriano.
Questa configurazione potrebbe non vedere sblocchi per diverso tempo, ovvero, l’inverno meteorologico potrebbe concludersi con questo assetto.
Comunqueo, non essendo la troposfera una lastra piatta, ma un alternarsi di oceani e terre emerse (fatte di rilievi e naturali attriti alla circolazione), non dobbiamo escludere qualche timida ondulazione del flusso principale o qualche “strappo”, ossia delle veloci incursioni che si sganciano dalle grandi saccature polari (normalmente attraverso isolamento di un cut-off).
È quanto si vede dai modelli per i prossimi giorni:

A) TRA 11 E 13 UN BLANDO CAVO D’ONDA

B) TRA 14 E 15 UN PROBABILE CUT-OFF CON VELOCE AZIONE FRONTALE (scriviamo probabile perché ancora da definire).

Dopodiché, con discreta attendibilità, ci attenderà una nuova rimonta altopressoria da ovest.

Con un sintetico commento, stagione che, dopo un esordio che sembrava promettente (prima parte di Dicembre), è filata via lungo i binari dell’anonimato e ormai il tempo stringe.
Nulla impedisce colpi di coda tra fine mese e Marzo, anche se i forecast a lunga gittata sembrano abbastanza piatti addirittura fino a metà Marzo. Ma l’atmosfera è caos per eccellenza, quindi queste valutazioni le faremo con cognizione di causa una volta a ridosso della primavera meteorologica.

VENERDÌ-SABATO: dalla stabilità alla variabilità condita da un pizzico di instabilità.
Venerdì mattina e primo pomeriggio senza deragliamenti dal binario dell’hp, che però comincia a farsi da parte: quindi ancora prevalentemente sereno (a parte le solite nebbie mattutine da inversione termica) ma nel pomeriggio ecco avvicinarsi le velature e poi le stratificazioni, praticamente sterili.

Sabato, molto variabile, inizierà tra nubi basse mattutine e stratocumuli che però potranno lasciare spazio a delle schiarite pomeridiane grazie alla rotazione dei venti a tramontana/grecale. Piogge (o meglio pioviggini) difficili e intermittenti, più plausibili nelle ore notturne e al primo mattino.

DOMENICA-LUNEDÌ: ancora una fase di transizione (che ci traghetterà al veloce peggioramento del 15) con scarsa fenomenologia, ma il lunedì farà da apripista, come prefrontale umido, al (presunto) affondo di martedì.
Domenica giornata tutto sommato accettabile, tra sole e nubi, nella più classica variabilità, senza impicci particolari se non velature ad appannare il soleggiamento, sotto forma di “maccaja” (il coperchio di strati medio-basso ma perlopiù innocuo), addensantesi maggiormente nella fascia pomeridiana, quando i flussi torneranno a spirare, più umidi, da ovest/sudovest (minimale e ridicola la chance di qualche stilla piovigginosa).

Lunedì, come detto, si avvicinano le avanguardie del fronte di martedì: correnti umide da sudovest, nuvolosità sempre più compatta ma ancora scarsi i fenomeni: al massimo qualche pioviggine o locale isolato piovasco. In serata dall’alto Tirreno ecco il minimo che abborda le coste toscane. Ma di questo e della successiva rimonta anticiclonica parleremo nel prossimo appuntamento, in attesa di informazioni più certe.

TEMPERATURE E VENTI: nessun sostanziale sovvertimento sui termometri se non un fisiologico calo contestualmente all’aumento della nuvolosità.
Massime oscillanti tra i +8/+9 e i +13 gradi.
Venti prima da sudovest, poi da nordest tra sabato e alba di domenica e poi di nuovo da sudovest. Mai veramente forti se non un po’ più attivi sabato col grecale.

In calce i soliti spaghi, sintetici e illustrativi.