INVERNO SEMPRE AI BOX: DA HP A CAREZZE INSTABILI POI DI NUOVO HP.

Come accennammo, ecco che il campo di ALTA PRESSIONE che ha dominato in questi ultimi giorni vedrà un LIEVE INTACCO: quel cavo d’onda del 4-5 Febbraio che intravedevamo nel nostro precedente bollettino.
La lettura è stata confermata dagli elaboratori.
Chiariamo subito: cavo d’onda (ovvero piccola ansa della saccatura polare), parziale intacco, vorticità e minimi depressionari smunti, insomma, nulla di che in soldoni.
Questa temporanea instabilità con calo di pressione riguarderà le giornate di venerdì e sabato, ma con quasi totale assenza di fenomeni.
Dopo una domenica di transizione, UN’ULTIMA E VELOCE ANSA DELLA SACCATURA (con aria un po’ più fredda) lambirà l’Italia LUNEDÌ, mentre l’Azzorre spinge da ovest a tutta forza, coadiuvato in questa manovra ovest-est da una profondissima vorticità islandese (ricordate quanto accennato sulla compattezza del vortice polare alle alte latitudini?) che inasprisce così il gradiente (ossia il differenziale termico tra massa polare e massa subtropicale) e crea due piani distesi demarcati da un nastro trasportatore che altro non è che la corrente a getto, ben tesa lungo i paralleli.
Poi, dopo, il veloce disturbo di lunedì che scivolerà via verso sudest proprio lungo il bordo orientale dell’hp, ecco che vivremo qualche giorno in compagnia di un vero e proprio PROMONTORIO MOBILE DI HP, in cui alla matrice zonale azzorriana si unirà anche un contributo nordafricano, (quindi da sud) grazie ad un’esile lacuna depressionaria in zona Canarie.
Questo il quadro che vivremo da venerdì 4 a tutta la prima decade.
Oltre non possiamo certo addentrarci: non si fanno profezie o elucubrazioni avventate in meteorologia.
Diciamo che la prima parte di Febbraio è andata, come mestamente vagirebbero gli invernofili, e sarà da vedere se verso metà mese ci sarà un degno sussulto oppure si continuerà su questo trend, tra hp e minimi contentini.

Sintetizziamo queste fasi con 2 pannelli: nel primo vedete la blanda ansa del 4-5 e nell’altro il promontorio di hp in arrivo subito dopo il veloce scorrimento freddo di lunedì destinato ai Balcani.

VENERDÌ-SABATO: accoppiata prevalentemente grigia ma con basse possibilità di piogge. Tanto meno di piogge serie.
Già dalle ultime ore di giovedì la copertura nuvolosa aumenta e dalle velature procederemo alle stratificazioni.
Grigiore, maccaje, atmosfera “british like”, ma di ciccia poco o nulla, con correnti sudoccidentali umide e non fredde. Minimo ligure/alto tirrenico quasi fittizio che poco produrrà se non qualche isolata pioviggine o brevissimo piovasco di fortuna.
Non esclusa qualche schiaritella o fessura tra la coltre. Rotazione a grecale tra sera e notte.
Solite nubi basse all’alba.

DOMENICA: fase di transizione con temporaneo rialzo di pressione. Di conseguenza rivedremo riaperture e schiarite da grecale tra tarda mattina e ore centrali, in mezzo alle nuvole sparse residue: tra stabile e variabile. In serata riappariranno le prime ugge, segnale premonitore della fugace infiltrazione di lunedì.
Sempre umidità condensata e stagnante nelle prime ore del giorno.

LUNEDÌ: minimo ligure in formazione tra fine domenica e prime ore di lunedì, ma di nuovo senza nerbo.
Nuvolosità mattutina perlopiù sterile con al massimo qualche esigua pioviggine interlocutoria. A mezza giornata e nel primissimo pomeriggio qualche piovasco a macchia in zona umbra. Già nel pieno pomeriggio il fronte virerà a sudest e con l’attivazione del grecale i cieli cominceranno a pulirsi sempre meglio.

MARTEDÌ-GIOVEDÌ: ecco che il promontorio subtropicale guadagna chilometri e, smaltita l’aria più fredda (strascico del lunedì), da martedì pomeriggio oltre al sole cominceranno a salire pure le isoterme (ancora avvertiremo una residua aria frizzantina).
Sostanzialmente bel tempo e temperature sopra media, soprattutto mercoledì e giovedì, momento in cui il promontorio si assiderà in pieno nel Mediterraneo centroccidentale.
Inevitabili nebbie nei fondovalle e inversioni termiche di primo mattino: escursioni abbastanza accentuate.
Unico neo di questa situazione potrebbe essere rappresentato da qualche refolo mite-umido nei bassi strati che appannerebbe di leggera “maccaja” il soleggiamento. Ma sono dettagli poco destabilizzanti.

TEMPERATURE E VENTI: i venti ruoteranno come sempre seguendo la traiettoria dei due minimelli descritti, quindi un’alternanza tra libeccio e grecale (lo “spazzacamino” definitivo sarà il nordest in attivazione lunedì pomeriggio).
Temperature in leggera flessione nelle massime tra venerdì e sabato (+9/+10); in rialzo domenica e stabili lunedì; dopo la breve sventagliata fredda di lunedì sera e martedì mattina avremo poi un rialzo più avvertibile che potrebbe portare i termometri verso i +15/+16 a soleggiamento incontrastato nel clou del promontorio.

NOTA: questa previsione copre quasi una settimana intera pertanto non si può pretendere la puntualità assoluta. Ovviamente, è la configurazione inquadrata da tutti i modelli di elaborazione che ci porta a concludere con una certa sicurezza che andremo incontro alla circolazione descritta. Potrà cambiare qualcosa a livello locale solo in concomitanza del breve fronte di lunedì (che è a 4 giorni di distanza) ma non crediamo in approfondimenti o guasti più seri dei previsti.
Il promontorio successivo è altresì dato per buono da ogni centro di calcolo.
Se ci fossero sovvertimenti ne daremo notizia.