DALL’HP AFRICANA AI FLUSSI ATLANTICI PIÙ UMIDI. IN ATTESA DI QUALCHE MOVIMENTO PIÙ INTERESSANTE A PARTIRE DALL’EPIFANIA.

Tutti avranno notato che in questi giorni abbiamo visto un po’ di tutto, dal sole incontrastato di venerdì, con quasi 20 gradi (+18,5 la massima, per la precisione) alle nebbie e nubi basse mattutine, che, come spiegato, fanno imprescindibilmente parte delle hp invernali, e infine – la particolarità un po’ più spiazzante – la comparsa di nebbie e copertura nuvolosa negli strati più bassi tra sabato sera e domenica.
Questo per far capire che hp in inverno non può essere associata automaticamente a cieli azzurri e limpidi anche nelle ore centrali.

Di converso, le zone di bassa montagna (fino a circa 1500 metri circa) sono quelle che hanno goduto maggiormente di questo anticiclone, con sole scintillante e valori termici che sarebbero normali in pieno Maggio.

Archiviata questa fase, che proprio da stasera vede un CEDIMENTO ED EROSIONE DEL PROMONTORIO ANTICICLONICO DA PARTE DELLE CORRENTI ATLANTICHE PIÙ UMIDE (a tutte le quote) E LEGGERMENTE INSTABILI, vivremo dunque qualche giorno in UNA SITUAZIONE INTERMEDIA, UNA SORTA DI LIMBO tra l’hp africana, ormai schiacciata a paralleli più bassi, e il fronte polare che si abbasserà di latitudine venendo quindi a “rubare spazio” all’hp stessa, anche se per i prossimi due giorni non si prevedono approfondimenti di saccature, minimi depressionari o vorticità.
Vedremo un flusso abbastanza zonale, ossia uno scorrimento lungo i paralleli da ovest verso est, ma senza rotazioni cicloniche in formazione sui nostri mari, se non un primo minimo ligure, seppur veloce, inquadrato dai modelli per mercoledì 5.
Solo da questo momento si intravedono nei modelli movimenti più ondulatori, che potrebbero dar vita a scambi meridiani e all’ingresso di irruzioni dii stampo artico-marittimo.
Ma ne riparleremo mercoledì sera.

LE TEMPERATURE NON VEDRANNO GROSSE VARIAZIONI rispetto alla giornata di domenica, perché il flusso occidentale sarà sì più umido, ma comunque mite (per il periodo). Massime difficilmente sopra i +9/+10 ma minime non gelide, grazie alla cappa di nubi e alle correnti occidentali.

LUNEDÌ-MERCOLEDÌ: un blocco abbastanza uniforme, fatto di grigiore e tassi di umidità elevati.
Sarà molto difficile rivedere qualche sprazzo di sole e la costante saranno le nubi basse o nebbie mattutine e lo strato compatto di nubi nel resto del giorno, da tipica atmosfera londinese. Assai difficile, ripetiamo, che il coperchio di nubi venga spaccato.
Le precipitazioni saranno minimali, ridotte all’osso di blande pioviggini intermittenti.

Probabilmente mercoledì, con quell’approfondimento del minimo ligure suddetto, vedremo un po’ più di caoticità nei cieli, tra nubi sparse e qualche piovasco o rovescio breve ma deciso, vista la poca uniformità delle precipitazioni e la struttura non troppo vorticosa del minimo.
Minimo che potrebbe comunque insistere, seppur poco strutturato e con precipitazioni ancora molto disomogenee, anche per la Befana. Come detto, ne riparleremo.

In calce i soliti spaghi: da notare soltanto la progressiva flessione termica con un ritorno a valori in media o appena inferiori verso l’Epifania.