FEBBRAIO INIZIA MA ANCORA POCO DI INVERNALE: QUALCHE VELOCE INFILTRAZIONE FREDDA MA SEMPRE L’AZZORRE A PREMERE DA OVEST.

Tutto finora è andato secondo il copione previsto, ovvero tra assenza pressoché totale di precipitazioni e ingerenza altopressoria: quella “Merla” scialba di cui parlammo.

Ed eccoci alle porte di Febbraio, ultimo mese del trimestre invernale, spesso anche il più crudo e severo come impeti invernali, ma che per ora sembra iniziare sotto stimmate non proprio tali.
La sinottica ha parlato per quasi tutto il mese di freddo balcanico e hp facente capo alle zone franco-britanniche con parziale estensione fino a noi: il Nordovest è a secco ormai da tempo e tra collina e bassa montagna le temperature sono sopra media. Inevitabilmente le nebbie in pianura, unite allo smog, sono devastanti là.

Beh, questa configurazione non cambierà granché: UN AZZORRE sempre DOMINANTE TRA OCEANO ED EUROPA OCCIDENTALE che fa da scivolo, lungo un asse inclinato, allo SCORRIMENTO VERSO SUDEST DI VORTICITÀ POLARI, il cui obiettivo finale rimane però sempre la zona egeo-balcanica. Noi vedremo solo dei veloci fronti con effetti più palesi sul basso adriatico e zone ioniche.
Aggiungiamo inoltre che questo “scivolo” di infiltrazioni fredde e instabili rischia di venire poi troncato a causa di una PROBABILE DISTENSIONE ZONALE: quello stesso anticiclone azzorriano potrebbe, coi giorni, allungarsi lungo i paralleli lasciando così confinato alle alte latitudini il vortice polare: immaginate a grandi linee 2 scomparti distesi, uno freddo in alto e uno più mite in basso.
Senza entrare in tecnicismi, questa ipotesi si riconduce al comportamento del vortice polare stesso, che ha subito un importante raffreddamento in stratosfera (per intenderci, tra i 10 e 50 km di altezza) e tale raffreddamento si sta trasferendo anche in basso, ossia in troposfera (lo strato in cui viviamo noi e in cui avvengono i fenomeni atmosferici). In sostanza, tutto il vortice polare si presenta abbastanza accorpato a casa sua (lassù sopra il 60′ parallelo) e le “visite” sotto il 50′ parallelo (dove invece domina l’hp) scarseggiano, se non sotto forma di brevi “strappi”.

Lasciando ora da parte il quadro del medio-lungo termine, che avremo modo di discutere meglio più avanti, passiamo al breve.
Come accennato, avremo che fare con un VELOCE FRONTE LUNEDÌ (con annesso minimo basso adriatico) ma poi la spinta dell’hp rimetterà subito le cose a posto.
Un altro timido cavo d’onda (frutto di un’accennata ondulazione del lobo polare che cercherà di intaccare la distensione azzorriana) si intravede intorno al 4-5, ma ne riparleremo.

LUNEDÌ: nubi in aumento durante la notte e in mattinata stratificazioni più compatte. Si avvicina l’impulso freddo che andrà a contrastare con la preesistente aria più mite dell’hp, dando il la ad un minimo ligure mattutino in veloce traslazione basso adriatica.
Tra primo pomeriggio e sera prevista qualche pioggia disorganizzata, ma senza grande intensità, se non per qualche piovasco da nuclei isolati in prima serata.
Nottetempo riaperture e ingresso di aria più fredda causa la rotazione dei venti da sudovest a nord/nordest.

MARTEDÌ-GIOVEDÌ: ultimissimi scampoli di ritornante all’alba di martedì per il versante medio-adriatico (scarsi i fenomeni da stau sulla dorsale umbro-marchigiana) e cieli ormai verso la pulizia grazie al grecale che dovrebbe soffiare abbastanza sostenuto.
Sole che guadagna spazio con giusto qualche cumulo sparso ad opporre “resistenza”.
Fino a giovedì non notiamo declinazioni particolari a questo assetto, che vede l’hp affacciarsi da ovest col suo bordo orientale garantendo una discreta stabilità (fatta eccezione per blande curvature cicloniche a piccola scala sul Mar Ligure e alto Tirreno, ma innocue per noi): solo nebbie e nubi basse, al solito, di prima mattina e qualche appannamento da velature più probabile giovedì, con un po’ di “maccaja” a uggiare in parte il cielo. Prodromi questi di quell’accennato cavo d’onda in vista per il 4-5: cosa al momento abbastanza mediocre, ma di cui riparleremo puntualmente nel prossimo bollettino.

TEMPERATURE E VENTI: venti che da sudoccidentali lunedì mattina e pomeriggio ruoteranno in breve a tramontana e grecale, abbastanza sostenuti, tra lunedì sera e martedì mattina.
Temperatura in flessione tra lunedì pomeriggio e martedì, poi le massime risaliranno sopra i +10 fino a giovedì (non escluso qualche picco vicino ai +15 nel pieno soleggiamento diurno mercoledì). Minime che con le riaperture caleranno di nuovo verso lo zero o qualcosa sotto nelle vallate.

In calce i soliti spaghi.