PRIMA DELL’ALTA PRESSIONE… SORPRESINA DA NORDEST.

Archiviata senza infamia e senza lode la spolverata coreografica di domenica (solo nella più rosea ipotesi e con gli incastri perfetti dei parametri che descrivevamo si sarebbe potuto avere qualcosa di meglio), come annunciato, ecco che DA OVEST VEDREMO IRROMPERE L’HP: un promontorio azzorriano che ora è centrato coi suoi massimi in zone britanniche, ma che in breve farà perno per piegare verso di noi.
Inizialmente col suo bordo più orientale (quindi ancora correnti fresche, ma secche) poi nel fine settimana ci avvolgerà, seppur non per molto, col suo cuore più mite.

Allora in cosa consisterebbe LA SORPPRESINA? Un attimo prima di questa rimonta altopressoria (tra la mezzanotte e la prima mattina) i modelli nelle ultime 48 ore hanno scorto un PICCOLO NUCLEO DI VORTICITÀ in arrivo come un missile dalla Bielorussia, attraverso la Dalmazia: sarà UN’IRRUZIONE-LAMPO, una stilettata fredda. Tale nucleo, molto vorticoso in quota, non presenta invece vorticità, minimi di pressione o fronti associati nei bassi strati, però veicolerà ARIA CONTINENTALE (di suo fredda e pesante, pellicolare) con isoterme a 1450 metri molto fredde: si parla di una -8/-10. Calcolate che nell’irruzione precedente non siamo andati oltre una -4 alla stessa quota, essendo l’aria di diversa estrazione.
Praticamente un “micro-buran”.
Chiariamo subito che il passaggio di questo “espresso continentale” sarà rapidissimo: in poche ore attraverserà noi, il Lazio e arriverà a toccare, un po’ spompato, le coste tunisine.
Pertanto ogni eventuale fenomeno (che certo sarebbe nevoso) si compirà nel giro di poche ore, grosso modo tra la mezzanotte e l’alba.
Un blizzard che vedrà molto vento e sulla dorsale il classico effetto stau. La vorticità molto elevata (una trottolina ristretta) darà il la a sfuriate tipo tormenta, con neve farinosa o nevischio, più difficilmente a larga falda. Ci teniamo a sottolineare che la traiettoria di questo soggetto seguirà un binario molto ristretto e quindi ogni minimo “deragliamento”, anche di poche decine di chilometri, sarebbe determinante.

Come detto, passato il veloce nocciolo freddo, ecco che in poche ore l’hp farà il suo ingresso e ci accompagnerà per il resto della settimana.

MERCOLEDÌ: dalle ultime ore di martedì ecco aumentare la nuvolosità e all’incirca da mezzanotte i primi sbuffi polverosi potrebbero fare la loro apparizione. Durante la notte e fino alle 6-7 di mattina i modelli principali vedono la possibilità di qualche nucleo nevoso anche nel nordest regionale, prima che il tutto sfugga verso sudovest.
Per cui sfoghi tipo blizzard con nevischio fine e fitto non li escludiamo nel cuore della notte. Difficile parlare di accumuli: al risveglio diciamo che un’imbiancata coreografica di qualche cm ci potrà stare.
Ripetiamo: la traiettoria sarà labile e i nuclei di precipitazione un po’ in mano al destino. Come pure l’intensità delle precipitazioni di conseguenza.

Dalla mattinata vedremo gradualmente dissolversi la nuvolosità, fino a rivedere il sole. Un sole molto frizzante, con grecale pungente.

MERCOLEDÌ POMERIGGIO-DOMENICA: step lungo, ma per ora non intravediamo sorprese.
Sarà il bel tempo a dominare, giusto decorato da qualche cumulo irregolare o nube sparsa e dal classico rischio di inversione termica con nebbie nelle vallate all’alba.
Da un mercoledì e giovedì più pungenti, con massime che non dovrebbero superare i +4/+6 gradi, tra venerdì e domenica i termometri saliranno verso i +10 e qualcosa oltre: intorno a sabato non escluse punte di +15. Mattine gelide fino a venerdì; e il vento sarà uno solo fino ad allora: GRECALE. Poi i venti si acquieteranno man mano che l’hp ci avvolgerà.

In carta sinottica potete apprezzare il “missilotto” continentale subito dietro al vecchio vortice ormai ellenico.
Nelle carte più piccole vedete l’alta vorticità del sistema e le temperature da irruzione continentale a circa 1450 metri.