CAPODANNO “TROPICALE”: L’ALTA PRESSIONE DI SAN SILVESTRO PARLA AFRICANO.

Se nel nostro ultimo bollettino quest’ipotesi era ancora in dubbio (usammo, infatti, l’interrogativo) ora possiamo sbandierarla tranquillamente.
Ebbene sì, dopo l’idroterapia atlantica che sta ancora dando gli ultimi frutti (in questi 3 giorni abbiamo fatto il pieno praticamente in linea con la carta di accumuli stimati che pubblicammo: più o meno 100mm, in certi punti qualcosa meno in altri qualcosa più), ebbene, dopo questa fase assai umida, ECCO AVVICINARSI DA OVEST/SUDOVEST UN TEMIBILE PROMONTORIO DI HP, in risposta dinamica ad una flessione del getto tra Azzorre e Canarie, dove andrà a sprofondare l’asse di un’ampia saccatura polare: alla destra di questa ecco ergersi il promontorio subtropicale, ADDIRITTURA CON “PESCAGGIO” D’ARIA DELL’ENTROTERRA MAGREBINO.
Sarà un promontorio MOBILE, ossia non troppo duraturo, (ci farà compagnia TRA 30 E 2 GENNAIO) anche se con componenti davvero notevoli: molto elevata l’altezza geopotenziale, quindi una compressione più imponente, e sui versanti sottovento un marcato EFFETTO FAVONICO: per intenderci, l’aria, già calda in quota, scende, ricade lungo i pendii comprimendosi e riscaldandosi ancor più.
Ciò varrà soprattutto al Nordovest (Piemonte “in primis”): l’aria in arrivo da ovest cadrà giù dalle Alpi surriscaldandosi.
Tale effetto sarà maggiormente avvertibile in COLLINA E BASSA MONTAGNA, mentre le pianure (Valpadana in testa) risentiranno del ristagno umido di questi giorni e delle inversioni termiche, dovendo così lottare contro le nebbie, tipiche di un’atmosfera stabile invernale.
Qua, trovandoci in collina, il problema nebbie sarà relativo e ristretto alla prima mattina.

Poco altro da aggiungere. Solo un mercoledì di transizione, con correnti in quota da nordovest, prima che la “gobba” anticiclonica prenda possesso del Mediterraneo occidentale.

Al momento difficile scorgere sblocchi veramente invernali entro la prima parte di Gennaio. Ma queste sono cose che analizzeranno i modelli nei prossimi giorni e noi di conseguenza.

MERCOLEDÌ-DOMENICA:
Il mercoledì sarà ancora disturbato da una blanda onda corta e da correnti da nordovest in quota un po’ più fresche (questo flusso da nordovest è il bordo orientale dell’hp che si avvicina, e delimita l’aria subtropicale in approccio da quella polare-marittima ormai destinata al dominio egeo-balcanico) con ancora nuvolosità orografica stratificata, soprattutto la mattina, ma via via destinata ad assottigliarsi nel pomeriggio con primi accenni di schiarite.

Da giovedì e per tutto il periodo saremo governati dall’hp: giovedì sarà il giorno d’ingresso, con qualche velatura ancora in giro, ma niente di che.
Da sottolineare soltanto la possibilità di vedere delle nebbie o nubi basse all’alba e nelle prime ore del mattino. Per il resto sole e al massimo qualche nube decorativa, in un’aria sempre più mite nelle ore centrali.
Senza troppo riguardo alla rotazione dei venti (prima un po’ di ponente e maestrale, subito dopo un leggero grecale e infine venti poco attivi durante la fase più stabile), ci preme piuttosto sottolineare L’ANDAMENTO TERMICO: TRA 30 DICEMBRE E 2 GENNAIO se le minime non vedranno sostanziali variazioni (tra +4 e +7 con le vallate un po’ più fresche) LE MASSIME BALZERANNO SU VALORI PRATICAMENTE DA INIZIO PRIMAVERA: TRA +15 E +19 L’ELASTICO PREVISTO.

In calce una sinottica in cui è ben visibile il promontorio e una carta di anomalie termiche a circa 1500 metri di quota: anomalie di assoluto rilievo tra Bassa Francia e Nord Italia, anche di 12/14 gradi sopra la media nel picco.

BUON ANNO, MA QUASI BUONA PASQUA!