REGGE ANCORA L’ALTA PRESSIONE MINACCIATA DAL FREDDO CONTINENTALE. 
MA SARÀ UN FUOCO DI PAGLIA: CORRENTI ATLANTICHE ALLE PORTE DEL NATALE.
Come prospettato, e forse ancor più nitidamente, l’HP DI SANTA LUCIA ci sta proteggendo sia dalle perturbazioni atlantiche che dal freddo continentale, anche se quest’ultimo è lì,  alle porte dell’Adriatico.
La configurazione rimane più o meno quella già descritta: UN PROMONTORIO DI HP SI ERGE CON CENTRO DI MASSA TRA FRANCIA E INGHILTERRA. Sul suo perimetro orientale SCIVOLANO CORRENTI FREDDE che cadono in queste ore fin verso l’Egeo e le coste libiche (avevamo già parlato dei risvolti, concentrati però solo al Sud, di questo nocciolo freddo nel fine settimana). 
Il resto della Penisola è rimasto, e rimarrà ancora fino a domani, sotto lo scudo dell’hp.
Abbiamo assaporato  giornate via via più pulite, specie nelle ore centrali, e nemmeno il disturbo di quelle blande “maccaje” a schermare il soleggiamento: aria asciutta e nelle ore di punta anche qualche massima vicina ai  +12/+14 (se non fosse per la “puntura” del grecale a distorcerne la percezione).
Ora, il PROMONTORIO, A PARTIRE DA DOMENICA, SUBIRÀ UNA COMPRESSIONE (stretto tra una saccatura Atlantica che preme e l’altra sacca continentale ad est) E UNA DISTORSIONE D’ASSE fino a salire, come una lingua, verso l’Islanda e la Groenlandia.
Ciò comporterà che, inizialmente (fase 19-21), soprattutto tra lunedì e mercoledì mattina, UN’IMPONENTE MASSA ARTICA SCENDERÀ LUNGO IL BORDO ORIENTALE DI TALE HP FINO A LAMBIRE L’ADRIATICO. Sarà aria fredda (artico-continentale) MA NON RIUSCIRÀ A SFONDARE proprio per la concomitante azione di spinta delle correnti atlantiche. In sostanza si creerà una SITUAZIONE DI STALLO (vedi carta sinottica) in cui il promontorio interciclonico, assottigliato, rimarrà bloccato tra le 2 figure depressionarie, prima minacciato da nordest e poi (la fase dal 22 alle festività) da ovest, quando infine le CORRENTI ATLANTICHE PIÙ MITI E UMIDE PRENDERANNO IL SOPRAVVENTO, RECIDENDO IL PROMONTORIO ALLA RADICE. 
Senza portarci troppo avanti (ovviamente daremo a tempo debito un nuovo aggiornamento con focus sul Natale), anche perché l’atmosfera è caotica per natura, concentriamoci sui prossimi 4-5 giorni, che potremmo definire come un limbo atmosferico.
DOMENICA: giornata sostanzialmente fotocopia delle precedenti, con anzi un recupero termico nelle ore centrali: ci risolleveremo verso i +12/+14 nelle massime. Solite nebbie mattutine annidate nelle vallate, ma per il resto nulla da aggiungere: il promontorio ci protegge ancora.
LUNEDÌ: nuvolosità in aumento sin dalle ultime ore domenicali andrà ad uggiare il cielo, visto l’appropinquarsi della saccatura da nordest e nel contempo la formazione di un fievole minimo ligure (davvero poca cosa), ma senza fronti annessi. Stratificazioni e “maccaje” copriranno un po’ la tavolozza anche se la probabilità di pioviggine è ridotta all’osso: se la convergenza tra correnti di  ponente e grecale sarà un po’ più attiva, potrà dare adito a qualche goccia in più (pur sempre poca cosa). Atmosfera invernale londinese, man mano più frizzante verso tarda sera.
MARTEDÌ: giornata di transizione tra il nucleo nordorientale, che lentamente verrà scacciato un po’ più verso est/nordest,  e il lento avvicinamento delle correnti umide atlantiche (ancora ai margini). Molto probabilmente una finestra con ampie riaperture grazie all’effetto essiccante del grecale specie nell’est regionale e solo qualche nube sparsa: non si andrà oltre la variabilità decorativa. Abbastanza frizzante l’aria, visto il coinvolgimento continentale ancora ben attivo. 
Dalla prima serata graduale aumento della nuvolosità per via dei flussi umidi occidentali in avvio.
MERCOLEDÌ-GIOVEDÌ: la distanza già è notevole, comunque, pur senza particolare fenomenologia, andremo incontro a due giornate “british”, in cui la nuvolosità compatta sarà il piatto forte con in più qualche pioggia intermittente non troppo intensa. Aria ancora fresca ma più per la copertura nuvolosa che per avvezione d’aria (come detto, l’aria continentale da mercoledì pomeriggio ci abbandonerà).
TEMPERATURE E VENTI: gli spaghi in calce fanno molto chiaro l’andamento termico: risalgono le massime domenica, per poi flettere fino a martedì e risalire piano piano da mercoledì.
Saremo comunque su valori che, a parte i +12/+14 raggiungibili domenica, oscilleranno tra i +5 e i +10 di massima e con minime intorno agli 0 gradi (vallate più da inversione termica).
Venti che varieranno da un iniziale debole grecale fino alla prima mattina di domenica, per poi girare  da ovest/sudovest fino a lunedì; poi si torna a grecale martedì e di nuovo da sudovest a partire  da mercoledì, con rialzo delle temperature minime.