A cura di OLIMETEO

DALL'AUTUNNO AI PRIMI ASSAGGI INVERNALI. A FINE SETTIMANA MINACCIOSA SACCATURA ARTICA IN ARRIVO.

Con questo titolo vogliamo preavvisare i nostri affezionati lettori di quel che ci attenderà tra qualche giorno. TRA DOMENICA e LUNEDÌ FARÀ IRRUZIONE UN'IMPONENTE SACCATURA ricolma di aria ARTICO−MARITTIMA.
Questo è quanto ormai tutti i modelli di elaborazione stanno prospettando.
La causa di questa discesa sta nella corrispondente risalita verso latitudini polari dell'anticiclone delle Azzorre: una tipica manovra lungo i meridiani, che porterà verso sud aria fredda fino a farla sprofondare col suo lembo più meridionale nel nord algerino−tunisino.
Insomma, una bella bordata, più tipicamente invernale che tardo−autunnale.
Ma ricordiamo che siamo ormai a fine Novembre, alle porte dell'inverno meteorologico (che convenzionalmente parte il 1' Dicembre).
E aggiungiamo pure che la massa d'aria in ingresso sarà fredda, ma non freddissima come quella proveniente dai quadranti nordorientali.
LA QUOTA NEVE SCENDERÀ PROGRESSIVAMENTE, soprattutto tra domenica e lunedì, ma parlare di neve in bassa collina è ancora prematuro.
Come prematuro è parlare di precipitazioni vista la distanza: saranno da valutare tanti fattori, a partire dalla chiusura di un minimo depressionario ben strutturato e ben posizionato. Tutte cose ancora in alto mare.
Al momento prendete per buona la certezza del GRADUALE CALO TERMICO, che da una condizione un leggero sopra media ci condurrà ad una fase di sottomedia termico.
Di tutto ciò, nei dettagli, riparleremo sabato sera, quando i modelli avranno partorito una prognosi attendibile.

E INTANTO? Ovviamente ora riportiamo l'attenzione al breve termine, la fase tra giovedì e domenica al massimo.
Come ricorderete, avevamo annunciato, dopo una fase di instabilità poco produttiva (parlammo di misere pioviggini), un PEGGIORAMENTO A PARTIRE DA GIOVEDÌ.
E così sarà, dopo la finestra molto asciutta di mercoledì (più limpido del previsto, ma senza sorprenderci troppo: breve interfase di recupero barico tra quel cut−off iberico e il suo successivo avvicinamento a noi).
Schiarite e spezzoni di azzurro erano comunque nelle ipotesi, come puntualizzammo nel precedente bollettino.

Ora, trascorsa questa breve parentesi, ecco appunto che IL CUT−OFF IBERICO SI PORTERA VERSO EST.
E da qui inizierà quel PERCORSO VERSO IL FREDDO che tra venerdì e sabato vedrà la “fase” (l'aggancio) tra il vecchio cut−off e la saccatura in arrivo da nord, che diventerà praticamente un corpo unico (vedi carta sinottica).
Sinceramente, per tutto il periodo in oggetto non si prevedono grossi accumuli, visto che i minimi depressionari saranno prima troppo occidentali poi poco profondi. Questo non significa assenza di precipitazioni, ma semplicemente che le piogge saranno intermittenti e disorganizzate.

Il primo fronte freddo, associato al minimo tra Baleari e Sardegna, si farà sentire giovedì. Poi il minimo si porterà venerdì tra Sardegna e Alto Tirreno per attraversare velocemente il Centro Italia. E sabato un altro se ne formerà sul Mar Ligure.
Arrivati a domenica ecco che farà il suo ingresso l'aria più fredda e si abbasseranno i geopotenziali, ossia il livello di pressione. Ma al momento ancora non si intravedono minimi strutturati.
GIOVEDÌ−DOMENICA: anche stavolta mettiamo insieme l'intera fase, vista la disuniformità delle precipitazioni e la reiterazione di un andamento univoco.

Giovedì mattina da ovest ecco il fronte perturbato che apporterà qualche prima pioviggine in piena mattina. Anche il resto della giornata proseguirà prevalentemente grigia, ma le piogge non saranno di corposa portata: tra debole e moderata l'intensità. Non si esclude qualche squarcio di luce tra la coltre.

Nottetempo assisteremo ad una mini−tregua fino all'alba di venerdì, che poi sarà quasi una replica di giovedì: qualche pioviggine in tarda mattinata e poi qualche pioggia moderata pomeridiana. Tra tardo pomeriggio e sera riaperture.

Sabato e domenica saranno ancora contraddistinte da una marcata instabilità, ma senza fasi veramente perturbate: tra la notte di venerdì e prima mattina di sabato ancora una parentesi di tregua con delle riaperture, poi, in un copione un po' ripetitivo, qualche piovasco pomeridiano estemporaneo alternato a chance per delle schiarite. In serata e a cavallo tra sabato e domenica forse qualche nucleo piovoso in transito, ma sempre roba fugace.

Anche domenica saremo su una linea simile mentre intanto scenderanno le temperature verso valori invernali. Comunque riaggiorneremo al riguardo e faremo un quadro dettagliato della fase più cruda tra domenica e martedì.

Si richiede tolleranza, come sempre in casi simili, con piogge disorganizzate e distribuite a nuclei frammentari.

TEMPERATURE E VENTI: scontato il graduale calo termico, ma fino a sabato non eclatante. La flessione più netta la percepiremo da domenica e nei giorni successivi. Colonnina che difficilmente supererà gli 8−10 gradi nelle massime (da domenica anche meno).
Venti sempre dai quadranti occidentali e sudoccidentali, visto il posizionamento dei minimi, ma sarà un libeccio fresco stavolta, specialmente da sabato.
Qualche nebbia di prima mattina.