ESTATE AI SUOI MASSIMI. BREVE “SCALFITTURA”, MA PARTIRÀ SUBITO UN'ALTRA SETTIMANA DI CALDO INTENSO.

Diciamo che nei fatti ci sarà poco da dire come varietà meteorologica. Siamo nel cuore dell'estate e nel periodo statisticamente più caldo della stagione.
Un promontorio africano lo stiamo vivendo in questi ultimi giorni (dopo un inizio settimana più “clemente”, come descrivevamo nel precedente aggiornamento), e UN NUOVO PROMONTORIO, SEMPRE DI MATRICE NORDAFRICANA lo toccheremo con mano la settimana ventura, SOPRATTUTTO DA MERCOLEDÌ IN AVANTI.

LE UNICHE NOTE DI INSTABILITÀ arriveranno proprio tra domenica e martedì da un cut−off centrato sul Canale della Manica (lo stesso che ha “tirato su” l'aria africana) in temporaneo avvicinamento all'arco alpino: questo nocciolo d'aria fresca e instabile produrrà marcata instabilità al Nord, mentre al Centro i suoi effetti saranno più blandi. Al Sud continuerà indisturbata l'hp subtropicale.
Comunque questa erosione del campo altopressorio sarà solo un palliativo dagli scarsi effetti lenitivi: più che un FLUSSO UMIDO SUDOCCIDENTALE DI RICHIAMO e QUALCHE PIOVIGGINE O LOCALE PIOVASCO NON VEDREMO.

Dopodiché già DA MERCOLEDÌ questo cut−off verrà riassorbito da un'altra vorticità in discesa dalla Groenlandia. Che comporterà tutto ciò? Che LE VORTICITÀ FARANNO TUTT'UNO dandosi un appuntamento di nuovo IN ZONA BRITANNICA (poi fino al Mar del Nord) e automaticamente ALTRA ARIA DALL'ENTROTERRA NORDAFRICANO SALIRÀ VERSO DI NOI con asse tendente a disporsi con questo binario: Algeria−Italia centromeridionale−Grecia.
Insomma, SAREMO DACCAPO E ANCHE PIÙ INCISIVAMENTE.
Quindi, prepariamoci a vivere la fase più rovente dell'estate. Per ora oltre ai 7−8 giorni (già tanti), per ovvie ragioni, non possiamo andare.

DOMENICA−MARTEDÌ: saremo in balia del suddetto flusso caldo−umido. Cieli sporchi, appannati, sole che si farà strada sì, ma in maniera più stentata. Qua e là qualche goccia in maniera intermittente e disorganizzata, più fattibile tra lunedì e martedì, tra tarda mattina e pomeriggio.
Ponderati alcuni elementi tecnici, non vediamo grosse possibilità per cumulogenesi da fenomeni temporaleschi: i cieli saranno più dominati da velature spesse e stratificazioni.

Comunque (lo menzioniamo come annotazione un po' pignola), visto il grosso serbatoio caldo accumulato, il lifting orografico ad agevolare (ossia le pareti montuose) e una blanda circolazione ciclonica dei venti in quota (shear e jet−stream) qualche cella temporalesca semi−stazionaria non la si può escludere a priori: isole “felici” molto rare. Temperature massime tra i 31 e 34 gradi, in graduale risalita.

DA MERCOLEDÌ A FINE SETTIMANA: il promontorio africano entrerà con irruenza e, a parte velature e isolatissime “bolle termiche” (alias temporali DI CALORE), sole e caldo intenso saranno le dominanti. Temperature che saliranno verso valori notevoli: diamo un elastico che, a nostro avviso, andrà tra i 35 e i 38/39 gradi. In giro per l'Umbria non escludiamo punte di 40.

In calce i sintetici spaghi.