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GUBBIO (23/06/2021) − Una conferenza stampa per tornare, insieme agli assessori che si occupano di Turismo e Attività Culturali, su un tema complesso e trasversale quale quello della sicurezza e della vivibilità del centro storico. A convocarla, questa mattina a Palazzo Pretorio, è stato il sindaco Filippo Stirati, che ha spiegato “la necessità di tornare a ribadire alcuni punti fermi e ad aprire altre riflessioni in relazione ai problemi relativi alla quiete pubblica e al decoro urbano. Si tratta − ha chiarito subito il sindaco − di richiamare anzitutto tutti gli attori in campo alla responsabilità. A partire da noi, certo, ma coinvolgendo anche i locali, i ragazzi che li frequentano e le loro famiglie. Ci siamo incontrati con alcuni esercenti del centro proprio nei giorni scorsi, sappiamo bene che ci sono luoghi particolarmente attrattivi da sorvegliare e da tenere sotto controllo: c’è anzitutto un problema di somministrazione di alcolici ai minorenni e di rispetto degli orari (non solo è vietato disturbare dopo le 24, ma anche prima, se i decibel sono eccessivi). Noi da mesi chiediamo a Prefetto e Questura aiuti, e da tempo abbiamo chiesto anche l’istituzione di un commissariato di Polizia. Da parte nostra abbiamo attivato il servizio serale di sorveglianza della Polizia Municipale per il fine settimana e lo attiveremo se necessario anche nei giorni feriali, in rapporto costante con le altre Forze dell’Ordine”.
Il sindaco si è soffermato in particolare sul tema dei residenti che lamentano le condizioni indecorose dei vicoli e delle vie nei quali vivono, “che nei fine settimana vengono lasciate in condizioni penose. Non è tollerabile né assolutamente accettabile da parte nostra che le vie cittadine diventino un vomitatoio o una latrina. Si tratta di un tema non certo imputabile unicamente alle attività, che devono rispondere sul piano della somministrazione degli alcolici e del mantenimento della tranquillità nella gestione della forte presenza di ragazzi e ragazze, ma che di fronte a questo problema rappresentano soltanto una delle parti in causa. Stiamo facendo e faremo tutti gli sforzi necessari, in termini di prevenzione, di comunicazione, di dialogo e di sanzione laddove questo sia necessario, ma oggi sono qui perchè voglio introdurre anche un’altra serie di considerazioni. Posto infatti che la nostra idea di centro è quella di un centro storico abitato, vissuto, dove si possano armonizzare le diverse esigenze, non possiamo più far finta che quello dei nostri giovani non sia un problema di tipo sociale ed educativo”.
Il sindaco ha in più passaggi fatto appello alle famiglie: “Non posso certo convocare qui le centinaia di famiglie alle quali questi ragazzi appartengono, ma idealmente mi sento di farlo: è vero che se c’è un esercente che somministra gli alcolici ai minorenni va perseguito, ma mi chiedo anche dove siano i genitori di questi ragazzi e di queste ragazze, e lo faccio, prima che come amministratore, come padre e come insegnante. Si pone di fronte a tali comportamenti un tema educativo, sociale, culturale e persino sanitario: la questione delle dipendenze, infatti, non può essere messa sullo sfondo. Fino a 16 anni, come riferiscono gli esperti in materia, un individuo non possiede gli enzimi epatici necessari a smaltire l’alcol, ecco perché anche a livello fisico i danni degli alcolici sui minori sono gravissimi. Il mio non è un processo ai ragazzi e alle ragazze, a Gubbio ci sono realtà giovanili vivissime, ragazzi impegnati su più fronti, seri e preparati: qui si parla di derive nichilistiche, di qualcosa che diventa uno stile di vita del weekend, abituale, garantito. Per questo vorrei che tutti, senza nessuna colpevolizzazione né moralismo, facessimo una riflessione, ampia e di respiro, magari con azioni congiunte di rete di comunità. Istituzioni, chiesa, associazioni, scuole, autorità sanitarie: tutti dobbiamo iniziare a interrogarci e a riflettere”.
Anche la comandante della Polizia Municipale, Elisa Floridi, ha sottolineato l’impegno nel “nuovo servizio aggiuntivo in vigore fino al 30 settembre tra le 20 e le 2, svolto insieme ad altre Forze dell’ordine, in particolare Carabinieri e Guardia di Finanza. Tutti i controlli − ha spiegato − vengono svolti in base alle criticità emerse: il rispetto degli orari della musica,anzitutto, il decoro urbano e l’ alcol servito ai minorenni, un fenomeno purtroppo molto comune. Stiamo ponendo in essere tutte le iniziative possibili, e tutti gli attori in campo, dalla Polizia alle famiglie, sono chiamati a farlo. Altri Comuni umbri stanno infatti emanando ordinanze repressive, tipo il divieto di asporto: se la situazione dovesse peggiorare potrebbe essere proposta, su suggerimento della Questura, proprio questo tipo di soluzione, che vorremmo poter scongiurare”.
Anche l’assessore alla Cultura e al Commercio Giovanna Uccellani ha sottolineato, in chiusura di conferenza, come “vada creata e mantenuta una sinergia tra attività commerciali e residenti, che hanno il diritto di vivere il centro storico in maniera serena . Tutti noi, amministratori , gestori di locali, genitori e cittadini dobbiamo fare la nostra parte e assumerci il nostro carico di responsabilità al fine di tenere vivo il centro e ritrovarci come comunità”. L’assessore al Turismo Gabriele Damiani ha chiarito che “la stagione turistica estiva, così delicata perché al termine di un anno a dir poco complesso, non può essere messa a rischio da comportamenti in contrasto con le normative anti Covid e con le regole “normali” di civile convivenza. L’assessore Uccellani e tutta l’amministrazione ha fatto un patto con le attività, alle quali abbiamo concesso l’utilizzo degli spazi esterni e chiesto collaborazione. E’ chiaro che i problemi dei quali stiamo parlando, però, non si arginano solo con la repressione o con la chiusura dei locali: per questo è necessaria la riflessione e la collaborazione di tutti gli eugubini e le eugubine”.