A cura di OLIMETEO

In poche righe daremo un quadro quasi settimanale. “Quasi”per il semplice fatto che 7 giorni sono tanti e i modelli di elaborazione non sono del tutto concordi nell'evoluzione dopo i 5 giorni.
Quadro che, se ricordate le nostre parole, dopo una leggera attenuazione delle temperature e pure del tasso di umidità tra venerdì e sabato (e una domenica che torna pian piano a risalire), prospettava con buona probabilità una NUOVA FIAMMATA AFRICANA.

E dal lontano martedì scorso tale evoluzione è stata confermata col passar dei giorni.

ATTENZIONE! Sarà una nuova lingua di aria africana trasportata al solito da una di quelle vorticità in una delle zone−cardine (quella depressione o cut−off in zona Golfo di Biscaglia, che ultimamente sembra diventato una calamita di centri depressionari causa le anomalie delle acque superficiali “in loco”).
MA NON SARÀ UN PROMONTORIO DUREVOLE come richiamo africano vero e proprio: insomma, le isoterme più calde (specie al sud, già terreno di temperature over 40 in questa settimana) le vedremo fino a martedì o al massimo mercoledì.
A seguire, i movimenti sinottici faranno sì, almeno per un po' (intendiamo i primi di Luglio) che la CIRCOLAZIONE SI FARÀ UN PO' PIÙ ZONALE, ossia dai quadranti occidentali, lungo i paralleli. E questo significherà un certo smorzamento delle temperature di stampo africano, sostituite da masse d'aria più oceaniche o almeno non prettamente continentali.

Nel contempo lungo l'arco alpino quel famoso cut−off francese verrà trasportato verso est proprio dal flusso zonale che spinge dall'Atlantico verso l'Europa, apportando qualche disturbo al Nord.

Da notare inoltre che una propaggine azzorriana riuscirà ad allungarsi fino in Islanda e Scandinavia, con probabile formazione di una cella anticiclonica lassù. Pertanto qualche rientro “fresco” lungo il bordo orientale di tale cella sarà fattibile, entrando pure in fase col cut−off ex−francese sopra le Alpi, ma al momento sembrano disturbi che non ci coinvolgeranno.

In sintesi, DA ORA E FINO A GIOVEDÌ/VENERDÌ (ma riaggiorneremo per puntualizzare il fine settimana) poche le variazioni: principalmente sole, annotando soltanto, COME EVENTUALITÀ A BASSA PERCENTUALE DI REALIZZO, le tipiche forzanti da regime diurno estivo nelle ore centrali, ovvero qualche annidamento di “bolle di calore” a macchia di leopardo, ma più plausibili lungo le creste montuose, traducibili come fugace piovasco o temporale di calore.

Le temperature risaliranno tra lunedì e martedì verso i 35 per poi calare leggermente. Venti a regime di brezza.

CURIOSITÀ: AMERICA SEMPRE STRABILIANTE. Come pochi appuntamenti fa puntammo l'indice su quei picchi di caldo nella Valle della Morte (temperature over 50), stavolta mettiamo sotto la lente un'altra onda di calore che dalla west Coast sta salendo fino in CANADA: in Columbia Britannica (Canada occidentale, Vancouver, Calgary e dintorni) le temperature si stanno portando addirittura SOPRA I 45! Siamo anche più a nord di Londra come latitudine. In carta la zona infuocata con le temperature in quota a 1550 metri.