Eccoci qua, puntuali.
Mai negli ultimi tempi si era vista una SITUAZIONE COMPLESSA come questa.
Ovviamente la complessità risiede tutta nella forbice termica, che vede proprio la linea umbra come terra di transizione tra quella “scaldata” di cui parlavamo ieri e aria di tutt’altra estrazione sopra questa linea. Un vero braccio di ferro tra Africa e Artico. Solo per curiosità accenniamo ai 25 gradi circa di Palermo: termiche pre−estive!

In breve ricordiamo che tale RICHIAMO CALDO AL SUD è convogliato da quel VORTICE IBERICO (praticamente un classico cut−off: immagine) che pian piano traslerà verso est, legato con un cordone ideale al flusso freddo tra Centro Europa e Scandinavia. ARIA ARTICO−MARITTIMA cova in quel vortice e se al sud godranno di un richiamo caldo come risposta dinamica, sopra la famigerata linea, invece, risentiremo appieno di aria fredda con VENTI DI GRECALE.
Quindi, da sabato, una 3 giorno molto instabile, se non addirittura perturbata.

REBUS NEVE: questo il nodo più difficile da sciogliere. Pensate che i modelli più illustri, pur a così breve distanza dall’evento, sono ancora in disaccordo. Proprio l’area nord regionale sarà l’ultima frangia in cui affluirà aria fredda da nordest e le isoterme in effetti sono al limite. Il grecale aiuterà nell’accentuare questa sensazione, la colonna d’aria nei bassi strati rimarrà abbastanza fredda, con gradiente molto basso, ossia, tra i 1500 metri e il suolo la temperatura non varierà molto (come invece dovrebbe in situazione normale=più in basso più caldo). Anche l’intensità (eventuale) delle precipitazioni favorirebbe un raffreddamento uniforme nei bassi strati.

Passiamo ai dettagli, avvertendo che il nostro sarà un mero tentativo di avvicinarci il più possibile alla realtà.

SABATO: in mattinata situazione ancora abbastanza tranquilla. Da mezzodì primo fronte in arrivo e con esso le precipitazioni, che prevediamo a carattere nevoso tra i 500 e 700 metri come soglia limite: acquaneve che dovrebbe lasciare spazio a nevischio farinoso, tipo blizzard. Questo fino in serata. Non prevediamo però accumulo, se non un velo coreografico nella migliore delle ipotesi.

DOMENICA: tra sabato notte e alba di domenica ci sarà una breve tregua e una flebile risalita termica, che sarà il massimo ergersi di quel famoso richiamo mite fino in valle umbra (immagine). Da tarda mattina/primo pomeriggio ecco che nuove precipitazioni batteranno la nostra zona contestualmente ad una graduale flessione termica (parliamo di oscillazioni minime, che però possono far cambiare le carte in tavola) e ci sentiamo di definirle nevose sempre sulla quota limite suddetta.
Più probabile il nevischio che il fiocco tondo. Non meravigliarsi se l’elastico termico darà il la al passaggio di stato (neve>mista e viceversa).
In serata attenuazione fin verso l’alba di lunedì. Qualche centimetro di accumulo in serata potrebbe starci.

LUNEDÌ: saremo ormai nella piena fase occlusa del fronte (che traslerà verso le zone slave), che però avrà ancora da dire la sua con la classica ritornante. Pertanto, in concomitanza con un ulteriore calo termico, avremo ancora precipitazioni nevose, anche se l’intensità e la frequenza cominceranno a calare, frammentandosi i nuclei qua e là. Solo in serata il fronte si avvierà alla dissoluzione lasciando qualche ultimo strascico. In nottata e prima mattina di martedì ultime nubi sparse e poi riaperture.

Sul MEDIO TERMINE intravediamo una fase di ristabilizzazione, anche se non troppo schietta. L’inverno avrà ancora da dirci qualcosa.

TEMPERATURE E VENTI: quasi inutile descriverli. Staremo tra lo zero termico (appena sotto nei momenti più freddi) e i 3 gradi di massima. Il vento sarà solo uno: grecale scuro, che farà percepire temperature più basse delle reali. Solo con l’allontanamento del fronte sarà grecale chiaro (il buon vecchio spazzacamino).