QUALCUNO HA PARLATO DI NEVE? Proveremo a sciogliere il rebus anche stavolta. La sinottica, come già sapevamo, ci sta raccontando di una CONFIGURAZIONE STANTIA sul Mediterraneo occidentale, votata alla marcata instabilità, a tratti anche perturbata. Condita poi da un freddo non troppo severo (ricordiamo che le saccature che sono scese, e continuano a farlo, sono di matrice nordatlantica, quindi aria polare−marittima o al massimo artico−marittima, e non il freddo dell’est). Tale situazione ha portato abbondanti nevicate al Nord, mentre qua al Centro ci ha lasciati un po’ a mezza strada.

Ora, dopo la pseudo−tregua delle ultime 48 ore (una tregua tra virgolette, insomma, visto che di luce e sole poco o niente trapela), ecco che un NUOVO MINIMO sta per entrare dal Mar Ligure verso di noi, con un NOCCIOLO DI ARIA FREDDA IN QUOTA (avremo una −32/−33 lassù in alto) capace, se supportato da una discreta intensità di precipitazioni, di far scendere l’aria più fredda anche nei bassi strati. Questo sarà il rebus da risolvere all’atto pratico. Minimo che martedì attraverserà il Centro; poi mercoledì un altro minimo, di minor entità, ma pur sempre freddo, produrrà ancora qualche effetto. Poi avremo una mezza tregua, (ancora una volta virgolettata) prima di un ennesimo peggioramento verso fine settimana, mentre il sud godrà invece di un netto rialzo termico e aria primaverile. E forse poi, finalmente, una fase un po’ più rosea dopo tanto grigiore. Ma dovremo necessariamente riparlarne.

MARTEDÌ: sin dall’alba ecco le primissime precipitazioni, inizialmente ancora di tipo piovigginoso. Col passar delle ore, lungo la mattinata, potremo assistere ad un graduale raffreddamento e passaggio di stato: presumibilmente vedremo fiocchi bagnati sui 500−600 metri, ma non escludiamo qualche fiocco più schietto, pur non prevedendo accumuli di sorta. Nel primo pomeriggio ci sarà una stasi. In serata di nuovo qualche debole nevischiata.

MERCOLEDÌ: il primo minimo avrà ormai fatto il suo tempo, ma il successivo minimo ligure, seppur poco profondo, potrebbe riservare ancora qualche sorpresa. Il freddo ci sarà ancora in quota, ma le precipitazioni saranno più frammentarie. Solo l’intensità, in quei momenti, potrà garantire la fioccata. Tra notte di martedì e alba di mercoledì ci sarà qualche chance e potremo risvegliarci con uno straterello di pochi centimetri. Poi ci sarà una pausa e le intermittenze di cui sopra, con ancora qualche possibilità pomeridiana per fenomenologia da stau, ma sempre a sprazzi. Ultimissime occasioni in prima serata. La quota neve si abbasserà di un centinaio di metri.

GIOVEDÌ E VENERDÌ: in breve sintetizziamo questa due giorni come pausa interciclonica, ovvero una fase di attesa prima del nuovo peggioramento. Permarranno condizioni di instabilità, ma senza fenomeni, quindi prevalentemente coperto, ma qualche riapertura sarà fattibile giovedì, anche grazie ad un po’ di grecale che asciugherà un tantino. Il termometro recupererà qualche grado. Una finestra di cui poco rallegrarsi per chi si attenda una stabilizzazione.

TEMPERATURE E VENTI: poco da dire. Temperature sulla media del periodo, tra zero (o appena sotto) e i 3/4 gradi fino a mercoledì, con poca escursione. Leggera risalita delle massime tra giovedì e venerdì. Venti non sostenuti e tutti dai quadranti sudoccidentali fino a giovedì mattina, momento in cui subentrerà un po’ di grecale.

NOTA: ci teniamo a sottolineare che la quota neve oscillerà fino all’ultimo, e piccolissimi rialzi delle isoterme in quota uniti ad un’intensità di precipitazioni un po’ più blanda non favorirebbero il fiocco sotto i 600 metri. Viceversa in caso contrario, in cui potrebbero spingerlo fino ai 400 metri.

Qua in calce i soliti spaghi per farvi un’idea dell’andamento termico e precipitativo (potete notare che il modello americano GFS propone un netto rialzo termico dal 7, ma non crediamo che qua da noi sarà effettivamente tale. Sicuramente sì più a sud). Poi una carta di altezze geopotenziali, pressione e temperature in quota (vedete il freddo della −32/−33 in quota che si aggira da noi). Infine uno sguardo alle precipitazioni previste per martedì (in verde la neve).